Le misure della “pace edilizia” del ministro Salvini prenderanno forma in un pacchetto di interventi a tema casa. L'obiettivo è la regolarizzazione di piccole difformità o irregolarità strutturali. Quali azioni rientreranno nel perimetro del nuovo intervento del MIT?
Allo studio del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti c’è il piano casa 2024, un pacchetto di interventi edilizi sulle abitazioni.
Se si tratterà di condono non è ancora possibile stabilirlo ma il MIT ha fornito anticipazioni sulle misure che rientreranno nella cosiddetta “pace edilizia” voluta dal ministro Matteo Salvini.
Sono in arrivo una serie di misure per regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali. Ieri il MIT ha anticipato alcune degli interventi che rientreranno nel pacchetto di misure.
Piano casa 2024: in arrivo un condono edilizio?
Con il comunicato stampa di ieri, 4 aprile 2024, il MIT ha fornito alcune anticipazioni sul pacchetto di norme per intervenire sulla casa, “così come chiesto e auspicato anche dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio.”
Si dovrà ancora attendere almeno un mese per il piano casa 2024, un’insieme di interventi che rientrerebbe nella cosiddetta “pace edilizia” voluta dal ministro Matteo Salvini.
L’obiettivo degli interventi sarà la regolarizzazione le piccole difformità o le irregolarità strutturali che secondo quanto indicato nel comunicato stampa richiamando uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, interesserebbe quasi l’80 per cento del patrimonio immobiliare italiano.
Sarà quindi in arrivo un condono edilizio? Non sono ancora chiari i confini degli interventi che potranno rientrare nelle nuove misure di regolarizzazione che interesseranno le abitazioni.
Alcuni punti però sono stati anticipati dal comunicato stampa del MIT. Saranno interessate:
- difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente;
- difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche;
- difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della “doppia conforme” che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per diversi interventi;
- i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.
Piano casa 2024: quali interventi rientreranno nella “pace edilizia”?
Non è ancora possibile stabilire nel concreto quali saranno gli interventi ammissibili al nuovo pacchetto di misure per la casa in arrivo, presentate alla riunione che si è tenuta al Mit alla presenza del Dipe, il dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, e i rappresentanti di circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore.
Come spiegato ancora nel comunicato stampa:
“La ratio è tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa. Allo stesso tempo deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. Alla luce della semplificazione e dell’efficienza amministrativa si è previsto anche di intervenire sulle procedure amministrative per garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi.”
Gli interventi che rientreranno nelle misure di regolarizzazione avranno quindi l’obiettivo di “sbloccare” la vendita o la ristrutturazione degli immobili abilitativi che contengono irregolarità.
Tali irregolarità sono infatti di impedimento, ad esempio, per il riconoscimento dei bonus edilizi. Nel caso di vendita, invece, non permettono agli acquirenti di stipulare un contratto di mutuo.
Alcune di queste irregolarità, inoltre, sono spesso escluse da misure di sanatoria. Gli immobili in questione sono quindi in una situazione di stallo.
Tra gli interventi che potrebbero essere previsti nel piano casa 2024 ci sono, ad esempio, la regolarizzazione di tramezzi collocati differentemente rispetto a quanto previsto dal piano dell’abitazione oppure finestre che non sono presenti nei titoli edilizi. Le differenze rispetto ai documenti presenti nei registri comunali potrebbero riguardare anche altre piccole parti degli immobili.
Questi potrebbero essere alcuni degli interventi che potrebbero rientrare nelle misure di regolarizzazione. Si dovrà attendere il testo del provvedimento per valutare se le nuove misure permetteranno un vero e proprio condono edilizio.
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