Le lavoratrici madri della pubblica amministrazione otterranno il bonus mamme a partire da maggio 2024. Con la busta paga del prossimo mese arriveranno anche gli arretrati da gennaio
Il bonus mamme per le lavoratrici dipendenti pubbliche arriverà con la busta paga di maggio.
Assieme alla somma spettante riceveranno anche gli importi arretrati da gennaio, cioè dall’attivazione della nuova misura agevolativa.
Entro aprile, infatti, sarà completato l’aggiornamento del sistema NoiPA, che ha causato ritardi nei pagamenti rispetto alle lavoratrici madri del settore privato che ricevono il bonus già da inizio anno.
Alle lavoratrici con almeno 2 figli spetta un esonero contributivo fino a un massimo di 250 euro al mese.
Bonus mamme dipendenti pubbliche: importi e arretrati in pagamento da maggio
Dopo i ritardi nell’attivazione della misura, dovuti principalmente all’adeguamento del sistema NoiPA, le lavoratrici madri dipendenti della pubblica amministrazione stanno per ottenere il bonus mamme 2024.
Le dipendenti pubbliche dovrebbero ottenere le somme spettanti con la busta paga di maggio, come indicato nel messaggio NoiPA-MEF n. 35/2024.
Oltre alla somma relativa alla mensilità in oggetto saranno riconosciuti tutti gli arretrati spettanti da gennaio.
Se, infatti, le lavoratrici madri del settore privato stanno già ricevendo il bonus contributivo in busta paga, lo stesso non si può dire per le mamme impiegate nella pubblica amministrazione.
La causa del ritardo è da ricercare nella necessità di aggiornamento dei sistemi NoiPA per la predisposizione dei cedolini dello stipendio.
I lavori per adeguare i sistemi alle novità, si legge nel messaggio, prevedono entro aprile il rilascio di una funzionalità nell’applicativo Gestione Stipendi attraverso la quale gli operatori degli Uffici Responsabili del trattamento economico potranno registrare le informazioni necessarie per l’applicazione della decontribuzione.
Le lavoratrici madri, quindi, riceveranno il bonus nella busta paga di maggio con decorrenza dal 1° gennaio. 2024.
Bonus mamme 2024: importi spettanti e requisiti per ottenerlo
Il bonus mamme è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 con l’obiettivo di sostenere le lavoratrici dipendenti con figli.
Consiste in un esonero contributivo del 100 per cento, nel limite di 3.000 euro annui, che ripartito su base mensile riconosce in busta paga fino a un massimo di 250 euro.
Le lavoratrici madri, sia del settore pubblico che di aziende private, compreso il settore agricolo, devono essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e rispettare alcuni requisiti differenziati. Restano escluse le madri che lavorano in ambito domestico.
Nello specifico, fino al 2026, l’esonero contributivo in busta paga sarà riconosciuto alle madri di tre o più figli, fino al compimenti dei 18 anni del più piccolo.
Solo per il 2024, invece, l’agevolazione spetta anche alle lavoratrici madri con almeno due figli, di cui il più piccolo di età inferiore a 10 anni.
Per poterne beneficiare le lavoratrici devono comunicare al datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero, comunicando il numero dei figli e i loro codici fiscali. I datori di lavoro, poi, possono esporre nelle denunce retributive l’esonero spettante.
Il bonus non è compatibile con l’altro esonero dalla contribuzione previsto dal taglio del cuneo fiscale previsto per la generalità dei dipendenti.
Tutte le istruzioni operative sono state fornite dall’INPS nella circolare n. 27 dello scorso 31 gennaio.
- Circolare INPS numero 27 del 31 gennaio 2024
- Articolo 1, commi da 180 a 182, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”. Esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Istruzioni operative e contabili: rinvio
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus mamme dipendenti pubbliche: importo e arretrati in pagamento da maggio