Dichiarazione IVA 2019, in arrivo le lettere di compliance dell'Agenzia delle Entrate sulla base dei dati relativi alle fatture emesse nel 2018. Gli avvisi arriveranno in caso di omessa presentazione ovvero di presentazione con compilazione del solo quadro VA.
Dichiarazione IVA 2019: al via le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate in caso di omessa presentazione ovvero di presentazione del solo quadro VA.
È con il provvedimento del 25 giugno 2019 che le Entrate illustrano le novità sugli avvisi in corso d’invio. Le irregolarità relative alla dichiarazione IVA per l’anno d’imposta 2018 sono riscontrate sulla base delle fatture emesse, con i dati dello spesometro che saranno quindi utilizzati per l’operazione di compliance relativa all’imposta sul valore aggiunto.
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate individua le modalità con le quali verranno messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza le informazioni sulla presenza di fatture e sulle irregolarità riscontrate in caso di omessa presentazione della dichiarazione IVA 2019, nonché della presentazione della stessa con il solo quadro VA.
Le sanzioni riscontrate in merito ad eventuali errori od omissioni commessi nelle dichiarazioni presentate potranno essere sanate beneficiando del ravvedimento operoso.
Dichiarazione IVA 2019: in arrivo le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate
Come sopra anticipato, è nel provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 25 giugno 2019 che sono contenute le informazioni sulle lettere di compliance in arrivo.
Oggetto degli avvisi sarà l’eventuale mancata presentazione della dichiarazione IVA 2019, relativa all’anno d’imposta 2018, ovvero la presentazione della stessa con il solo quadro VA compilato.
I controlli sulle presunte irregolarità sono effettuati prendendo come riferimento i dati delle fatture emesse dai contribuenti soggetti passivi IVA che, fino alla fine del 2018, dovevano essere comunicati con l’invio dello spesometro semestrale.
Diventa quindi chiara la strategia anti evasione alla base del criticato proliferare di adempimenti aventi come protagonista l’IVA.
- Agenzia delle Entrate - provvedimento del 25 giugno 2019
- Attuazione dell’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 - Comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti per i quali risulta la mancata presentazione della dichiarazione IVA ovvero la presentazione della stessa con il solo quadro VA compilato
Dichiarazione IVA 2019, nelle lettere di compliance gli avvisi sui dati irregolari
Nelle lettere di compliance in arrivo da parte dell’Agenzia delle Entrate saranno riportati i seguenti dati:
- codice fiscale e denominazione/cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo e data della comunicazione, codice atto e anno d’imposta;
- data di elaborazione della comunicazione, in caso di mancata presentazione della dichiarazione IVA entro i termini prescritti;
- data e protocollo telematico della dichiarazione IVA trasmessa per il periodo d’imposta 2018, in caso di compilazione del solo quadro VA.
Le lettere di compliance saranno recapitate a mezzo PEC ma sarà possibile consultare gli avvisi anche all’interno del Cassetto Fiscale, accedendo al portale Fatture e Corrispettivi.
Dichiarazione IVA omessa o incompleta, ravvedimento operoso sulle sanzioni
Chi non ha presentato la dichiarazione IVA 2019 potrà regolarizzare la propria posizione presentando la dichiarazione corretta entro 90 giorni dal 30 aprile 2019.
C’è quindi ancora un po’ di tempo per correggere le irregolarità riscontrate dall’Agenzia delle Entrate e comunicate mediante le lettere di compliance, beneficiando della riduzione delle sanzioni sulla base di quanto previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.
Anche i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 2018 con la compilazione del solo quadro VA possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi beneficiando del ravvedimento operoso e della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.
Così come spiegato dall’Agenzia delle Entrate:
“Il ravvedimento operoso potrà essere applicato a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata ovvero che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza, salvo la notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento, nonché il ricevimento di comunicazioni di irregolarità di cui agli articoli 36-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 e 54-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 e degli esiti del controllo formale di cui all’articolo 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.”
Resta inoltre possibile per il contribuente richiedere informazioni e segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti che di fatto annullano le irregolarità comunicate negli avvisi di invito alla compliance.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dichiarazione IVA 2019: in arrivo le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate