Partite IVA, calcolo dell’acconto con nuove regole per chi accede al concordato

Partite IVA, cambia il calcolo dell'acconto: per chi si avvarrà del metodo storico per determinare IRPEF e IRES, compresa la flat tax per i forfettari, sarà dovuta una maggiorazione forfettaria sulla differenza di reddito concordato. Le novità nel testo al vaglio delle Commissioni

Partite IVA, calcolo dell'acconto con nuove regole per chi accede al concordato

Partite IVA, cambio in corsa per il calcolo dell’acconto delle imposte sui redditi.

L’adesione al concordato preventivo biennale imporrà ai soggetti ISA e ai forfettari che sceglieranno di siglare il patto con il Fisco di ricalcolare le somme dovute a titolo di IRPEF, IRAP, così come sul fronte della flat tax per i soggetti minori.

In caso di calcolo degli acconti con metodo storico viene introdotta una maggiorazione forfettaria, volta secondo il Governo a semplificare le nuove procedure di versamento per le partite IVA.

Partite IVA, calcolo dell’acconto con nuove regole per chi accede al concordato

Il testo del decreto correttivo in materia di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale, approvato in Consiglio dei Ministri del 20 giugno, è attualmente al vaglio delle Commissioni competenti di Camera e Senato.

Entro il 1° agosto dovranno essere formulati i pareri sui quali il Governo baserà eventuali ulteriori ritocchi allo schema di decreto correttivo da mettere a terra in sede di via libera definitivo.

Tra le modifiche previste spiccano quelle di stampo più pratico e che caratterizzeranno le procedure di calcolo degli acconti delle imposte sui redditi dovute in caso di adesione al concordato preventivo biennale.

In tal caso è ormai chiaro che per il versamento del primo acconto dovuto entro il 31 luglio 2024 non vi saranno modifiche. L’impatto pratico dell’adesione al concordato si avrà invece a novembre, in sede di versamento del secondo acconto.

Ed è su questo fronte che il MEF ha introdotto una metodologia innovativa per il calcolo degli acconti adeguati alla luce del maggior reddito imponibile concordato.

Esclusivamente per il primo periodo d’imposta di adesione al concordato preventivo biennale (e quindi per il 2024), in caso di calcolo con metodo storico, tenuto conto pertanto dell’imposta relativa al periodo precedente, ai fini dell’acconto delle imposte sui redditi è dovuta una maggiorazione di importo pari al 15 per cento della differenza, se positiva, tra il reddito concordato e quello di impresa o di lavoro autonomo dichiarato per il periodo precedente, rettificato secondo quanto previsto dagli articoli 15 e 16 del decreto legislativo n. 13/2024 (escludendo quindi plusvalenze, minusvalenze e reddito o quote relative a partecipazioni a società di cui all’articolo 5 del TUIR).

Calcolo forfettario anche per l’acconto IRAP, se determinato con metodo storico: in tal caso la maggiorazione da applicare alla differenza del valore della produzione netta concordato, rispetto al valore utilizzato per il calcolo del primo acconto, sarà pari al 3 per cento.

Nulla cambia invece in caso di calcolo dell’acconto con metodo previsionale: la seconda rata in scadenza a novembre dovrà essere determinata sulla base della differenza tra l’acconto complessivamente dovuto in base all’importo concordato e quanto già pagato entro il 31 luglio in via ordinaria.

Partite IVA in regime forfettario, calcolo del secondo acconto con maggiorazione del 12 o del 4 per cento

Novità ad hoc anche per i forfettari.

Chi aderirà al concordato preventivo biennale potrà determinare la seconda rata di acconto dell’imposta sostitutiva dovuta, per il primo periodo d’imposta, applicando la maggiorazione flat del 12 per cento, valore che scende al 4 per cento per i forfettari start-up.

Anche in tal caso le novità si applicheranno esclusivamente in caso di calcolo degli acconti con metodo storico. In caso di determinazione sulla base dell’imposta previsionale dovuta per il 2024, la seconda rata di novembre andrà versata e ricalcolata come differenza tra l’acconto complessivamente dovuto in base al reddito concordato e quanto versato con la prima rata calcolata secondo le regole ordinarie.

Schema di decreto legislativo approvato il 20 giugno 2024
Scarica il testo dello schema di decreto correttivo in materia di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale

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