Reddito di cittadinanza dal 2019: è questa una delle novità che sarà inserita nella Legge di Bilancio del Governo Lega e M5S. Ecco come funziona, quali requisiti per richiederlo, importo e ultime notizie.
Reddito di cittadinanza 2019: è ormai confermato che la novità cara al M5S per il sostegno alla povertà sarà inserita nella Legge di Bilancio. Analizziamo di seguito come funziona, a chi spetta, da quando si potrà richiedere e quali gli importi previsti.
La Nota di aggiornamento al DEF 2019 approvata dal Governo mette a disposizione ben 10 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza, che secondo le ultime notizie e dichiarazioni del Ministro Luigi Di Maio sarà erogato ad oltre 6 milioni di italiani in condizione di povertà che potranno richiederlo nel rispetto dei requisiti previsti.
L’importo del reddito di cittadinanza sarà di 780 euro al mese e verrà erogato per 12 mesi ma per averne diritto sarà necessario rispettare le regole relative a formazione e ricerca attiva di lavoro. In tal senso sarà avviata la tanto attesa riforma dei Centri per l’Impiego, fase iniziale del progetto del reddito di cittadinanza del M5S.
Proprio sull’importo tuttavia vi sono alcune criticità: i 10 miliardi stanziati finirebbero col garantire una somma di poco superiore a 100 euro al mese a tutti i possibili destinatari individuati dal Governo, cifra inferiore a quella del REI che, a partire dal 2019, dovrebbe essere sostituto proprio dal reddito di cittadinanza.
C’è particolare attesa da parte dei milioni di italiani in condizione di povertà e disoccupati. Sarà necessario attendere almeno fino a metà ottobre per avere ulteriori novità e notizie sulla Legge di Bilancio 2019, nella quale non ci sarà solo il reddito di cittadinanza ma anche la flat tax e la pace fiscale.
Vediamo in base alle ultime notizie chi potrà fare domanda, a chi spetta e come funziona il reddito di cittadinanza che partirà nel 2019, requisiti e importo.
Reddito di cittadinanza 2019: requisiti e a chi spetta
Il reddito di cittadinanza che sarà inserito nella Legge di Bilancio 2019 secondo il piano di riforme indicate dalla Nota di aggiornamento al DEF sarà rivolto a chi rispetterà tre requisiti:
- disoccupazione involontaria;
- ricerca attiva di lavoro;
- aver avviato e concluso percorsi di formazione.
Oltre a queste condizioni, inoltre, dovrebbe esser valutato anche il reddito del nucleo familiare di chi farà domanda di reddito di cittadinanza e molto probabilmente sarà necessario presentare il modello ISEE.
In sostanza, secondo le ultime notizie, i requisiti per richiedere il reddito di cittadinanza terranno in considerazione la condizione economica della famiglia e non del singolo beneficiario.
La durata del reddito di cittadinanza sarà di tre anni ulteriormente prorogabili e l’avvio della riforma dovrebbe essere previsto a partire da marzo 2019.
Come funziona il reddito di cittadinanza e quando è revocato
Una volta riconosciuto l’accesso alla misura sarà necessario rispettare specifiche regole. Innanzitutto, per spiegare come funziona il reddito di cittadinanza, più volte il Governo e soprattutto il M5S hanno specificato che sarà necessario impegnarsi nei progetti di ricerca attiva di lavoro che saranno strutturati dai Centri per l’Impiego.
I Centri per l’Impiego, secondo il progetto di riforma inserito nel DEF 2019, saranno il punto di riferimento di disoccupati e persone in condizioni economiche di disagio.
I CPI dovranno valutare le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro dei beneficiari del reddito di cittadinanza. L’assegno verrà revocato qualora si rifiutino tre proposte lavorative congrue.
Importo reddito di cittadinanza: 780 euro al mese? Ancora dubbi e criticità
Il Vice Premier e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha confermato che l’importo del reddito di cittadinanza sarà pari a 780 euro al mese e che verrà erogato per 12 mensilità.
Tuttavia i 10 miliardi di euro stanziati dal DEF e che saranno inseriti in Legge di Bilancio 2019 non basterebbero per garantire l’assegno minimo a tutti i 6 milioni di possibili beneficiari individuati dal Governo.
C’è da specificare che non in tutti i casi sarà erogato l’assegno pieno ma che, ad esempio, nel caso di possesso di un reddito minimo (pensione di invalidità oppure assegno di disoccupazione) l’importo sarà integrato fino a raggiungere la cifra di 780 euro, così come tra l’altro previsto anche dal progetto di pensione di cittadinanza.
Ad esempio quindi, per chi ha già un’entrata mensile di 480 euro, l’integrazione prevista per raggiungere l’importo del reddito di cittadinanza sarà di 300 euro.
Una delle certezze è che 10 miliardi di euro non bastano per l’intero progetto del reddito di cittadinanza, che comprende anche la complessa riforma dei CPI per la quale serviranno almeno 2 miliardi di euro.
Ulteriori risorse economiche dovrebbero essere reperite dall’abolizione del reddito di inclusione e, ancora, nel progetto del Movimento 5 Stelle vi sarebbe anche attingere dal Fondo Sociale Europeo che ad oggi finanzia, tra le altre cose, il programma Garanzia Giovani.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Reddito di cittadinanza: requisiti, importo e novità