ISA 2019, commercialisti contro le modifiche ai dati precompilati di Ferragosto. Sono le due associazioni di categoria ANC e ADC a chiederne la disapplicazione totale o una nuova proroga della scadenza del 30 settembre per il versamento delle imposte.
ISA 2019, avanza la protesta dei commercialisti dopo la pubblicazione a metà agosto del decreto MEF che modifica i dati precompilati dall’Agenzia delle Entrate.
La novità contrasta con i principi dello Statuto del Contribuente e rischia di creare il caos per imprese e loro intermediari, oltre a violare nuovamente le disposizioni ed i principi di collaborazione tra contribuenti e Amministrazione Finanziaria.
È per questo che le due associazioni di categoria ANC ed ADC chiedono la totale disapplicazione degli ISA o, in alternativa, un’ulteriore proroga della scadenza per il versamento delle imposte sui redditi, già rinviata dal 30 giugno al 30 settembre 2019.
ISA 2019, commercialisti in trincea. Disapplicazione totale o nuova proroga
Quella di ANC e ADC, due delle associazioni più rappresentative dei commercialisti, è una posizione chiara: le modifiche agli ISA di Ferragosto sono inaccettabili.
Oggetto della nuova aspra critica all’operato di Agenzia delle Entrate e MEF è il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 agosto 2019, che modifica in maniera consistente i dati degli ISA precompilati, con la conseguenza che sarà necessario un nuovo aggiornamento al software di calcolo e, verosimilmente, bisognerà scaricare nuovamente il file con i dati precalcolati nel Cassetto Fiscale.
Quello che si critica sono i tempi e l’ennesima violazione delle “disposizioni che regolano i rapporti di lealtà e collaborazione che dovrebbero sussistere fra fisco e contribuenti.”
Nel comunicato stampa diffuso il 20 agosto 2019 viene ricordato che le modifiche agli ISA precompilati violano le disposizioni dello Statuto del Contribuente, che all’articolo 6, comma 3, dispone che:
“non possono essere apportate modifiche ai modelli e ai software dichiarativi senza lasciare ai contribuenti un termine di almeno sessanta giorni rispetto al termine previsto per l’adempimento.”
Ai contribuenti non è concesso quindi il termine minimo previsto: si avrà solo un mese a disposizione per effettuare i nuovi calcoli, ma prima bisognerà attendere le opportune modifiche ai software dichiarativi e gestionali.
Totale disapplicazione degli ISA per il 2019 o nuova proroga
La richiesta di ANC e ADC è chiara:
“la soluzione più opportuna e sulla quale ADC e ANC si sono già espresse dovrebbe comportare la totale disapplicazione degli indici Isa per il periodo d’imposta 2018.
In assenza di questa misura risolutiva, è necessario comunque che si prenda atto delle violazioni che le recenti modifiche determinano e sia disposto un congruo slittamento del termine del 30 settembre per i versamenti delle imposte dovute a saldo e in acconto da parte dei contribuenti soggetti ai nuovi modelli ISA.”
Un mix di ritardi, perplessità e difficoltà applicative che, secondo il Presidente ADC Enzo De Maggio e ANC Marco Cuchel rafforzano il giudizio sull’illegittimità degli ISA.
Critiche aspre anche sui tempi in merito alle modifiche apportate dal decreto di Ferragosto:
“come si legge nel suo articolo 1, tengono infatti conto del parere reso dalla commissione degli esperti in data 14 febbraio 2019. Se ciò è vero resta da chiedersi per quale motivo si è atteso il 17 agosto per rendere pubbliche le modifiche e le novità apportate ai calcoli dei modelli ISA precompilati.”
Ad oggi non vi sono state prese di posizione da parte degli interlocutori della categoria, ma le due associazioni avvertono:
“I commercialisti faranno sentire la loro voce, le Associazioni ADC e ANC sono infatti intenzionate, nel corso dell’autunno, a mettere in campo iniziative attraverso le quali esprimere in modo tangibile il profondo disagio dei professionisti e chiedere adeguate riforme fiscali.”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: ISA 2019, commercialisti in trincea. Disapplicazione totale o nuova proroga