La bozza del testo del Decreto Aiuti bis prevede nuovi fondi per il finanziamento dei contratti di sviluppo. Si tratta delle agevolazioni economiche previste dal MISE per i grandi investimenti industriali, per il turismo e per l'ambiente. Il 50 per cento delle risorse è destinato ad interventi finalizzati alla tutela ambientale.
Contratti di sviluppo, il Decreto Aiuti bis prevede il rifinanziamento della misura.
Lo si legge nella bozza del testo del Decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri n. 92 del 4 agosto 2022.
Con l’obiettivo attuare e rafforzare gli interventi del PNRR e del Piano per gli investimenti complementari, nel Decreto Aiuti bis è quindi previsto un nuovo finanziamento dei contratti di sviluppo.
Si tratta degli incentivi del Ministero dello Sviluppo Economico a sostegno degli investimenti di grandi dimensioni in Italia.
Non è ancora chiaro l’importo stanziato per il rifinanziamento, né quanti saranno gli anni coperti dalla misura oltre al 2022, e sul punto si attende la pubblicazione del testo definitivo.
Nella bozza del Decreto Aiuti viene intanto specificato che il 50 per cento di tali risorse sarà destinato al finanziamento di programmi industriali finalizzati alla tutela ambientale.
Contratti di sviluppo: nuovi fondi in arrivo con il Decreto Aiuti bis
Il testo del Decreto Aiuti bis è stato approvato dal Consiglio dei Ministri n. 92 del 4 agosto 2022.
Nella bozza del testo si legge che uno degli interventi previsti riguarda i contratti di sviluppo. La misura di sostegno agli investimenti, infatti, sarà rifinanziata.
Nello specifico, si tratta delle agevolazioni economiche previste dal MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, a sostegno degli investimenti industriali, per il turismo e la tutela dell’ambiente in Italia.
Sono stati introdotti dall’articolo 43 del Decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, operativo dal 2011, e rappresentano uno dei principali strumenti di agevolazione dedicati ai programmi di investimento: dal 2014 sono stati stanziati quasi 6 miliardi di euro.
I contributi possono essere concessi nelle seguenti forme, anche in combinazione tra loro:
- finanziamento agevolato, nei limiti del 75 per cento delle spese ammissibili;
- contributo in conto interessi;
- contributo in conto impianti;
- contributo diretto alla spesa.
L’obiettivo del provvedimento è quello di rafforzare e attuare gli interventi previsti dal PNRR e dal relativo Fondo per gli investimenti complementari.
Resta ancora da definire, però, l’esatto importo del rifinanziamento dei contratti di sviluppo, così come gli anni che andrà a coprire oltre al 2022.
Come previsto nella bozza del Decreto Aiuti bis, il 50 per cento di tali risorse sarà destinato al finanziamento di interventi di sviluppo industriale finalizzati alla tutela dell’ambiente.
I relativi progetti dovranno essere presentati in seguito all’entrata in vigore del Decreto.
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