Il Governo ha scelto di introdurre la Quota 100 per superare la Legge Fornero, ma non è ancora chiaro se tale misura produrrà più effetti negativi o positivi. Vediamo insieme perché.
Dopo diversi mesi di discussioni il Governo sembra aver deciso di introdurre la Quota 100 che consentirebbe a chi ha compiuto 62 anni di età e ha versato 38 anni di contributi di andare in pensione anticipatamente.
Non solo: negli ultimi giorni il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sta continuando a ribadire che una volta abolita la Legge Fornero anche la Quota 41 dovrà essere inserita nel nostro ordinamento per consentire a chi ha versato 41 anni di contributi di lasciare prima il proprio posto di lavoro.
Resta da capire ora se Quota 100, nel momento in cui entrerà in vigore, produrrà più effetti negativi o più effetti positivi. Ciò che è certo è che finché la Legge di Bilancio 2019 non sarà approvata non potremmo parlare realmente di riforma delle pensioni.
Novità pensioni: anche chi è in isopensione potrà aderire alla Quota 100
Uno degli aspetti positivi dell’introduzione della Quota 100 è che anche chi sta beneficiando dell’isopensione potrà tranquillamente decidere di aderire a tale misura senza alcun impedimento.
L’isopensione è un incentivo che è stato introdotto con la Legge Fornero e che consente al lavoratore di andare in pensione con 7 anni di anticipo con il contributo dell’azienda in cui è impiegato.
In pratica chi aderisce all’isopensione riceverà un’indennità sostitutiva che sarà corrisposta dall’INPS ma finanziata dall’azienda per la quale l’impiegato lavorava.
L’isopensione è dunque uno strumento importante sia per i lavoratori che vorrebbero andare in pensione anticipatamente ma che non possono farlo visto che non hanno versato almeno 41 anni di contributi, che per le aziende che in caso di difficoltà economica possono decidere di snellire l’organico mandando in pensione piuttosto licenziare il personale.
Novità pensioni: le imprese pensano che la Quota 100 non sia la soluzione migliore per assumere giovani
Molte aziende dopo la notizia della possibile introduzione della Quota 100 hanno iniziato ad esprimere le loro perplessità relativamente all misura che il Governo intende adottare per abolire la Legge Fornero.
Molte compagnie, infatti, credono che la Quota 100 non sia la soluzione migliore per assumere giovani. La preoccupazione di molte imprese è che con l’entrata in vigore di Quota 100 molti senior andranno in pensione lasciando così il posto a giovani inesperti.
È questo il caso della Mevis, gruppo metalmeccanico con 600 lavoratori, casa madre in provincia di Vicenza, specializzato in componenti metallici per automotive, elettrotecnica, elettrodomestici che vorrebbe che il Governo trovasse un’altra soluzione per far entrare i giovani nel mondo del lavoro.
Come la Mevis ci sono tantissime altre aziende che sono contrarie all’introduzione di Quota 100 poiché secondo loro questa misura non favorirà l’occupazione.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Riforma pensioni, introduzione Quota 100: produrrà più effetti positivi o negativi?