Modello 730/2023: chi sono i familiari a carico?

Alessio Mauro - Modello 730

Chi sono i familiari a carico da inserire nel modello 730/2023? Requisiti, limiti di reddito, calcolo della detrazione IRPEF e istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi

Modello 730/2023: chi sono i familiari a carico?

Chi sono i familiari a carico? In che modo devono essere inseriti nel modello 730/2023? Come per gli anni precedenti, devono essere rispettati gli stessi limiti e i medesimi requisiti già previsti per l’anno d’imposta 2022.

Il tetto massimo per essere considerato a carico è uguale per tutti i soggetti, ad eccezione dei figli fino a 24 anni d’età, i quali hanno un limite più alto rispetto agli altri familiari.

L’elenco dei familiari che possono essere considerati a carico, nel rispetto delle condizioni stabilite, è riportato nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione del modello 730/2023.

Quali soggetti si possono indicare nella dichiarazione dei redditi?

Per la generalità dei familiari, il limite di reddito annuo da prendere in considerazione per essere considerati a carico è di 2.840,51 euro. Come anticipato, per i figli con età fino a 24 anni, il tetto massimo sape a 4.000 euro.

Chi sono i familiari a carico? Istruzioni modello 730/2023 e Redditi 2023

La definizione di familiare a carico è importante perché permette di ottenere detrazioni fiscali, in sede di dichiarazione dei redditi con modello 730/2023 o Redditi PF 2023.

Oltre ai figli, aprono l’accesso alle detrazioni anche la moglie, il marito e altri familiari.

Inoltre è opportuno specificare che nel titolo di coniuge, dal 2017 è incluso come familiare a carico anche il partner dello stesso sesso, unito dall’unione civile.

Le novità della Legge Cirinnà hanno infatti anche effetti fiscali, che sono richiamati nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Prima di passare al calcolo delle detrazioni previste, chiariamo chi sono i familiari a carico.

È opportuno fare riferimento all’elenco fornito all’interno delle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate. Si considerano familiari a carico del contribuente, anche se non conviventi con il soggetto in questione o residenti all’estero:

  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  • i figli indipendentemente dall’età e compresi figli adottivi, affidati o naturali riconosciuti;
  • altri familiari.

Il limite di reddito annuo da prendere in considerazione, al lordo degli oneri deducibili, è di 2.840,51 euro.

Al superamento del tetto massimo in questione, i familiari a non sono più considerati a carico.

Un limite diverso è stato invece stabilito nel caso di figli maggiorenni di età non superiore ai 24 anni: in questo caso la soglia annuale è di 4.000 euro, così come previsto a partire dalla dichiarazione dei redditi 2020.

Chi sono gli altri familiari a carico

La detrazione IRPEF è prevista anche per chi mantiene parenti e familiari con il proprio reddito.

Oltre ai figli, l’agevolazione spetta anche per gli altri familiari.

Tuttavia, rispetto ai primi, deve essere rispettato un ulteriore requisito: i soggetti devono essere conviventi del contribuente o titolari di assegni, pagati dal contribuente, che non risultino da provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

Nell’elenco degli altri familiari a carico rientrano:

  • coniuge legalmente ed effettivamente separato;
  • nipoti;
  • genitori;
  • suoceri;
  • fratelli o sorelle;
  • generi e nuore;
  • nonni e nonne.

L’unica eccezione sui limiti di reddito, come già spiegato, è rappresentata dai figli con età fino a 24 anni.

In tutti i casi sono considerati familiari fiscalmente a carico, e permettono l’accesso alle detrazioni fiscali, tutti i soggetti conviventi o titolari di assegni pagati dal contribuente che non superino il reddito di 2.840,51 euro nel corso dell’anno solare.

Detrazioni per familiari a carico nel modello 730/2023: le istruzioni per il calcolo

La determinazione dell’importo delle detrazioni per familiari a carico nel modello 730/2023 si basa sul reddito complessivo, dichiarato da chi presenta la dichiarazione dei redditi.

All’aumento del reddito complessivo, diminuisce l’importo delle detrazioni.

Le detrazioni si annullano quando:

  • il reddito raggiunge 95.000 euro per le detrazioni dei figli;
  • il reddito raggiunge 80.000 euro per quelle del coniuge e degli altri familiari.

Passiamo ora all’esame di ciascuna delle detrazioni riconosciute per i figli a carico, coniuge e gli altri familiari.

Familiari a carico: le detrazioni per i figli nel modello 730/2022

Le detrazioni per i figli a carico 2023 devono tenere in considerazione la data spartiacque del 1° marzo 2022.

Da tale data è stato introdotto l’assegno unico, riconosciuto solo per i figli con 21 o più anni di età.

Per i figli di età inferiore, le somme erogate dall’INPS sono attribuite dopo apposita domanda.

Sono quindi due i periodi da prendere in considerazione:

  • i mesi di gennaio e febbraio 2022;
  • il periodo dell’anno a partire dal 1° marzo 2022.

Per il 1° periodo si applicano le stesse regole previste per gli anni precedenti e per i precedenti periodi d’imposta. Dal 1° marzo 2022, invece, si applicano nuove regole.

Per i mesi di gennaio e febbraio il contribuente ha diritto a uno sconto teorico sull’imposta pari a un minimo di 950 euro per i carichi di famiglia che riguardano ciascun figlio o figlia, anche in caso di adozione o affidamento.

