Aumento della pensione di invalidità civile ai soggetti con grave disabilità: la Corte Costituzionale impone l'incremento al milione dell'assegno, che dovrà passare da 285 euro a 516 euro circa. Da quando sarà incrementato l'importo mensile erogato dall'INPS?
Aumento della pensione di invalidità civile, la Corte Costituzionale impone l’incremento al milione dell’assegno per gli invalidi civili.
La decisione della Consulta del 23 giugno 2020 è di assoluto rilievo, ed interviene su un tema dibattuto da anni: i 285,66 euro mensili previste per gli invalidi civili affetti da grave disabilità non sono certo una somma idonea per soddisfare i bisogni primari.
L’importo della pensione di invalidità passa quindi a 516 euro. Ma da quando spetterà l’assegno maggiorato secondo le indicazioni della Corte Costituzionale?
La decisione della Consulta prevede che l’incremento debba applicarsi dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza, ma servirà una norma ad hoc per modificare le regole previste ad oggi.
Pensione di invalidità verso l’aumento, da 285 a 516 euro: la decisione della Corte Costituzionale
Bisognerà passare dalla teoria alla pratica, e sappiamo che spesso non si tratta di iter veloci. Nonostante ciò, è chiaro che la Corte Costituzionale impone di rivedere le regole attualmente previste per la pensione di invalidità civile.
I 285 euro circa riconosciuti ad oggi agli inabili al lavoro per grave disabilità violano il diritto al mantenimento che l’articolo 38 della Costituzione garantisce agli invalidi. Una violazione per la quale serve porre rimedio, come prescritto dalla Consulta il 23 giugno 2020.
Si attende il deposito della sentenza per un’analisi più accurata delle motivazioni espresse dalla Corte, ma importanti dettagli sono già contenuti nel comunicato stampa pubblicato il 24 giugno 2020.
Partendo dal caso relativo ad una persona affetta da tetraplegia spastica neonatale, incapace di svolgere i più elementari atti quotidiani della vita e di comunicare con l’esterno, la Corte Costituzionale ha disposto l’obbligo di incremento al milione della pensione di invalidità.
L’assegno mensile dovrà passare ad almeno 516 euro, secondo quanto previsto dal 2001 per tutti i trattamenti pensionistici. Un aumento che dovrà avvenire da subito, senza attendere il raggiungimento del sessantesimo anno di età attualmente previsto dalla legge.
- Corte Costituzionale - comunicato stampa 24 giugno 2020
- Invalidi civili totali: la legge non assicura i mezzi necessari per vivere
Aumento pensione di invalidità civile da subito, ma serve una legge e l’attuazione da parte dell’INPS
Tutti gli invalidi civili totali che abbiano compiuto 18 anni e che non siano titolari di redditi superiori a 6.713,98 euro all’anno avranno diritto all’incremento dell’assegno di invalidità civile.
Da quando? La Corte Costituzionale prevede che gli effetti della sentenza del 23 giugno non si applicheranno in via retroattiva, ma dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale.
Un passaggio particolarmente atteso, quindi, al quale dovrà seguire il recepimento della nuova disposizione in via legislativa e, successivamente, l’adeguamento delle disposizioni dell’INPS.
Se i tempi dettati dalla Consulta sono chiari, bisognerà vedere come e quando si passerà dalla teoria alla pratica. La necessità di adeguare le pensioni di invalidità civile, per renderle idonee a garantire il soddisfacimento dei bisogni primari, è quanto mai urgente.
Dalla Corte Costituzionale arriva poi una postilla, che ha quasi il tono di un suggerimento:
“resta ferma la possibilità per il legislatore di rimodulare la disciplina delle misure assistenziali vigenti, purché idonee a garantire agli invalidi civili totali l’effettività dei diritti loro riconosciuti dalla Costituzione.”
La palla passa nelle mani del Legislatore.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensione di invalidità verso l’aumento, da 285 a 516 euro: da quando?