Opzione donna 2017: requisiti, importo e quando conviene la pensione anticipata

Opzione donna 2017: ecco requisiti, importo e quando conviene richiedere la pensione anticipata sulla base di quanto previsto dalla riforma pensioni in Legge di Bilancio.

Opzione donna 2017: requisiti, importo e quando conviene la pensione anticipata

Opzione donna 2017: la riforma pensioni ha prorogato la sperimentazione della pensione anticipata per le donne lavoratrici dipendenti e autonome che, nel rispetto di determinati requisiti, potranno accedere alla pensione prima del perfezionamento dei requisiti ordinari.

Chi può accedere ad Opzione donna nel 2017? Con la Legge di Bilancio 2017 è stata disposta la proroga esclusivamente per le lavoratrici nate nell’ultimo trimestre del 1958 che rispettino determinati requisiti contributivi.

Il nodo però riguarda l’importo della pensione anticipata prevista per chi presenterà domanda per Opzione donna 2017. Infatti, per chi aderirà ad Opzione donna, il calcolo della pensione sarà effettuato esclusivamente con metodo contributivo, fortemente penalizzante per alcune categorie di lavoratrici in quanto comporterà una decurtazione dell’assegno previsto, invece, con il calcolo a metodo misto.

Ecco quali sono i requisiti per la pensione anticipata Opzione donna 2017 e l’importo. A chi conviene presentare domanda? Di seguito tutte le informazioni utili.

Opzione donna 2017: requisiti, importo e quando conviene la pensione anticipata

La Legge di Bilancio 2017 ha prorogato la sperimentazione di Opzione donna anche al 2017. I requisiti per presentare domanda e andare in pensione anticipata sono anagrafico e contributivo: 57 e 7 mesi d’età se dipendenti o 58 anni e 7 mesi d’età se autonome e con 35 anni di contributi versati.

La proroga di Opzione donna nel 2017 riguarda quindi sia le lavoratrici dipendenti che le autonome, ma il requisito contributivo necessario, ovvero aver versato 35 anni di contributi, dovrà risultare perfezionato entro il termine massimo del 31 dicembre 2015. Non è stato infatti prorogato il termine entro cui maturare i requisiti necessari.

Con la proroga di Opzione donna al 2017 le lavoratrici potranno andare in pensione molto prima rispetto a quanto previsto per la pensione ordinaria, ma la domanda è in quali casi conviene e soprattutto di quanto viene decurtato l’importo della pensione con il calcolo esclusivamente contributivo.

Ovviamente non è facile calcolare di quanto diminuiscono le pensioni con Opzione donna, perché importante è considerare diversi aspetti relativi alla vita lavorativa e contributiva della lavoratrice. In ogni caso, di seguito, una piccola analisi di quanto si potrebbe perdere con Opzione donna 2017 e quale, effettivamente, l’importo dell’assegno di pensione anticipata.

Opzione donna 2017: conviene? Importo della pensione anticipata

La riforma pensioni, pur avendo previsto la possibilità di pensione anticipata (basti pensare all’Ape o alla Rita) prevede delle penalizzazioni per chi deciderà di accedere al prepensionamento. Lo stesso vale per Opzione donna 2017 perché il calcolo con il sistema contributivo porterebbe a notevoli svantaggi e tagli sull’assegno effettivamente spettante di diritto.

L’assegno con Opzione donna 2017 perderebbe tutti i vantaggi del calcolo con sistema misto, ovvero contributivo e retributivo, e il taglio medio sull’assegno di pensione sarebbe, in base alle stime, del 30% dell’importo complessivo.

Non si tratta di certo di un calcolo valido per tutte le lavoratrici che aderiranno ad Opzione donna: l’importo della pensione anticipata dipende da diversi fattori, tra cui l’età di uscita dal lavoro, gli anni di contributi versati e la carriera lavorativa della donna. Il taglio dell’importo della pensione per chi presenterà domanda di Opzione donna sarà maggiore nel caso di lavoratrici con stipendio piàù alto nell’ultimo periodo di carriera lavorativa: il sistema retributivo prevede il calcolo dell’assegno da pensione sulla base dei redditi medi degli ultimi anni di pensione.

Nonostante gli svantaggi, la relazione tecnica che ha accompagnato la riforma pensioni ha evidenziato che, sulla base dei dati relativi alle passate edizioni di Opzione donna, circa il 70% delle lavoratrici del settore privato andrà in pensione anticipata nel 2017.

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