Adempimento collaborativo: azzeramento delle sanzioni, anche per il pregresso

Diego Denora - Irpef

Novità per l'adempimento collaborativo: dall'azzeramento delle sanzioni, anche per il pregresso, all'eliminazione della notizia di reato in ambito penale. Le misure in arrivo dall'approvazione del governo, in esame preliminare, del decreto correttivo

Adempimento collaborativo: azzeramento delle sanzioni, anche per il pregresso

Oltre alle novità in arrivo sul concordato preventivo biennale, nel decreto correttivo approvato il 20 giugno scorso dal Consiglio dei Ministri dopo l’esame preliminare, ci sono quelle che riguardano l’adempimento collaborativo.

Con l’ingresso nel regime viene infatti prevista l’eliminazione delle sanzioni anche sul pregresso, ossia per i periodi d’imposta precedenti all’ingresso nel regime.

Un’ulteriore novità riguarda l’ambito penale: la copertura diventerà più ampia e viene prevista l’eliminazione della notizia di reato.

Adempimento collaborativo: azzeramento delle sanzioni, anche per il pregresso

Il 20 giugno scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato, dopo l’esame preliminare, lo schema del decreto legislativo rubricato come “Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale”.

Il cosiddetto “decreto correttivo” introduce novità soprattutto sul tema del concordato preventivo biennale, riscrivendo anche il calendario fiscale.

Novità sono però in arrivo anche sull’adempimento collaborativo, o di “cooperative compliance”, il cui obiettivo è quello di instaurare un rapporto di fiducia tra Fisco e contribuente per aumentare il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti.

Il regime intende aprire un interlocuzione costante e preventiva con il contribuente, ad esempio sull’anticipazione del controllo e della valutazione di elementi di rischio fiscale.

Nel rispetto di determinati requisiti il contribuente può aderire volontariamente al regime.

L’adesione comporterà diversi vantaggi tra cui quello anticipato dal comunicato stampa del governo, diffuso al termine della riunione dell’Esecutivo, di:

“modificare le sanzioni in merito all’adempimento collaborativo, azzerandole per i contribuenti che dichiarano tutto al fisco e si comportano correttamente.”

In tema di sanzioni è prevista l’eliminazione, anche sul pregresso. L’azzeramento riguarderà, quindi, anche i periodi d’imposta precedenti all’ingresso nel regime di “cooperative compliance.”

L’obiettivo è quello di “premiare” la disclosure nei confronti dell’Amministrazione finanziaria con l’eliminazione delle sanzioni.

Viene previsto che le comunicazioni sul pregresso devono essere effettuate entro 120 giorni dalla notifica che attesta l’ingresso nell’adempimento collaborativo. La regola si applicherà anche ai soggetti che sono già entrati nel regime, in questo caso il termine si calcolerà dalla data di entrata in vigore del decreto.

Adempimento collaborativo: le novità in ambito penale

Oltre all’aspetto relativo alle sanzioni, il decreto legislativo approvato in esame preliminare interviene anche in ambito penale.

Al netto dei casi in cui vengono riscontrate frodi nelle dichiarazioni annuali di elementi passivi inesistenti, ai casi indicati nelle comunicazioni di rischio non si applicano le disposizioni penali.

In altre parole tali dichiarazioni non costituiscono notizie di reato e non fanno scattare l’obbligatorietà dell’azione penale.

Vengono quindi escluse le conseguenze legate al ricorso al penale tributario, che incide soprattutto sulla reputazione di amministratori e imprese.

L’ulteriore elemento intende favorire l’adesione a valutazioni ex-ante che rafforzino il rapporto tra Fisco e contribuente e limitino il contenzioso tributario.

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