IRES in aumento nel 2024, per effetto dell’abolizione dell’ACE e dell’impatto limitato della maxi deduzione per le assunzioni riconosciuta alle imprese. Platea ridotta ed effetti negativi dalla riforma fiscale
L’IRES sarà più alta nel 2024, per effetto dello stop all’ACE e degli effetti limitati della maxi deduzione per le nuove assunzioni.
È l’ISTAT a tracciare un bilancio delle misure fiscali introdotte per le imprese, con la nota del 5 luglio che arriva a poche ore dall’approdo in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo del superbonus sulle assunzioni.
Lo slogan che ha accompagnato l’introduzione ad ostacoli del nuovo incentivo per le assunzioni, “più assumi e meno paghi”, viene di fatto ridimensionato dall’Istituto che evidenzia come la platea di imprese interessate dalla deduzione sarà di gran lunga più ristretta rispetto a quella dei beneficiari dell’ACE, abrogata nell’ambito dei lavori di attuazione della riforma fiscale.
IRES più alta nel 2024: maxi deduzione sulle assunzioni per poche imprese
È stata lunga l’attesa per la messa a terra delle regole operative per l’accesso alla maxi deduzione per le nuove assunzioni, misura cardine sul fronte delle novità fiscali previste per il 2024 in favore delle imprese che avrà però un impatto ridotto.
Lo certifica l’ISTAT, con la nota del 5 luglio sugli “Effetti dei provvedimenti fiscali sulle imprese - Anno 2024”.
L’analisi si sofferma in particolare sugli effetti delle misure in materia di tassazione dei redditi delle società di capitali previste per il 2024, e in particolare sul superbonus per le nuove assunzioni a tempo indeterminato combinato con la contestuale abrogazione dell’ACE, l’Aiuto alla Crescita Economica.
Nell’ambito dei lavori di attuazione della riforma fiscale, per il 2024 è stata introdotta una maggiorazione del 20 per cento della deduzione del costo del lavoro incrementale per le assunzioni a tempo indeterminato, valore che può salire al 30 per cento in caso di ingresso in azienda di lavoratori svantaggiati.
A partire dal 1° gennaio 2024 è stata quindi eliminata in via definitiva l’ACE, agevolazione per le imprese.
Nella nota del 5 luglio l’ISTAT misura quindi l’impatto sul fronte dell’IRES dovuta per il 2024 del duplice intervento, mediante una simulazione effettuata su 970.000 imprese attive nel 2021, a cui corrispondono circa 953mila contribuenti a fini IRES e 44,8 miliardi di imposta.
Stando ai risultati delle simulazioni effettuate, lo stop all’ACE comporterà un aumento dell’IRES per il 25,3 per cento della platea considerata, con valori che sfiorano il 33 per cento per il settore della manifattura e che arrivano al 38 per cento nell’ambito dei servizi di pubblica utilità.
In parallelo, l’introduzione della maxi deduzione porterà benefici a solo il 5,6 per cento del totale delle imprese, con quote più elevate nella manifattura (8 per cento) e nelle costruzioni (7,9 per cento), crescenti in base alle dimensioni aziendali.
Dall’ACE alla maxi deduzione per le assunzioni: IRES al rialzo nel 2024
Gli effetti negativi dello stop all’ACE vengono mitigati solo in piccolissima parte dalla maxi deduzione per le nuove assunzioni.
Come evidenziato dall’ISTAT:
“gli effetti di cassa negativi derivanti dall’effetto di composizione di entrambi i provvedimenti si manifestano attraverso una maggiorazione del prelievo IRES che raggiungerebbe il 10,2 per cento nel 2024.”
Il prelievo IRES addizionale legato all’eliminazione dell’Aiuto alla Crescita Economica è pari al 12,2 per cento, con valori più alti per le imprese ritenute a rischio o fortemente a rischio sulla base dell’indicatore della società economica.
I benefici IRES derivanti dalla maggiorazione della deduzione del costo del lavoro sono invece pari solo all’1,9 per cento, con valori più alti per le imprese delle costruzioni (4,5 per cento), per le imprese fragili (5,6 per cento) e fortemente a rischio (3,5 per cento). Benefici maggiori interesseranno poi le imprese più piccole con fatturato fino a 10 milioni di euro o con meno di 50 dipendenti.
Dal punto di vista pratico quindi, nel 2024 aumenterà l’aliquota IRES effettiva, che raggiungerà il 18,9 per cento e che considerando anche la quota di IRAP che grava sui profitti arriverà alla soglia del 24 per cento.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IRES più alta nel 2024: maxi deduzione sulle assunzioni per poche imprese