L'assegno unico esce dal calcolo dell'ISEE. Gli importi riconosciuti alle famiglie con figli a carico non saranno considerati nell'attestazione. La novità è prevista nel disegno della Legge di Bilancio 2025
Assegno unico con importo più alto e bonus asilo nido potenziato: queste alcune delle conseguenze della novità che sarà introdotta dal 2025.
Il disegno della prossima Legge di Bilancio prevede infatti l’esclusione dell’assegno unico dal calcolo dell’ISEE.
La prestazione per i figli a carico dunque non sarà presa in considerazione nell’attestazione, garantendo maggiore accesso ai sostegni economici e importi più alti.
Assegno unico: importi fuori dal calcolo dell’ISEE
Il disegno di Legge di Bilancio 2025, approvato in Consiglio dei Ministri il 15 ottobre, porta con sé una serie di importanti novità per le famiglie, in particolare quelle con figli a carico.
Per il prossimo anno infatti si prevede un nuovo bonus di 1.000 euro per i nuovi nati in caso di ISEE fino a 40.000 euro e la conferma delle misure sui congedi parentali con l’introduzione di un terzo mese all’80 per cento oltre che al rifinanziamento della carta dedicata a te.
A queste misure si aggiunge un’ulteriore novità, che se confermata nella versione definitiva della Legge di Bilancio, porterà a un cambiamento significativo e a una serie di vantaggi per le famiglie.
Si tratta dell’esclusione delle somme riconosciute a titolo di assegno unico dal calcolo per l’ISEE.
Il maggiore reddito che deriva dagli assegni mensili erogati a sostegno delle famiglie con figli a carico quindi non sarà preso in considerazione nell’attestazione dell’indicatore della situazione economica equivalente.
Una misura che porterà numerosi benefici alle famiglie permettendo un più semplice accesso a forme di sostegno economico e sociale.
Come cambia l’assegno unico con l’esclusione dall’ISEE
Se la novità sarà confermata, a cambiare dal prossimo anno saranno anche gli importi dello stesso assegno unico.
Come noto, infatti, il valore della prestazione erogata alle famiglie varia sulla base di determinati fattori:
- il valore ISEE del nucleo familiare;
- il numero di figli a carico e la loro età;
- eventuali maggiorazioni riconosciute.
L’ISEE è dunque uno dei parametri principali per determinare l’importo spettante e, per questo motivo, l’esclusione dell’assegno dalla calcolo porterebbe ad un valore ISEE più basso e quindi ad avere diritto ad un importo maggiore.
Ricordiamo che attualmente, come mostrano i dati INPS aggiornati ad agosto, l’importo medio per figlio, comprese le maggiorazioni applicabili, si attesta sui 172 euro.
Va da un minimo di circa 57 euro per chi non presenta l’ISEE o supera la soglia massima (che per il 2024 è pari a 45.574,96 euro) a un massimo di 224 euro per la classe di ISEE minima (17.090,61 euro per il 2024).
Assegno unico fuori dall’ISEE: più facile accedere a sostegni e agevolazioni
La novità non si ripercuote solamente sull’assegno unico per i figli a carico ma interessa una moltitudine di prestazioni e sostegni a cui le famiglie possono accedere.
L’esclusione delle somme a titolo di assegno unico, come abbiamo visto, può comportare la riduzione dell’ISEE garantendo così accesso a misure che richiedono un valore sotto una determinata soglia, come ad esempio la carta dedicata a te (riconosciuta alle famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro) oppure l’assegno di inclusione (accessibile con ISEE inferiore 9.360 euro) o il nuovo bonus da 1.000 euro per i nuovi nati (ISEE inferire a 40.000 euro).
Non solo. Per le misure di cui già si usufruisce può garantire un beneficio maggiore come appunto un’importo più alto per l’assegno unico, il bonus asilo nido e per le altre agevolazioni il cui valore è determinato in base all’ISEE.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Assegno unico: importi fuori dal calcolo dell’ISEE