False email e telefonate da parte dell'INPS: sono stati segnalati numerosi casi di richieste di informazioni da parte di presunti funzionari dell'INPS. L'Istituto consiglia di prestare particolare attenzione e non fornire i propri dati bancari.
Nuovi tentativi di truffa a danno dei contribuenti che questa volta riguardano l’INPS.
A comunicare i casi di false telefonate e mail ricevute da presunti funzionari dell’Istituto è la notizia pubblicata il 1° ottobre 2018 sul portale dell’INPS.
Le truffe a danno dei contribuenti avvengono attraverso due modalità: false email aventi ad oggetto rimborsi contributivi e telefonate ricevute da sedicenti funzionari dell’Istituto relative sempre a rimborsi di somme non dovute.
False email e telefonate da parte dell’INPS: attenzione ai tentativi di truffa
La notizia dei nuovi tentativi di truffa ai danni dei contribuenti è stata pubblicata in giornata odierna e il consiglio rivolto ai cittadini è quello di prestare particolare attenzione e di diffidare da chi richiede informazioni sulle proprie coordinate bancarie o in genere dati finanziari.
Si riporta di seguito l’avviso diffuso dall’INPS il 1° ottobre 2018:
“Istituto è venuto a conoscenza di diversi tentativi di truffa ai danni degli utenti: alcuni hanno preso la forma di false email aventi a oggetto rimborsi contributivi, altri di telefonate da parte di sedicenti funzionari INPS che comunicavano la restituzione all’utente di somme non dovute. In tutti i casi, il fine fraudolento è quello di ottenere dati bancari e personali.
Si ribadisce che l’INPS non acquisisce, né telefonicamente né via email ordinaria, le coordinate bancarie o altri dati che permettano di risalire a qualsivoglia informazione finanziaria relativa agli assistiti. L’Istituto ha già segnalato tale fenomeno alle autorità competenti e invita i propri utenti a non dare seguito a nessuna richiesta che arrivi per email non certificata, per telefono o tramite il porta a porta.”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: False email e telefonate da parte dell’INPS: attenzione ai nuovi tentativi di truffa