Sicurezza sul lavoro e contrasto al sommerso: nel DL PNRR più ispezioni, pace contributiva e patente a punti

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto PNRR con con interventi volti a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il testo introduce norme per il contrasto al lavoro sommerso, novità sulle agevolazioni alle imprese e la nuova patente a punti per chi opera in cantiere

Sicurezza sul lavoro e contrasto al sommerso: nel DL PNRR più ispezioni, pace contributiva e patente a punti

Il nuovo decreto PNRR con ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Tra i provvedimenti previsti anche le norme volte a migliorare la sicurezza sul lavoro

Il DL prevede norme per il contrasto al lavoro sommerso e interventi in materia di prevenzione e sanzioni.

Viene introdotto poi un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi che operano nei cantieri, la cosiddetta patente a crediti.

Interventi che si aggiungono a quelli già previsti per il 2024, soprattutto in termini di formazione e prevenzione.

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Sicurezza sul lavoro e contrasto al sommerso: con il DL PNRR più ispezioni, pace contributiva e patente a punti

Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio, il nuovo decreto PNRR, con ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano, che prevede anche misure in materia di lavoro è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2 marzo.

Che nel testo sarebbero entrate anche norme di in materia di sicurezza sul lavoro lo aveva anticipato la stessa Ministra del Lavoro, Marina Calderone, che nel CdM del 21 febbraio ha svolto una informativa in merito alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, illustrando i dati sull’attività ispettiva effettuata nel corso del 2023 e mettendo in evidenza le criticità emerse, soprattutto nell’ambito delle aziende edili.

Nel testo del DL n. 19/2024 trova spazio il nuovo pacchetto di norme volte al contrasto al lavoro sommerso, al caporalato e per la tutela della sicurezza nella filiera degli appalti.

Si prevede poi il rafforzamento dell’attività di accertamento e contrasto delle violazioni in ambito contributivo, così come il potenziamento del personale ispettivo in materia di lavoro.

Il numero di ispezioni nei luoghi di lavoro nel 2024, infatti, in seguito alle nuove assunzioni di ispettori tecnici presso l’Ispettorato del Lavoro, saliranno da 70.000 a 100.000.

“Con l’attuale organico, nel 2024 sarà possibile sviluppare un’attività investigativa specifica maggiore del 40 per cento rispetto al 2023.”

Si legge nel comunicato stampa ufficiale del 21 febbraio.

Il decreto, infatti, autorizza l’Ispettorato, per gli anni 2024, 2025 e 2026, ad assumere a tempo indeterminato 250 unità di personale da inquadrare nell’area funzionari.

Misure che si aggiungono anche alle altre già previste per il 2024 in tema di sicurezza, in particolar modo volte a finanziare la formazione e la prevenzione. Per l’anno in corso, infatti, sono raddoppiate le risorse impiegate per le politiche di prevenzione in materia di sicurezza nel bilancio di previsione dell’INAIL.

In particolare, per la nuova edizione del bando ISI, che prevede finanziamenti a fondo perduto per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, sono stati stanziati 508 milioni di euro.

Le principali novità introdotte in materia di sicurezza sul lavoro

Come detto, nel decreto PNRR entrano diverse misure in tema di lavoro e in materia di salute e sicurezza.

Nello specifico, come indicato anche nel sono previste misure in materia di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare ma anche per il rafforzamento dell’attività di accertamento e contrasto delle violazioni in ambito contributivo e per il potenziamento dell’attività ispettiva (Ispettorato Nazionale del Lavoro, Nucleo dei Carabinieri, INPS e INAIL).

Per quanto riguarda la prevenzione e il contrasto del lavoro irregolare si prevede l’introduzione di disposizioni sia di carattere preventivo-incentivante sia di natura repressiva.

Ad esempio, per le imprese, la fruizione di benefici normativi e contributivi sarà legata anche all’assenza di violazioni in materia, oltre che ai requisiti attuali (possesso del DURC, rispetto degli accordi e dei CCNL). Solo l’eventuale successiva regolarizzazione delle violazioni consentirà di ottenere i benefici.

Si introduce poi un sistema premiale in favore di datori di lavoro che dimostrano comportamenti virtuosi nella gestione dei rapporti di lavoro, per cui sono esclusi da ulteriori controlli per 12 mesi.

Nel caso in cui non emergano violazioni o irregolarità, infatti, l’ispettorato del lavoro rilascerà un attestato di regolarità e iscrive il datore di lavoro in un apposito elenco informatico consultabile pubblicamente denominato “Lista di conformità INL”.

Per quanto riguarda l’aspetto repressivo, si introducono sanzioni penali per le ipotesi di somministrazione fraudolenta di lavoratori, utilizzazione illecita di lavoratori, somministrazione abusiva con sfruttamento di minori.

Il provvedimento introduce, poi, un nuovo percorso per la regolarizzazione spontanea, una sorta di pace contributiva, e la rimodulazione delle misure con riduzione delle sanzioni in materia contributiva.

Per l’omesso o il mancato versamento della contribuzione dovuta si prevede uno sconto sulle sanzioni da pagare se si regolarizza subito oppure pagando a rate.

In materia di appalti pubblici e privati si prevede l’estensione del regime di solidarietà nell’obbligazione retributiva e contributiva e la verifica di congruità del costo della manodopera.

Infine, un’atra delle novità riguarda la cosiddetta patente a punti per chi opera in cantiere. Si tratta della nuova patente della sicurezza sul lavoro che sarà rilasciata dall’INL e riguarderà imprese e lavoratori autonomi che svolgono attività lavorativa nei cantieri.

Infine, tra le novità in materia di lavoro arriva anche il bonus per l’assunzione di lavoratrici e lavoratori domestici.

Si introduce in favore dei i datori di lavoro un esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali ed assicurativi, per un massimo di 3.000 euro annui, in caso di assunzioni a tempo indeterminato (o trasformazione) per lo svolgimento di mansioni di assistenza ad anziani di almeno 80 anni e titolari dell’indennità di accompagnamento.

I datori di lavoro domestico, inoltre, devono avere un valore ISEE non superiore a 6.000 euro.

Per tutti i dettagli si rimanda al testo ufficiale integrale del decreto.

Decreto legge n. 19 del 22 marzo 2023 - Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza
Disposizioni urgenti in materia di lavoro - Articoli 29-31

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