Domanda contributi a fondo perduto First Playable Fund dal 30 giugno: arrivano dal MISE le istruzioni che le imprese del settore dell’intrattenimento digitale devono seguire per presentare ad Invitalia i progetti che danno diritto all'agevolazione. I dettagli nel Decreto Direttoriale del 21 maggio 2021.
Domanda contributi a fondo perduto First Playable Fund: le imprese che operano nel settore dell’intrattenimento digitale e sviluppano prototipi di videogiochi possono richiedere a Invitalia, tramite il modulo online disponibile dal 30 giugno alle ore 12, la copertura del 50 per cento dei costi ammissibili per la realizzazione dei progetti da un minimo di 10.000 euro a 200.000 euro.
“Favorire lo sviluppo dell’industria dell’intrattenimento digitale a livello nazionale, attraverso il sostegno sostegno alle fasi di concezione e pre-produzione dei videogiochi, necessarie alla realizzazione di prototipi” è lo scopo del First Playable Fund che è stato istituito dall’articolo 38 del Decreto Rilancio e può contare su 4 milioni di euro di risorse.
Le istruzioni per accedere alle agevolazioni arrivano dal MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, con il Decreto Direttoriale del 21 maggio 2021.
Domanda contributi a fondo perduto dal 30 giugno First Playable Fund: i requisiti da rispettare
La procedura valutativa con procedimento a sportello per l’accesso ai contributi a fondo perduto per prototipi di videogiochi si apre dal 30 giugno 2021 alle ore 12.
La domanda può essere presentata dalle imprese che operano nel settore dell’intrattenimento digitale e più precisamente dai soggetti che presentano principalmente i requisiti che seguono:
- svolgere, in via prevalente, una delle seguenti attività economiche:
- Edizione di software;
- Produzione di software;
- consulenza informatica e attività connesse;
- avere sede legale nello Spazio economico europeo;
- essere soggette a tassazione in Italia per effetto della residenza fiscale, ovvero per la presenza di una sede operativa in Italia;
- avere un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a 10.000 euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitali, sia nel caso di imprese individuali di produzione che di imprese costituite sotto forma di società di persone;
- essere regolarmente costituite e iscritte come attive nel registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
- garantire, nel caso in cui si operi anche in settori diversi o si esercitino anche altre attività escluse dal campo di applicazione del regolamento de minimis, con mezzi adeguati come la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano di aiuti concessi a norma del regolamento de minimis.
La domanda per ottenere il contributo a fondo perduto, pari al 50 per cento dei costi ammissibili per la realizzazione del prototipo, deve essere inviata da Invitalia tramite il modulo online che sarà attivo dal 30 giugno 2021 e accessibile tramite SPID.
Nel Decreto Direttoriale del 21 maggio 2021 si legge:
“Le domande devono essere firmate digitalmente, pena l’improcedibilità delle stesse, ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, dal legale rappresentante della singola impresa proponente. Al termine dell’invio telematico della domanda di agevolazione e dei relativi allegati, alla stessa è assegnato un protocollo elettronico. La data di presentazione della domanda di agevolazione coincide con la data di invio telematico della medesima, come risultante dal predetto protocollo informatico”.
Ogni impresa può presentare un numero massimo di due domande di accesso alle agevolazioni riferite a due proposte progettuali.
- Ministero dello Sviluppo Economico - Decreto Direttoriale del 21 maggio 2021, Allegato 1
- Modulo di domanda per l’accesso ai contributi a fondo perduto per l’intrattenimento digitale.
Domanda contributi a fondo perduto dal 30 giugno per imprese di intrattenimento digitale
Per ottenere i contributi a fondo perduto del First Playable Fund, le imprese devono allegare alla domanda di agevolazione i seguenti documenti:
- dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il possesso dei requisiti richiesti;
- proposta progettuale con i seguenti contenuti:
- la descrizione dettagliata delle attività da svolgere per le fasi di concezione e pre-produzione del videogioco;
- risorse professionali coinvolte;
- beni e servizi da acquisire;
- caratteristiche del prototipo;
- spese e costi da sostenere;
- l’importo dell’agevolazione richiesta.
Si ha diritto ai contributi a fondo perduto per i progetti che, attraverso lo sviluppo delle fasi di concezione e pre-produzione del videogioco, prevedono la realizzazione di un prototipo destinato alla distribuzione commerciale e hanno le seguenti caratteristiche:
- sono realizzati dalle imprese presso la propria sede operativa ubicata in Italia, come indicata nella domanda di agevolazione;
- prevedono la realizzazione di un singolo prototipo;
- prevedono spese e costi ammissibili complessivamente non inferiori a euro 20.000,00;
- vengono avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- vengono ultimati entro diciotto mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
I costi ammissibili e che quindi possono essere coperti al 50 per cento dai contributi a fondo perduto sono i seguenti:
- prestazioni lavorative svolte dal personale dell’impresa, dipendenti, con rapporto di collaborazione con contratto a progetto o di somministrazione di lavoro;
- prestazioni professionali commissionate a liberi professionisti o ad altre imprese; compresi i servizi di consulenza;
- attrezzature tecniche (hardware) di nuova fabbricazione acquistate per la realizzazione del prototipo, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per la realizzazione del progetto;
- licenze di software.
Gli importi sono erogati, su richiesta dell’impresa beneficiaria, in non più di due stati di avanzamento lavori.
Una quota del 50 per cento può essere ottenuta anche sotto forma di anticipo e quindi svincolata dall’avanzamento del progetto ma a una condizione: “la presentazione di apposita fideiussione bancaria o polizza fideiussoria a copertura dell’importo richiesto, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta rilasciata da banche, compagnie assicurative o da intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 e successive modificazioni e integrazioni”.
Tutti i dettagli sulla domanda e sulla rendicontazione dei costi nel Decreto Direttoriale MISE del 21 maggio 2021.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Domanda contributi a fondo perduto per l’intrattenimento digitale: al via dal 30 giugno