Superbonus, detrazione in 10 anni: come sceglierla per le spese del 2023

Tra le novità previste dalla Legge di Bilancio 2025 per il superbonus c’è la possibilità di ripartire in dieci anni la detrazione relativa agli interventi con spese sostenute nel 2023.

La scelta di “diluire” la fruizione dell’agevolazione edilizia è del contribuente ed è irrevocabile.

Per esercitarla si deve provvedere all’invio di una dichiarazione dei redditi integrativa, da presentare per il periodo di imposta 2023 entro la scadenza della dichiarazione dei redditi 2025.

Gli effetti della fruizione della detrazione del superbonus in dieci anni, dagli adempimenti ai versamenti.

Superbonus, detrazione in 10 anni: come sceglierla per le spese del 2023

La Manovra 2025, il cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è in vigore dal 1° gennaio scorso, introduce diverse novità in tema di superbonus.

È stata infatti approvata una misura che limita la platea di chi potrà avere accesso all’agevolazione al 65 per cento, per le spese sostenute per l’anno in corso, al rispetto di determinati requisiti da valutare al 15 ottobre 2024.

Oltre ai nuovi “paletti” inseriti per l’accesso all’agevolazione, è stata introdotta la possibilità di “spalmare” la detrazione in dieci rate annuali dello stesso importo (anziché le quattro canoniche) nel caso di lavori con spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023.

Tale meccanismo non è nuovo ed è stato adottato a più riprese anche per le altre annualità ma la Legge di Bilancio ha colmato il “buco” relativo all’anno di imposta 2023.

Con la nuova misura la scelta spetterà al contribuente e sarà irrevocabile, così come previsto dall’articolo 1, comma 56 della legge n. 207/2024.

Gli effetti della scelta sono duplici:

• il contribuente può ampliare la propria capienza fiscale e recuperare una parte maggiore di detrazione;
• lo Stato ritarda nel tempo il momento dei mancati incassi degli sconti d’imposta, con vantaggi immediati di cassa.

Come si può esercitare la scelta? Il testo della norma citata stabilisce quanto di seguito riportato:

“L’opzione è irrevocabile ed è esercitata tramite una dichiarazione dei redditi integrativa di quella presentata per il periodo d’imposta 2023, da presentare, in deroga a quanto previsto dall’articolo 2, comma 8, del regolamento di cui al decreto del presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024.”

In altre parole, in deroga rispetto alle scadenze canoniche della presentazione della dichiarazione dei redditi 2024, l’adempimento potrà essere effettuato entro la scadenza delle dichiarazioni dei redditi 2025 (relative all’anno di imposta 2024) e sarà considerato in termini.

Superbonus, gli effetti della scelta della detrazione in 10 anni sulle imposte dovute

L’invio della dichiarazione dei redditi integrativa, relativa all’anno di imposta 2023, potrebbe avere effetti sul calcolo delle imposte dovute per tale periodo.

Nel caso in cui emerga una maggiore imposta dovuta, come stabilisce la stessa Legge di Bilancio 2025, deve essere versata entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024.

I pagamenti devono essere effettuati tramite modello F24 entro la scadenza del 30 giugno 2025.

Nel rispetto del termine indicato, non si applicheranno sanzioni o interessi.

Oltre all’adempimento dell’invio della dichiarazione dei redditi integrativa, i contribuenti che sceglieranno di fruire del superbonus in dieci anni per le spese sostenute nel 2023 dovranno provvedere all’eventuale versamento di ulteriori imposte dovute facendo riferimento alla tabella di marcia prevista per le scadenze fissate in quest’anno.