Buona Scuola 2017: programmi scolastici personalizzati e lezioni online per agonisti di alto livello

Buona Scuola 2017: presentato il progetto sperimentale che mira a diminuire la dispersione scolastica per atleti agonisti con strumenti di e-learning. Ecco cosa prevede.

Buona Scuola 2017: programmi scolastici personalizzati e lezioni online per agonisti di alto livello

Buona Scuola 2017: agonismo e studio, troppo spesso termini antitetici, provano a venirsi incontro con il nuovo programma promosso dal MIUR in collaborazione con il Coni, la Lega Serie A e il Comitato Italiano Paralimpico (CIP). Il progetto è l’attuazione della legge sulla Buona Scuola (art. 1, co. 7, lettera g) che prevede una attenzione particolare “alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica”.

I 415 studenti coinvolti nel programma previsto dalla legge sulla Buona Scuola 2017 avranno la possibilità di seguire un percorso scolastico ad hoc più flessibile per venire incontro alle esigenze di una formazione ripartita tra impegni più prettamente scolastici e sportivi. L’iniziativa è stata anticipata da un intervento avviato già lo scorso anno con 1.342 atleti appartenenti alle categorie giovanili Allievi e Primavera della Serie A di calcio.

Buona Scuola 2017: programmi personalizzati e lezioni online per agonisti. La struttura del progetto

Dato che l’iniziativa è pensata per studenti eccellenti nelle competizioni sportive, la legge sulla Buona Scuola 2017 prevede che l’adesione sia vincolata a particolari criteri di partecipazione:

  • partecipare a gare internazionali;
  • figurare, per gli sport individuali, nelle prime 12 posizioni nella categoria giovanile delle discipline di riferimento;
  • prendere parte a competizioni di alto livello di calcio (serie A e B, Lega Pro, Primavera e Berretti, Under 17 serie A e B) o basket (A1/Under 20 elite, Under 20 eccellenza);
  • essere “atleti di interesse nazionale” e quindi coinvolti nei prossimi Giochi Olimpici estivi, invernali o giovanili.

Ogni atleta dovrà inoltre essere seguito da due tutor: un docente di riferimento dell’istituto per l’iniziativa e un referente sportivo.

Il programma prevede inoltre due possibili livelli di adesione: una modalità base e una avanzata. Entrambe permettono di poter accedere ad un programma formativo personalizzato ideato per venire incontro alle necessità peculiari dello studente-agonista.

L’opzione avanzata potrà avvalersi di un utile strumento aggiuntivo: una piattaforma digitale creata da Alfabook del Gruppo Tim. Agli atleti verrà garantito infatti l’accesso a modalità di studio a distanza pensate per supplire alle prolungate assenze da scuola. La piattaforma di e-learning è offerta gratuitamente dalla Lega Serie A di calcio nell’ambito del progetto Websport 3.60.

Buona Scuola 2017: i numeri del programma

Al progetto attivato già nell’anno scolastico corrente hanno aderito 187 scuole superiori dislocate in 17 regioni della penisola. La maggioranza degli studenti iscritti è ubicata in Lombardia (23%), seguita da Lazio (18%) e Piemonte (11%).

Sono inoltre 45 le discipline sportive che beneficiano dell’iniziativa con una maggiore partecipazione del calcio con 96 aderenti, seguito dal nuoto (49), atletica leggera (40), basket (35) e canoa (24). La stragrande maggioranza degli studenti proviene da licei, con il 73% del totale; i rimanenti iscritti si dividono tra istituti tecnici (20%) e professionali (7%).

Buona Scuola 2017: la presentazione ufficiale

L’8 febbraio 2017 è stata presentato il progetto sperimentale introdotto con la legge sulla Buona Scuola alla presenza di rappresentanti delle istituzioni promotrici. Hanno partecipato all’evento la Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, il Sottosegretario Gabriele Toccafondi, il Segretario Generale del Coni Roberto Fabbricini, il Direttore Generale della Lega di Serie A Marco Brunelli, il presidente del CIP Luca Pancalli e l’a.d. di Alfabook Roberto Murgia.

In questa occasione Toccafondi ha chiarito come “la nostra volontà è quella di eliminare il tasso elevato di dispersione scolastica che colpisce in particolare questa categoria di giovani” aggiungendo però che “da oggi non si hanno più scuse per non aprire i libri quando si pratica attività agonistica, ai ragazzi non faremo sconti sul programma di studio che sarà uguale a quello dei loro compagni di classe”.

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