Il bonus Natale? Un “costo” per l’assegno unico, ma anche per il Ministero degli Affari Esteri

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Da dove arrivano le risorse del bonus 100 euro? Dai fondi dell'assegno unico ma anche dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, per i tecnici di Camera e Senato dal Governo servono rassicurazione sull'impatto che deriva dall'utilizzo

Il bonus Natale? Un “costo” per l'assegno unico, ma anche per il Ministero degli Affari Esteri

Per alcuni lavoratori e alcune lavoratrici dipendenti, che hanno almeno un figlio o una figlia a carico, arriverà entro Natale un bonus di 100 euro: si stima che l’indennità sarà riconosciuta in busta paga a un totale di 1,1 milioni di famiglie con un reddito fino a 28.000 euro.

Diversamente dalle previsioni iniziali, non servirà spostare l’erogazione del contributo all’inizio del prossimo anno: il Governo ha messo in campo le risorse necessarie per poterlo legare alle tredicesime.

Ma da dove arrivano i fondi per garantire questa indennità entro la fine dell’anno?

La risposta è nel testo di conversione in legge del DL Omnibus approvato il 3 ottobre: dall’assegno unico ma anche dai risparmi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. E per i tecnici del Parlamento servono precisazioni e rassicurazioni sull’opportuno impiego delle risorse.

Bonus Natale: da dove arrivano i fondi per garantire 100 euro in busta paga ad alcune famiglie?

Il bonus di 100 euro che arriverà a Natale ha un valore complessivo di 100,3 milioni di euro, come si legge nell’articolo 2 bis della conversione in legge del DL n. 113 del 2024.

Lo slittamento al 2025 era legato a una indisponibilità di fondi, “ma visto che i conti pubblici stanno andando bene sul versante delle entrate, questo potrà consentire di portare questo bonus nel mese di dicembre”, ha spiegato il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo durante l’evento Telefisco del 19 settembre.

Il Governo ha risolto la questione con l’inserimento della misura nel testo di conversione del DL Omnibus e un tetris di risorse che arrivano da più fonti:

  • 34 milioni di euro arrivano dallo stanziamento previsto dalla Legge di Bilancio 2024 per l’aumento dell’assegno unico determinato dall’esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE: novità che non ha ancora trovato un’applicazione pratica;
  • 32,3 milioni di euro derivano dalla riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica;
  • 34 milioni di euro, invece, vengono prelevati dal fondo speciale di parte corrente, relativo al bilancio triennale 2024-2026 utilizzando gli accantonamenti ministeriali.

Con questo mosaico di fondi i problemi iniziali di risorse sembrano essere risolti, ma il servizio studi e servizio Bilancio di Camera e Senato, pur confermando la disponibilità delle dotazioni indicate, segnala la necessità di verifiche più approfondite.

Dall’assegno unico ai risparmi del Ministero degli Affari Esteri: sul bonus Natale servono rassicurazioni

In primis per ciò che riguarda i fondi dell’assegno unico, si segnala l’esigenza di una valutazione più attenta.

“Nel prendere atto della sussistenza delle risorse previste a copertura, andrebbe comunque acquisita una rassicurazione da parte del Governo in merito al fatto che la riduzione operata dalla disposizione in commento non sia suscettibile di pregiudicare, anche in via prospettica, l’erogazione nell’anno 2024 del suddetto assegno unico e universale ai soggetti che, in conformità alla normativa di riferimento, siano in possesso dei prescritti requisiti, in quanto la spesa assume carattere obbligatorio, essendo riconducibile al riconoscimento di un diritto soggettivo”

Rassicurazioni vengono chieste al Governo anche sul Fondo per interventi strutturali di politica economica per avere la certezza che il bonus 100 euro non comprometta la “realizzazione di altri interventi eventualmente già programmati.

Analoghe valutazioni, ma ancora più puntuali, vengono richieste, infine, per la dotazione che arriva dai Ministeri:

“Appare tuttavia utile acquisire un chiarimento del Governo circa l’assenza di pregiudizi derivanti dall’utilizzo dell’accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per un importo peraltro non trascurabile, rispetto all’assolvimento di obblighi internazionali alla cui copertura finanziaria il predetto accantonamento risulta di regola preordinato.”

In un periodo delicato come quello attuale il bonus Natale di 100 euro impone uno spostamento di risorse dal Ministero degli Affari esteri di circa 16 milioni di euro, una scelta da motivare, tanto più se si considera, come sottolineano sempre gli uffici di Camera e Senato, che la platea di beneficiari e beneficiarie viene individuata su parametri molto specifici e allo stesso tempo ancora poco chiari.

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