Tra le novità del modello 730/2023 debutta anche il bonus che spetta per le spese relative all'attività fisica adattata sostenute nel 2022: in questo caso l'agevolazione consiste in un credito d'imposta, non si tratta di una detrazione. Le istruzioni da seguire
Tra le novità che portano il modello 730/2023 al passo con i tempi c’è anche lo spazio dedicato al bonus attività fisica adattata che i contribuenti hanno potuto richiedere entro la scadenza del 15 marzo per le spese sostenute nel 2022 e che è utilizzabile in dichiarazione per ridurre il valore dell’imposta da versare.
L’importo è pari al 97 per cento circa delle somme richieste. L’agevolazione non consiste in una detrazione, ma in un credito d’imposta che i contribuenti troveranno già presente nella versione precompilata o dovranno indicare tenendo conto delle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.
Bonus attività fisica adattata, la novità nel modello 730/2023
Il bonus per l’attività fisica adattata è una misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 per le spese dal 1° gennaio al 31 dicembre dello scorso anno, a cui il modello 73072023 fa riferimento.
Si ha diritto al credito d’imposta per i costi sostenuti in relazione a esercizi fisici prescritti per situazioni specifiche, come patologie croniche o disabilità fisiche, svolti, anche in gruppo, con professionisti.
La definizione di attività fisica adattata è contenuta nel Decreto legislativo n. 36/2021, all’articolo 2, comma 1, lettera e):
“Programmi di esercizi fisici, la cui tipologia e la cui intensità sono definite mediante l’integrazione professionale e organizzativa tra medici di medicina generale (MMG), pediatri di libera scelta (PLS) e medici specialisti e calibrate in ragione delle condizioni funzionali delle persone cui sono destinati, che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche e che li eseguono in gruppo sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria, come le “palestre della salute”, al fine di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita e favorire la socializzazione”.
Tramite la presentazione del modello 730/2023, da trasmettere entro la scadenza del 2 ottobre, è possibile usufruire effettivamente del beneficio previsto per i costi sostenuti in relazione alle attività descritte indicando l’importo spettante nel quadro G dedicato ai crediti d’imposta.
Bonus attività fisica adattata nel modello 730/2023: le istruzioni da seguire
Solo coloro che hanno presentato domanda per ottenere l’agevolazione entro la scadenza del 15 marzo 2023, però, troveranno già indicato il bonus per l’attività fisica adattata nel modello 730/2023 precompilato o potranno inserirlo in fase di compilazione. Stesso discorso vale per i beneficiari e le beneficiarie che utilizzano il modello Redditi.
Non si tratta, infatti, di un beneficio che viene riconosciuto semplicemente indicando le somme nella dichiarazione dei redditi, è necessario aver presentato preventivamente l’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate per poterne usufruire.
Con il provvedimento del 24 marzo 2023, l’Agenzia delle Entrate confrontando l’ammontare degli importi richiesti e le risorse a disposizione pari a 1,5 milioni di euro, ha stabilito che il valore del credito d’imposta spettante, rispetto a quello richiesto, è pari al 97,5838 per cento.
- Agenzia delle Entrate - Provvedimento del 24 marzo 2023
- Determinazione della percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile per le spese sostenute per fruire di attività fisica adattata, di cui all’articolo 1, comma 737, della legge 30 dicembre 2021, n. 234
Per usufruire dell’agevolazione tramite modello 730/2023 è necessario compilare correttamente la SEZIONE XIII - Altri crediti d’imposta del quadro G: in particolare nella colonna 1 del rigo G15 va indicato il codice 12 che identifica il bonus attività fisica adattata. In corrispondenza della colonna 2 va, invece, specificato l’importo del credito d’imposta.
Nelle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate si legge:
“Il credito d’imposta è fruibile in dichiarazione in diminuzione delle imposte e la quota non utilizzata può essere riportata nelle dichiarazioni dei redditi relativi ai successivi periodi d’imposta”.
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