Le persone già coinvolte in misure di politica attiva, come quelle del programma GOL, o in progetti utili alla collettività avranno un accesso facilitato al supporto per la formazione e il lavoro. I primi avendo già sostenuto il colloquio con il centro per l'impiego non dovranno ripetere la procedura, gli altri possono proseguire volontariamente l'attività a favore del comune e ricevere subito i 350 euro
La transizione dal reddito di cittadinanza al supporto per la formazione e il lavoro è più semplice e veloce per i cittadini e le cittadine già impegnate in misure di politica attiva o in progetti utili alla collettività (PUC).
I primi avendo già sostenuto il colloquio con i centri per l’impiego non dovranno ripetere la procedura, per cui sarà sufficiente presentare la domanda ed iscriversi alla piattaforma SIISL.
Nel secondo caso, i percettori del RdC impegnati in PUC, al termine del periodo di fruizione, possono proseguire il loro impegno sulla base volontaria e ricevere subito i 350 euro del SFL.
Passaggio da RdC a SFL più veloce per le persone già inserite in misure di politica attiva o PUC
Nel passaggio dal reddito di cittadinanza al nuovo supporto per la formazione e il lavoro è prevista una corsia preferenziale per i cittadini e le cittadine già impegnati in misure di politica attiva, come ad esempio quelle previste dal Programma GOL, oppure nei progetti utili alla collettività gestiti dai comuni.
Nel primo caso, come sottolineato dal Ministro del Lavoro nelle FAQ pubblicate sul proprio sito istituzionale, chi alla data della sospensione del RdC è già stato contattato dai centri per l’impiego e ha sottoscritto un patto di servizio, potrà ottenere i 350 euro dell’indennità mensile senza dover ripetere la procedura se sta già partecipando ad una misura di politica attiva del lavoro, come ad esempio un corso di formazione o una misura di accompagnamento al lavoro.
In caso contrario, dopo la presentazione della domanda all’INPS, sarà necessario avviare la procedura per la presa in carico:
- sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (PAD);
- contattare almeno tre Agenzie per il Lavoro;
- sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato;
- avviare un’iniziativa di attivazione al lavoro come indicata nel Patto di servizio.
Con la partecipazione alle misure di politica attiva individuate, poi, si potranno ottenere i 350 euro del supporto per la formazione e il lavoro.
Accesso al supporto formazione lavoro facilitato in caso di partecipazione ai PUC
Per quanto riguarda invece i soggetti coinvolti in progetti utili alla collettività, il Ministero del Lavoro, tramite il decreto direttoriale n. 272 del 4 settembre, ha garantito la copertura assicurativa INAIL agli ex percettori del reddito di cittadinanza e ai beneficiari del SFL che vi partecipano su base volontaria.
Come chiarito anche nella nota ministeriale n. 12462 del 12 settembre che illustra il decreto, chi è impegnato in PUC e termina il periodo di fruizione del reddito di cittadinanza può richiedere il supporto per la formazione e il lavoro.
In sostanza, i cittadini e le cittadine inseriti in progetti utili alla collettività (condizione per poter beneficiare del RdC) che terminano la fruizione del sussidio, limite fissato a 7 mensilità per il 2023, possono proseguire su base volontaria (per massimo 6 mesi) l’attività in favore del comune e ricevere l’indennità di 350 euro.
Durante questo periodo potranno beneficiare della copertura assicurativa INAIL, come precisato dal decreto pubblicato in attesa della definizione della nuova disciplina prevista all’articolo 6 comma 5-bis del decreto lavoro.
Come specificato nella nota del Ministero, per i beneficiari del RdC che partecipano ai progetti utili alla collettività e che al termine il beneficio intendono accedere al supporto formazione e lavoro sarà compito del responsabile PUC aggiornare su GePI la data di inizio e di fine dell’attività.
“La registrazione aggiornata su GePI di una partecipazione attiva ai PUC agevola i beneficiari SFL nell’accedere alla indennità di partecipazione prevista dalla misura.”
L’aggiornamento della data fine attività su GePI è, dunque, di grande importanza per gli ex beneficiari del RdC che accedono al SFL dato che il contributo economico previsto dalla misura è strettamente correlato allo svolgimento di attività di qualificazione e formazione, compresa la partecipazione ai Progetti utili alla collettività.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Passaggio da RdC a SFL più veloce per le persone già inserite in misure di politica attiva o PUC