A gennaio 2024 si registra un calo delle nuove assunzioni. Scendono anche le trasformazioni mentre aumentano le cessazioni dei rapporti. Si attende ancora il decreto per l’operatività della nuova super deduzione
Assunzioni in calo a inizio 2024.
Diminuiscono i rapporti a tempo indeterminato ma anche quelli in apprendistato, stagionali e in somministrazione.
I numeri sono stati presentati all’interno dell’ultimo osservatorio dell’INPS sul precaricato, pubblicato il 18 aprile.
In calo anche le attivazioni di rapporti agevolati. In parte dovuto alla fine dei bonus assunzione previsti nel 2023 e in parte alla mancata operatività della nuova maxi deduzione, per la quale si attende ancora un decreto attuativo.
Assunzioni in calo nel 2024: si attende il decreto per la maxi deduzione
L’INPS ha pubblicato il nuovo osservatorio statistico con i dati sui nuovi rapporti di lavoro relativi al mese di gennaio 2024.
A inizio anno i dati mostrano un calo generalizzato delle assunzioni rispetto allo stesso periodo del 2023, nonostante si registri un saldo positivo pari a 500.000 posizioni di lavoro in più.
Nel complesso, le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel mese di gennaio sono state 674.000, un calo del 2 per nero rispetto a gennaio 2023.
Risultano in calo le assunzioni in apprendistato (-11 per cento), in somministrazione (-8 per cento), a tempo indeterminato (-5 per cento) e quelle stagionali (-1 per cento).
Al contrario, crescono i contratti di lavoro intermittente (+4 per cento) e a tempo determinato (+0,3 per cento) e quelli di lavoro occasionale.
A far registrare una diminuzione rispetto al 2023 sono anche le trasformazioni da tempo determinato (86.000, -14 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023) e le conferme dei rapporti di apprendistato alla conclusione del periodo formativo sono risultate (-7 per cento).
Infine, nel primo mese dell’anno sono aumentate anche le cessazioni, in totale 518.000 e in crescita dell’1 per cento.
Assunzioni 2024: l’effetto delle agevolazioni
Nel primo mese de 2024 sono in calo anche le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati, che presentano complessivamente una variazione negativa dell’11 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In dettaglio presentano una flessione negativa l’esonero contributivo totale giovani (-72 per cento) e l’esonero donne (-27 per cento).
Si ricorda che da quest’anno sono venuti meno i bonus previsti lo scorso anno. Su tutti l’esonero contributivo per l’assunzione di giovani under 36 e per l’assunzione di NEET under 30.
Stabile, invece, l’agevolazione Decontribuzione Sud, confermata anche per tutto il 2024.
La Legge di Bilancio 2024, infatti, non ha confermato le misure operative lo scorso anno ma al loro posto ha introdotto la cosiddetta super deduzione per le aziende che attivano contratti a tempo indeterminato con lavoratrici e lavoratori, soprattutto con quelli svantaggiati.
Consiste nella maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni, una variazione in diminuzione della base imponibile ulteriore rispetto a quella ordinaria.
La piena operatività della novità inserita nel primo decreto attuativo della riforma fiscale, il Dlgs n. 216/2023 (articolo 4), però, è subordinata ad un ulteriore passaggio burocratico: si attende ancora infatti il decreto attuativo con la “determinazione dei coefficienti di maggiorazione relativi alle categorie di lavoratori svantaggiati”.
Il provvedimento, dunque, è necessario per illustrare più nel dettaglio le regole di calcolo, ma ad oggi, come si legge sul sito del Dipartimento per il programma di Governo non è ancora stato adottato.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Assunzioni in calo nel 2024: si attende il decreto per la maxi deduzione