Chi deciderà di aderire a Quota 100 e quindi di andare in pensione anticipatamente perderà una notevole somma di denaro. Vediamo insieme quali sono i motivi.
Come noto il Governo per superare la Legge Fornero ha deciso di inserire nella Legge di Bilancio 2019 Quota 100 che consentirebbe a coloro che hanno compiuto 62 anni di età e che hanno versato 38 anni di contributi di andare in pensione anticipatamente.
Questa soluzione però non sembra essere per molti la più adatta, in primo luogo per i costi estremamente elevati che tale misura richiede ed in secondo luogo poiché Quota 100, visti i rigidi requisiti per accedervi, non consentirebbe a tutti di poterne beneficiare.
Non sono però solo queste le motivazioni che spaventano e preoccupano i lavoratori, infatti nelle ultime ore si sta cercando di capire quali effetti potrebbe avere l’introduzione di questa misura. Quello che sembra emergere è che chi aderirà a Quota 100 potrebbe perdere diversi soldi. Vediamo insieme per quale motivo.
Riforma pensioni: con Quota 100 potrebbero arrivare meno soldi ai pensionati
Da diversi mesi si sta parlando di Quota 100, misura secondo il Governo più adatta per riformare il sistema previdenziale. Non sembrano però essere tutti d’accordo con l’Esecutivo, infatti, se da un lato Quota 100 consentirebbe l’uscita anticipata dal lavoro dall’altro tale misura richiederebbe grandi sacrifici per i lavoratori che decidessero di usufruirne.
Questo perché andando in pensione anticipata e quindi versando meno contributi i lavoratori che aderiranno a Quota 100 perderanno la rivalutazione al PIL.
È chiaro dunque che chi deciderà di lasciare il proprio posto di lavoro intascherà meno soldi e più precisamente la perdita potrebbe andare da un minimo del 2% per chi ha 42 anni di contributi a un massimo del 20%.
Secondo una stima fatta da Repubblica, infatti, chi andrà in pensione a 62 anni di età avendo versato 38 anni di contributi invece di prendere 1.778 euro al mese ne prenderà circa 1.442.
Riforma pensioni: Quota 100 non adatta per gli esodati
Oltre all’aspetto negativo relativo all’erogazione di una somma minore di denaro per chi decidesse di aderire a Quota 100 ci sono anche altri motivi per cui tale misura non favorirebbe i lavoratori italiani.
Infatti Quota 100, a causa dei requisiti rigidi per aderirvi, non consentirebbe a tutti di andare in pensione anticipatamente.È il caso degli esodati che non raggiungendo i 38 anni di contributi versati non potrebbero beneficiare di tale misura.
Giovedì, 18 ottobre 2018, il Ministro del Lavoro, Luigi di Maio, ha incontrato gli esodati lasciati senza tutele dalla Legge Fornero. Di Maio ha chiesto ai suoi tecnici di trovare una soluzione per loro da inserire in legge di Bilancio. Vedremo ora nei prossimi giorni quali saranno le altre mosse del Governo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Novità pensioni: perchè chi aderirà a Quota 100 avrà meno soldi?