Definizione di imprenditore agricolo secondo l'articolo 2135 del codice civile e di imprenditore agricolo professionale con i principali riferimenti normativi in materia
La qualifica di di imprenditore agricolo professionale permette sia a persone fisiche che a società di acquisire la qualifica di IAP.
Rispettare i requisiti specificati dalla normativa è importante anche perché può far accedere ad agevolazioni fiscali dedicate al settore.
Punto di partenza inevitabile è la definizione di imprenditore agricolo contenuta nell’articolo 2135 del codice civile:
È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.
Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.
Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge.
L’imprenditore agricolo, pur essendo ricompreso dentro la dell’imprenditore in generale, è soggetto a una normativa semplificata rispetto all’imprenditore commerciale. L’imprenditore agricolo, infatti, non ha l’obbligo di tenuta delle scritture contabili e non può accedere agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza (fatta eccezione per il concordato minore e la liquidazione controllata).
Il più recente D.lgs. 99/2004 ha rivisto il precedente titolo di imprenditore agricolo a titolo principale (IATP), introducendo la nuova definizione di IAP.
Di rilievo è il ruolo delle Regioni, che sono deputate ad accertare il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa su come diventare imprenditore agricolo professionale.
All’Inps, invece, attualmente sono riservate funzioni di controllo e verifica a fini previdenziali.
Definizione di imprenditore agricolo professionale (IAP)
Imprenditore agricolo professionale (IAP), secondo la definizione e i requisiti forniti dal D. lgs. 99/2004 è:
Colui che dedica ad attività agricole, direttamente o in qualità di socio di società, almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo e che ricavi da queste attività almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro
Le attività agricole prese in considerazione dalla definizione di imprenditore agricolo professionale devono essere quelle indicate dall’articolo 2135 codice civile:
- coltivazione del fondo,
- selvicoltura,
- allevamento di animali,
- attività connesse come quelle dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione del territorio.
Per essere considerato imprenditore agricolo, e quindi anche IAP, tra i requisiti essenziali figura la produzione orientata non all’autoconsumo, quanto alla commercializzazione del prodotto.
L’imprenditore, inoltre, deve essere in possesso di conoscenze e competenze professionali ai sensi dell’articolo 5 del Reg. CE n. 1257/1999.
I requisiti reddituali e sul tempo di lavoro per essere riconosciuto come IAP è diminuito del 25% per gli imprenditori agricoli che operano nelle zone svantaggiate così definite dall’articolo 17 del regolamento 1257/1999 CE-.
Non concorrono alla formazione del reddito richiesto per la definizione di imprenditore agricolo professionale (IAP) le pensioni di ogni genere e gli assegni equiparati, le indennità e le somme percepite per l’espletamento di cariche pubbliche o in società, associazioni ed altri enti operanti nel settore agricolo.
Definizione di imprenditore agricolo professionale (IAP): requisiti per società
La qualifica di imprenditore agricolo professionale, rispettati i requisiti imposti dalla normativa, può essere disposta anche a favore di società. In particolare, possono essere considerate IAP alle condizioni esposte i seguenti soggetti:
Tipologia di società | Requisiti |
---|---|
Società di persona | Almeno un socio con qualifica IAP |
Società in accomandita | Almeno un socio accomandatario con qualifica IAP |
Società cooperative | Almeno un quinto dei soci con qualifica IAP |
Società di capitale | Almeno un amministratore con qualifica IAP |
Tra i requisiti per società richiesti dalla definizione di imprenditore agricolo professionale sono da tenere in considerazione ulteriormente i seguenti criteri (artt. 1-2, D.lgs. 99/2004):
- lo statuto deve riconoscere come oggetto sociale l’esercizio esclusivo delle attività agricole di cui all’articolo 2135 codice civile,
- la ragione sociale o denominazione sociale delle società deve contenere l’indicazione di ‘società agricola’.
La possibilità di vedere riconosciute le società all’interno della definizione di imprenditore agricolo professionale è un’introduzione del Decreto Legislativo numero 99/2004, che permette anche a loro di poter accedere alle agevolazioni fiscali IAP.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: L’imprenditore agricolo: definizione e riferimenti normativi