È possibile continuare a lavorare se si è deciso di andare in pensione con opzione donna? Vediamo cosa prevede la legge a riguardo.
Le lavoratrici autonome o dipendenti che hanno compiuto rispettivamente 59 e 58 anni di età e che hanno versato almeno 35 anni di contributi, hanno la possibilità di andare in pensione anticipata con Opzione donna con il metodo del ricalcolo contributivo.
Una volta andate in pensione, non è ben chiaro però se queste potranno decidere di continuare a lavorare, e quindi a cumulare reddito da lavoro con la pensione.
Il legislatore su questo punto, infatti, non ha fatto molta chiarezza ed è difficile dunque stabilire se una lavoratrice, che ha deciso di andare in pensione anticipatamente con opzione donna, possa comunque continuare a lavorare oppure se per tale misura vi sia il divieto di cumulo.
Opzione donna 2019: è possibile continuare a lavorare o esiste il divieto di cumulo?
Non è chiaro se le donne che hanno deciso di andare in pensione anticipatamente aderendo all’opzione donna possono decidere di continuare a lavorare, producendo quindi reddito da lavoro.
Il legislatore, infatti, nella fretta di scrivere la norma non ha specificato in modo chiaro se le lavoratrici che accedono alla pensione anticipata tramite l’opzione donna possano continuare a lavorare o meno.
A rigor di norma si potrebbe affermare che le donne che accedono all’opzione donna non possono cumulare il reddito da pensione con quello da lavoro poiché la pensione è liquidata con il sistema contributivo e la Riforma Dini del 1995 impedisce tale cumulo.
Però se si va a vedere nello specifico, la pensione liquidata con il regime sperimentale non è un sistema contributivo puro come quello previsto dalla riforma Dini e quindi a rigor di logica si suppone che il reddito da pensione dovrebbe essere cumulabile con il reddito da lavoro dipendente o autonomo, come avviene per la pensione anticipata o per quella di vecchiaia.
Opzione donna 2019: chi può beneficiarne?
Possono beneficiare dell’opzione donna, che ricordiamo è stata prorogata per tutto il 2019, le lavoratrici dipendenti ed autonome che hanno compiuto rispettivamente 58 e 59 anni di età e che hanno versato almeno 35 anni di contributi al 31/12/2018.
In particolare possono andare in pensione anticipata con l’opzione donna le lavoratrici iscritte all’assicurazione generale obbligatoria, a fondi sostitutivi o esclusivi che siano in possesso di contributi alla data del 31 Dicembre 1995.
Non possono invece aderire all’opzione donna coloro che sono iscritte alla gestione separata o che, per qualsiasi motivo, vogliano utilizzare i contributi maturati in tale gestione per raggiungere il requisito contributivo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni, opzione donna 2019: è possibile continuare a lavorare?