Invio del modello 730/2020 senza sostituto d'imposta: il decreto Rilancio consente di richiedere il rimborso direttamente all'Agenzia delle Entrate anche in caso di presenza del datore di lavoro per i conguagli Irpef. Ecco le novità previste per la dichiarazione dei redditi.
Modello 730/2020 senza sostituto: il decreto Rilancio amplia i casi in cui si può richiedere il rimborso direttamente all’Agenzia delle Entrate.
La possibilità di inviare il modello 730 senza sostituto d’imposta si estende anche ai casi in cui sia presente un datore di lavoro per effettuare i conguagli fiscali. La novità mira ad evitare ulteriori aggravi di adempimenti e costi per le imprese.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo del decreto Rilancio, facciamo il punto su cosa prevede l’ultima versione del provvedimento.
Anche in presenza di un sostituto d’imposta tenuto ad effettuare il conguaglio Irpef, si potrà affidare il compito dell’erogazione dei rimborsi fiscali direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Una novità che appare però poco conveniente per il lavoratore, in quanto l’erogazione dei rimborsi Irpef avverrà solo dopo il 30 settembre, scadenza del modello 730/2020.
La ratio della misura è quella di sollevare il sostituto d’imposta dall’onere di anticipare, per conto dell’Erario, il rimborso Irpef emerso dal modello 730 del lavoratore.
Modello 730/2020, novità decreto Rilancio: invio senza sostituto anche per chi lavora
I lavoratori dipendenti potranno presentare il modello 730/2020 senza sostituto anche in caso di presenza di un sostituto d’imposta tenuto ad effettuare le operazioni di conguaglio fiscale.
La novità è contenuta nell’imponente pacchetto di misure in ambito fiscale previste dalla decreto Rilancio. In attesa dell’approvazione definitiva, il testo della Manovra economica si riempie di numerosi e piccoli tasselli, necessari per dare fiato alle imprese danneggiate dall’emergenza coronavirus.
Rientra nelle misure a tutela dei datori di lavoro anche l’estensione della possibilità di utilizzo del modello 730 senza sostituto d’imposta. Si tratta della tipologia di dichiarazione dei redditi presentata solitamente da chi è senza lavoro; il compito di effettuare i rimborsi Irpef è affidato direttamente all’Agenzia delle Entrate.
A livello normativo, il decreto Rilancio interviene su quanto previsto dall’articolo 51-bis del decreto legge n. 69/2013. A livello operativo, invece, è previsto un vero e proprio restyling di regole e termini per i lavoratori dipendenti.
I dettagli della novità sono illustrati nella relazione di accompagnamento del decreto Rilancio.
Modello 730 senza sostituto, rimborso Irpef dopo il 30 settembre 2020
L’estensione delle possibilità di utilizzo del modello 730 senza sostituto d’imposta è motivata dalla grave situazione economica che sta colpendo le imprese.
Un “effetto collaterale” della crisi pandemica che potrebbe portare, per molti datori di lavoro, all’impossibilità di effettuare i conguagli Irpef in favore dei propri dipendenti.
Il decreto Rilancio cerca di evitare inoltre che l’impossibilità di erogare i rimborsi Irpef da parte del datore di lavoro danneggi anche il contribuente.
Il compito di erogare il rimborso fiscale spettante sulla base dei dati indicati nel modello 730/2020, così come quello di comunicare ed effettuare i conguagli a debito Irpef, viene affidato all’Agenzia delle Entrate.
Il ruolo diretto del Fisco, però, comporta il differimento delle operazioni di conguaglio alla data di scadenza del modello 730: sarà soltanto a partire dal 30 settembre 2020 che partiranno i rimborsi Irpef per i lavoratori che si avvarranno dell’invio senza sostituto.
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