La carta dedicata a te 2024 si riceve senza domanda, ma per averla serve l’ISEE

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Confermata anche per il 2024 l'assegnazione automatica, senza domanda, della carta dedicata a te. Anche quest'anno, però, solo chi avrà calcolato il proprio ISEE potrà entrare nelle graduatorie delle famiglie beneficiarie della social card

La carta dedicata a te 2024 si riceve senza domanda, ma per averla serve l'ISEE

La carta dedicata a te 2024 sarà disponibile da settembre: con l’approvazione del decreto attuativo, firmato tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, arriva è arrivata la conferma dell’assegnazione automatica della social card anche per quest’anno.

Le famiglie non dovranno presentare alcuna domanda per ottenere la social card, ma l’invito a ritirare la prepagata sarà inviato dai Comuni al termine dello scambio di dati con l’INPS.

In questo modo, infatti, saranno individuati i nuclei familiari in condizione di priorità all’interno del proprio territorio: per rientrare nella graduatoria, però, sarà necessario aver calcolato il proprio ISEE che non deve essere superiore a 15.000 euro.

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Serve presentare domanda per la carta dedicata a te 2024?

Anche nel 2024 la carta dedicata a te non dovrà essere richiesta, ma sarà assegnata dopo la verifica dei requisiti effettuata sui nuclei familiari.

Con la Legge di Bilancio 2024, sono stati messi in campo 600 milioni di euro per garantire il sostegno economico alle famiglie anche nell’anno in corso.

Nei prossimi mesi saranno consegnate circa 1,3 milioni di prepagate del valore di 500 euro da utilizzare per l’acquisto di beni alimentari, per la benzina e per i trasporti.

Le famiglie non dovranno presentare alcuna domanda per ottenere la carta risparmio spesa, all’INPS e ai Comuni è stato affidato il compito di confrontarsi per stabilire la platea di beneficiari e beneficiarie.

Prima di tutto la prepagata sarà assegnata in base alle seguenti caratteristiche stabilite dalla norma che ha istituito la social card e che quindi restano confermato anche per il 2024:

  • essere residenti nel territorio italiano;
  • avere tutti i componenti del nucleo familiare iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
  • essere titolari di una certificazione ISEE Ordinario con indicatore non superiore ai 15.000,00 euro annui.

L’assegnazione sarà effettuata su una precisa scala di priorità con prevalenza alle famiglie composte da almeno tre componenti, tenendo conto dell’anno di nascita:

  • priorità massima quando è presente un ragazzo o una ragazza nata entro il 31 dicembre 2010;
  • poi si passerà alle famiglie con ragazzi e ragazze nate entro il 31 dicembre 2006;
  • e a seguire tutti gli altri.
    A parità di condizioni la priorità sarà data sempre a coloro che hanno l’ISEE più basso.

Ottenere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente 2024 rappresenta, in ogni caso, un passaggio chiave anche per accedere alla carta dedicata a te.

Come fare domanda per la carta dedicata a te 2024? Prima di tutto serve l’ISEE

Alla data di pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale, le famiglie devono risultare titolari di un ISEE fino a 15.000 euro per permettere la verifica dei requisiti da parte di INPS e Comuni.

Non aver l’Indicatore aggiornato, infatti, non permette agli enti di conoscere la situazione economica della famiglia ed, eventualmente, di includerla nella platea dei beneficiari.

Può essere utile, quindi, muoversi per tempo e presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, DSU, con i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare e ottenere l’ISEE.

Per calcolare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è possibile seguire diversi canali:

  • rivolgersi al Comune di riferimento;
  • affidarsi a un Centro di Assistenza Fiscale;
  • procedere online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

Una volta ottenuta la certificazione, è valida fino alla scadenza del 31 dicembre dell’anno in cui è stata richiesta e può essere utilizzare per l’accesso e per il calcolo di una serie di prestazioni: dal bonus bollette al contributo per l’asilo nido.

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