Le ultime dichiarazioni del Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti accendono i riflettori sull'IRES e su un possibile aumento. Ma qual è il progetto di revisione inserito nella legge delega della riforma fiscale?
Nei giorni scorsi il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha anticipato l’arrivo di una Manovra che “richiederà sacrifici da tutti”, chiamando in causa in primis le imprese con un maggior profitto.
Oltre da agitare la maggioranza, le dichiarazioni che arrivano dal numero uno di via XX Settembre hanno acceso i riflettori sull’IRES e sulla possibilità di un aumento dell’imposta sul reddito delle società.
Tra smentite e chiarimenti, l’attenzione resta alta e vale la pena, in questo momento, guardare al progetto di revisione inserito nella legge delega della riforma fiscale.
IRES osservata speciale tra smentite e indiscrezioni: aumento in vista per le società?
Come riporta l’ANSA, l’IRES sarebbe al centro di un confronto aperto, nonostante le resistenze di una parte della maggioranza.
Tra le ipotesi in campo l’inserimento di una possibile addizionale, destinata a chi opera in settori di maggior profitto, e un riordino delle regole di calcolo per uniformare il pagamento in un’ottica di semplificazione.
Ma per l’imposta sul reddito delle società un progetto di revisione è già stato messo nero su bianco con la legge delega per la riforma fiscale.
Le grandi novità sono ancora da scrivere: d’altronde la maxi deduzione per le assunzioni, che ha ricadute anche sull’IRES, ha i giorni contati ed è stata prevista solo per il 2024.
Così come il decreto di revisione di IRPEF e IRPES, approvato nel Consiglio dei Ministri del 30 aprile scorso, con interventi che incidono sul calcolo dell’imposta resta ancora in stand by dopo più di 5 mesi: sembra essersi arenato alla Ragioneria dello Stato prima di affrontare l’iter delle commissioni Parlamentari necessario prima dell’approvazione definitiva.
Attualmente, quindi, per intravedere il futuro dell’IRES bisogna comunque partire dalla legge delega per la riforma fiscale.
Aumento in vista per l’IRES, ma cosa dice la riforma fiscale?
Principi e criteri direttivi su cui il Governo si è impegnato a muoversi per la revisione dell’imposta sui redditi delle società sono contenuti nell’articolo 6 della legge n. 111 del 2023.
In cima alla lista c’è una direzione di senso opposto a quella emersa nelle ultime ore: una riduzione dell’imposta o comunque la possibilità di accedere ad agevolazioni fiscali in presenza di particolari requisiti.
Due le strade alternative percorribili:
- una riduzione dell’aliquota IRES del 24 per cento nel caso in cui una somma corrispondente, in tutto o in parte, al reddito prodotto entro i due periodi d’imposta successivi alla sua produzione sia impiegata in investimenti qualificati, nuove assunzioni o schemi stabili di partecipazione dei dipendenti agli utili;
- la possibilità di fruire di eventuali incentivi fiscali per gli investimenti qualificati, anche attraverso il potenziamento dell’ammortamento, ma anche di misure per favorire le nuove assunzioni con un meccanismo come quello approvato per il 2024 e semplificato più volte dal Governo nella formula più assumi meno paghi.
Ma nel disegno della nuova IRES tracciato dalla riforma fiscale c’è anche la necessità di razionalizzare e semplificare regimi di riallineamento dei valori fiscali a quelli contabili, entrata nel decreto rimasto in stallo, e la revisione della disciplina della deducibilità degli interessi passivi con l’introduzione di apposite franchigie.
Sul nuovo assetto dell’imposta dovuta dalle società i lavori sono stati avviati, ma restano ancora al principio: visti i rallentamenti sul decreto IRES - IRPEF, la novità più concreta è la maxi deduzione che riguarda esclusivamente le assunzioni ed è in scadenza.
Quello che è certo, quindi, è che l’IRES resta un’osservata speciale in questo momento. Quello che è da vedere, invece, è la direzione che il cantiere di revisione prenderà: si proseguirà sulla traccia della riforma fiscale, dando priorità ad agevolazioni e riduzioni, o c’è da attendersi una sterzata in senso opposto?
Nessun aumento in vista, da più fronti della maggioranza è questo il chiarimento che arriva. Ma se alle imprese sono richiesti dei sacrifici, come ha confermato anche ieri, 6 ottobre, a Pontida il Ministro Giorgetti, in ogni caso sull’IRES servirà trovare un nuovo punto di equilibrio.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IRES osservata speciale, aumento in vista?