Concorso magistratura tributaria: istruzioni e modalità di svolgimento

Vittorio Megna - Pubblica Amministrazione

Tutto quello che c'è da sapere sul concorso per magistrati tributari. La guida e le ultime novità su requisiti e svolgimento delle prove

Concorso magistratura tributaria: istruzioni e modalità di svolgimento

La riforma della giustizia tributaria ha previsto il reclutamento di nuovi magistrati, da selezionare tramite concorso a partire dal 2024.

Quali sono i requisiti per partecipare alla selezione e le prove da superare?

Tra le novità la possibilità di partecipare anche con una laurea in discipline economiche.

Concorso magistratura tributaria: i bandi in programma

A partire dal 2024 la riforma della giustizia tributaria ha previsto il reclutamento tramite concorso di 476 nuovi magistrati che saranno operativi presso le corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado.

Il primo bando è già stato pubblicato dal Ministero dell’Economia e prevede il reclutamento di 146 magistrati tributari.

Gli interessati hanno avuto tempo fino alla scadenza dello scorso 7 luglio per inviare la propria candidatura e partecipare alla selezione sul portale InPA.

A breve si passerà alle fasi successive che prevedono lo svolgimento:

  • della prova preselettiva, 75 domande a risposta multipla;
  • della prova scritta, che consiste nello svolgimento di due elaborati;
  • della prova orale.

La comunicazione riguardo la pubblicazione dei quesiti validati dalla commissione e la data della prova preselettiva sarà data il prossimo 27 settembre.

I prossimi concorsi saranno banditi nel 2026 e nel 2029.

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Concorso magistrato tributario: le novità per il 2024

Tra le novità introdotte dal 2024 va sottolineata sicuramente la possibilità di partecipare alla selezione, dopo l’iniziale esclusione, anche per coloro che hanno una formazione economica e non solo per i laureati in giurisprudenza.

Vediamo di seguito i requisiti necessari per poter accedere alle selezioni:

  • essere cittadini italiani;
  • avere l’esercizio dei diritti civili;
  • essere di condotta incensurabile;
  • non essere stati dichiarati per tre volte non idonei al concorso;
  • essere fisicamente idoneo all’impiego;
  • essere in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale sia stato eventualmente chiamato;
  • essere in regola con il pagamento del contributo alle spese per il concorso (50 euro da versare tramite PagoPA);
  • rispettare tutti gli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.

Per quanto riguarda i titoli di studio, come anticipato, è necessario il possesso:

  • del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni;
  • del diploma di laurea magistrale in Scienze dell’economia (classe LM-56) o in Scienze economico-aziendali (classe LM-77);
  • di titoli degli ordinamenti previgenti a questi equiparati.

I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda.

Concorso magistrato tributario: svolgimento delle prove

Come detto, il concorso per la magistratura tributaria prevede lo svolgimento di 3 diverse prove.

La prima è la prova preselettiva, che consiste nella soluzione di 75 quesiti a risposta multipla da risolvere nel tempo massimo di un’ora tramite strumenti informatizzati. Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da 4 risposte, delle quali solo una è esatta.

Le domande verteranno sulle seguenti materie:

  • diritto civile (15 quesiti);
  • diritto processuale civile (15 quesiti);
  • diritto tributario (15 quesiti);
  • diritto processuale tributario (15 quesiti);
  • diritto commerciale (15 quesiti).

La mancata partecipazione alla prova preselettiva comporta l’automatica esclusione dei candidati. Il cui mancato superamento non conta ai fini del numero di tentativi ammessi (3).

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Alla successiva prova scritta viene ammesso un numero di candidati pari a tre volte i posti messi a concorso secondo la graduatoria derivante dalla prova preselettiva.

Sono esonerati dalla prova preselettiva ed ammessi comunque alla prova scritta:

  • i giudici tributari presenti nel ruolo unico di cui all’articolo 4, comma 39-bis, della legge n. 183/2011;
  • i magistrati ordinari, militari, amministrativi e contabili;
  • i procuratori e gli avvocati dello Stato;
  • i candidati diversamente abili con percentuale di invalidità pari o superiore all’80 per cento.

La prova scritta consiste nello svolgimento di due elaborati tra i tre indicati di seguito e sorteggiati al momento della prova:

  • elaborato teorico sul diritto tributario;
  • elaborato teorico sul diritto civile o commerciale;
  • prova teorico-pratica che consiste nella redazione di una sentenza in materia tributaria.

I candidati avranno 8 ore di tempo a disposizione a partire dalla dettatura.

Infine, sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a 18/30 in ciascun elaborato della prova scritta.

L’orale verte sulle seguenti materie:

  • diritto tributario e diritto processuale tributario;
  • diritto civile e diritto processuale civile;
  • diritto penale tributario;
  • diritto costituzionale e diritto amministrativo;
  • diritto commerciale;
  • diritto dell’Unione europea;
  • contabilità aziendale e bilancio;
  • elementi di informatica giuridica;
  • colloquio in una lingua straniera, indicata dal candidato nella domanda, scelta tra: inglese, spagnolo, francese e tedesco.

Saranno considerati idonei i candidati con punteggio non inferiore a 6/10 in ciascuna delle materie e comunque una votazione complessiva, tra scritto e orale, non almeno 90 punti.

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