L’improvviso black out di mercoledì scorso che ha interessato la struttura informatica della Sogei ha comportato diversi disagi non solo di natura tributaria. Un esame della vicenda a due giorni dall’accaduto.
Dietro le parole dei comunicati ufficiali sembra che alcuni problemi tecnici riconducibili ad uno sbalzo di tensione della fornitura elettrica abbiano provocato seri danni ai quadri dell’apparto informatico della Sogei - Società Generale d’Informatica S.p.A., azienda controllata al 100% dal MEF e che svolge servizi di consulenza informatica per la pubblica amministrazione, in particolare per lo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze e per le Agenzie fiscali quali Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Entrate Riscossione, Agenzia delle Dogane e Monopoli, giusto per nominarne alcune sulla base di contratti di servizio pluriennali.
Detto che la problematica, ad ora non del tutto risolta, ha coinvolto anche altri ambiti quali:
- la giustizia tributaria, avendo bloccato il portale per il tramite del quale sono gestiti i flussi documentali dei contenziosi telematici;
- la salute, con le difficoltà operative occorse a diversi medici circa il corretto flusso dei dati relativi alle ricette ed i Green Pass, questa ha interessato anche i Dipartimenti Finanze e Tesoro del MEF e la Ragioneria Generale dello Stato, creando così potenziali criticità nella elaborazione del DeF il Documento di Economia e Finanza in scadenza nei prossimi giorni.
Tornando alle incombenze tributarie dei contribuenti interessati dal blocco, ecco il comunicato stampa pubblicato giovedì dalla Agenzia delle Entrate che nell’evidenziare il disservizio riportava anche:
“Alla luce di tale situazione, l’Agenzia comunica che provvederà a emanare un provvedimento di irregolare funzionamento degli uffici ai sensi dell’art. 1 del decreto legge 21 giugno 1961, n. 498 non appena Sogei avrà provveduto alla riattivazione dei servizi e dei collegamenti.”
Quindi avuta implicita conferma che al momento non tutto è stato in effetti risolto, eccoci alla lettura del richiamato DL 498/1961 che al suo articolo 1 dispone:
“Art. 1 - Qualora gli uffici finanziari non siano in grado di funzionare regolarmente a causa di eventi di carattere eccezionale, non riconducibili a disfunzioni organizzative dell’amministrazione finanziaria, i termini di prescrizione e di decadenza nonché quelli di adempimento di obbligazioni e di formalità previsti dalle norme riguardanti le imposte e le tasse a favore dell’erario, scadenti durante il periodo di mancato o irregolare funzionamento, sono prorogati fino al decimo giorno successivo alla data in cui viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto di cui all’articolo 3”
Questo secondo articolo dello stesso DL 498, infatti, recita:
“Fermo quanto previsto dall’articolo 9, comma 2, della legge 27 luglio 2000, n. 212, il periodo di mancato o irregolare funzionamento di singoli uffici finanziari è accertato con decreto del direttore del competente ufficio di vertice dell’agenzia fiscale interessata, sentito il Garante del contribuente, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale entro quarantacinque giorni dalla scadenza del periodo di mancato o irregolare funzionamento.
Ove tale periodo si protragga oltre quindici giorni, la data a partire dalla quale esso ha avuto inizio è fatta risultare con decreto adottato dai predetti organi da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale entro quarantacinque giorni dalla data medesima”.
Sappiamo, quindi, che per il qualsiasi termine, sia di prescrizione, ad esempio di accertamento, come pure di scadenza, vedi i versamenti od anche l’invio delle Fatture elettroniche per nominarne un paio tra i più ricorrenti adempimenti, avremo 10 giorni in più decorrenti non dal termine originario ma dalla data di pubblicazione in Gazzetta del decreto di mancato funzionamento su indicato.
In ultimo una riflessione sull’accaduto che ha messo in evidenza la vulnerabilità del nostro sistema Paese:
Delle due l’una:
- un goffo tentativo di coprire un attacco hacker.
- un serio problema elettrico che anche il più distratto degli imprenditori avrebbe scongiurato con un adeguato meccanismo di tutela dei dati e di minima interruzione dei servizi.
L’uno o l’altra causa che sia è stata messa a nudo la fragilità della rete elettrica ed informatica come pure la inadeguatezza della classe dirigente che ha sottovalutato tali rischi.
Comunque la si veda si rende necessario mettere in agenda un’altra, ennesima, priorità per Governo ed Istituzioni.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Il black out Sogei