Per gennaio e febbraio 2023 si deve fare riferimento gli importi riportati nella tabella riassuntiva.

Importo della detrazione Caratteristiche dei figli a carico
1.220,00 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni
1.350,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni
1.620,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni

La detrazione teorica, dai 950 ai 1620 euro, cresce di 200 euro nel caso in cui i figli a carico siano più di tre.

Con più di tre figli a carico le detrazioni ammontano a:

  • 1.150 euro per ciascun figlio di età superiore a tre anni;
  • 1.420 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni;
  • 1.550 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni;
  • 1.820 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni.

Da marzo dello scorso anno, la detrazione di 950 euro spetta solo per i figli a carico con 21 anni o più.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce inoltre, nelle istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi, che:

“Le detrazioni previste per i figli a carico sono teoriche in quanto la detrazione effettivamente spettante diminuisce all’aumentare del reddito.”

Nella tabella riassuntiva sono riportati gli importi per famiglie in cui sono presenti fino a tre figli.

Contribuente Detrazione fino al 28 febbraio 2022 (da rapportare al numero di mesi, con un massimo di due) Detrazione dal 1° marzo 2022 (da rapportare al numero di mesi, con un massimo di dieci)
figlio con 3 o più anni 158 euro -
figlio fino a 3 anni 203 -
figlio con 3 o più anni, con disabilità 225 -
figlio fino a 3 anni, con disabilità 270 -
figlio con 21 anni o più 158 792

Nel caso di famiglie con più di tre figli, le somme di riferimento sono quelle riportate nella seguente tabella.

Contribuente Detrazione fino al 28 febbraio 2022 (da rapportare al numero di mesi) Detrazione dal 1° marzo 2022 (da rapportare al numero di mesi)
figlio con 3 o più anni 192 euro -
figlio fino a 3 anni 237 -
figlio con 3 o più anni, con disabilità 258 -
figlio fino a 3 anni, con disabilità 303 -

Familiari a carico nel modello 730: le detrazioni per il coniuge

L’importo minimo della detrazione per il coniuge a carico è di 690 euro per redditi superiori ai 15.000 euro ma inferiori a 80.000 euro.

La detrazione massima è invece di 800 euro, per redditi non superiori ai 15.000 euro.

La variazione della somma riconosciuta come detrazione dipende dalle regole relative al reddito esatto, dichiarato da chi presenta la dichiarazione dei redditi.

L’importo è fisso, di 690 euro, per la fascia di reddito compresa tra 15.001 e 40.000 euro.

Un leggero aumento della detrazione fissa, variabile tra 10 e 30 euro, è previsto per i contribuenti che si collocano in una fascia di reddito più ristretta, contenuta dalla precedente: tra 29.001 e 35.200 euro.

Nella tabella riassuntiva sono riportati gli importi delle detrazioni per il coniuge a carico indicati all’articolo 12 del TIUR e come si calcola la somma di cui è possibile beneficiare nel modello 730.

Reddito complessivo dichiarato nel modello 730 Importo detrazione coniuge a carico
fino a 15.000 euro 800 - [110 x (reddito complessivo/15.000)]
15.001 - 29.000 euro 690 euro
29.001 - 29.200 euro 700 euro (maggiorazione 10 euro)
29.201 - 34.700 euro 710 euro (maggiorazione 20 euro)
34.701 - 35.000 euro 720 euro (maggiorazione 30 euro)
35.001 - 35.100 euro 710 euro (maggiorazione 20 euro)
35.101 - 35.200 euro 700 euro (maggiorazione 10 euro)
35.201 - 40.000 euro 690 euro
40.001 - 80.000 euro 690 x 80.000 – reddito complessivo/40.000
oltre 80.000 euro 0

Dichiarazione dei redditi 2023: detrazione per altri familiari a carico

L’importo massimo della detrazione per gli altri familiari a carico, nel modello 730/2023 o il modello Redditi PF, è pari a 750 euro per ciascuna persona convivente.

Nel caso in cui più soggetti abbiano diritto alla detrazione, la somma deve essere ripartita.

Anche in questo caso l’importo della detrazione diminuisce all’aumentare del reddito complessivo. Per il calcolo dell’importo dovuto per gli altri familiari a carico si deve utilizzare la formula che segue:

  • 750 X (80.000 – reddito complessivo) / 80.000 euro

Ad esempio, per un contribuente con un reddito complessivo di 25.000 euro, la detrazione per gli altri familiari a carico sarà pari a circa 515 euro.

Modello 730/2023: limite di reddito familiari a carico e modalità di calcolo

Per il calcolo del reddito dei familiari a carico, 2.840,51 euro (o 4.000 euro) devono essere considerati, oltre all’eventuale reddito da lavoro dipendente, devono essere conteggiati anche gli importi che non sono compresi nel reddito complessivo:

  • il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
  • le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari, missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
  • la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato a imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità;
  • il reddito di impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.

Sono invece esclusi dal calcolo i redditi a tassazione separata, ad esempio l’indennità di accompagnamento, le pensioni e gli assegni di invalidità.

Come già chiarito, i limiti di reddito entro cui il familiare o parente può essere considerato fiscalmente a carico del contribuente sono due:

  • 2.840,51 euro, per la generalità dei familiari a carico;
  • 4.000 euro nel caso dei figli al di sotto dei 24 anni.

Superate le soglie di reddito indicate non si ha diritto alle detrazioni figli o coniuge a carico.

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