Indennità vittime infortuni sul lavoro: gli importi erogati nel 2024

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Aumentano gli importi dell'indennità una tantum concessa alle famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. Il Ministero del Lavoro ha comunicato i valori aggiornati in vigore nel 2024

Indennità vittime infortuni sul lavoro: gli importi erogati nel 2024

Nel 2024 salgono gli importi concessi alle famiglie dei lavoratori e delle lavoratrici vittime di gravi infortuni sul lavoro.

I ristori potranno superare i 28.000 euro, come previsto dal decreto del Ministero del Lavoro che individua i valori per l’anno in corso.

Il Fondo di sostegno per le famiglie garantisce a figli, coniugi e genitori dei lavoratori vittime di gravi infortuni il diritto a ricevere un supporto economico dall’INAIL.

Indennità vittime infortuni sul lavoro: gli importi erogati nel 2024

Il Ministero del Lavoro con il comunicato del 17 aprile ha annunciato l’adozione del decreto n. 62/2024 tramite il quale sono stati determinati gli importi delle prestazioni del Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro.

Ogni anno, infatti, il Ministero provvede a definire gli importi della prestazione una tantum erogata dall’INAIL ai familiari delle vittime di gravi incidenti sul lavoro. Il decreto che individua i valori per il 2024 è attualmente al vaglio degli organi di controllo per le verifiche di competenza.

Il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro è stato istituito dalla legge n. 296 del 2006 e concede un supporto alle famiglie di lavoratori e lavoratrici che perdono la vita durante lo svolgimento della propria professione. Dallo scorso anno, grazie al rifinanziamento previsto dal decreto lavoro, le indennità erogate sono state ulteriormente aumentate.

Per gli incidenti che si verificano dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, dunque, le famiglie che perdono un loro caro hanno diritto al sostegno economico del Fondo. Il valore dell’indennità varia da un minimo di 10.000 euro per i nuclei formati da un solo componente fino a un massimo di 28.800 euro per quelli con più di tre familiari.

Come anticipato, i valori sono in aumento rispetto allo scorso anno. I nuovi importi sono quelli riportati nella tabella riassuntiva nella quale si fornisce anche il confronto con quelli del 2023.

TipologiaNumero superstitiImporti 2024 Fondo vittime infortuni sul lavoroImporti 2023 Fondo vittime infortuni sul lavoro
A 1 10.265,35 euro 9.000 euro
B 2 16.449,29 euro 14.000 euro
C 3 22.633,23 euro 19.000 euro
D Più di 3 28.817,17 euro 24.000 euro

A chi spetta l’indennità vittime infortuni sul lavoro

Come si legge sul sito del Ministero, le risorse per il finanziamento del Fondo nel 2024, previste dalla Legge di Bilancio, sono pari a circa 10,5 milioni di euro.

“A questo importo si aggiunge poi l’avanzo di gestione per il periodo 2007-2019 comunicato dall’INAIL, pari a 1.888.465 euro.”

La dotazione finanziaria complessiva per il 2024 pertanto è pari a 12,3 milioni di euro.

La prestazione una tantum che viene concessa dall’INAIL in misura proporzionale al numero dei componenti del nucleo e spetta solamente nei confronti di alcune categorie di familiari:

  • coniuge;
  • figli legittimi, naturali, riconosciuti o riconoscibili, adottivi fino al 18° anno di età; fino a 21 anni se studenti di scuola media superiore o professionale; fino a 26 anni se studenti universitari; in caso di maggiorenni inabili finché dura l’inabilità.

In assenza di coniugi o figli, la prestazione spetta anche ai genitori, naturali o adottivi se a carico del lavoratore deceduto, o a fratelli e sorelle, se a carico o conviventi con il lavoratore deceduto.

Hanno diritto a ricevere l’indennità sia i familiari dei lavoratori assicurati sia quelli di lavoratori non soggetti ad obbligo assicurativo come militari, vigili del fuoco, forze di polizia e liberi professionisti, compresi i superstiti tutelati dall’assicurazione contro gli infortuni domestici.

La prestazione del Fondo vittime infortuni sul lavoro viene concessa su domanda. La richiesta si può consegnare direttamente presso lo sportello della sede territoriale dell’INAIL di riferimento oppure inviare alla stessa tramite posta ordinaria o PEC. È possibile comunque rivolgersi ai patronati.

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