Avvisi bonari anche dai Comuni e sanzioni ridotte: novità allo studio

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Si valuta la possibilità di prevedere le procedure di adempimento spontaneo previste per i tributi erariali anche per quelli locali. Allo studio l'invio di avvisi bonari anche da parte dei Comuni e la possibilità di versare sanzioni ridotte. Lo anticipa Giorgetti alla Camera nel question time di oggi, 20 marzo

Avvisi bonari anche dai Comuni e sanzioni ridotte: novità allo studio

In caso di omessi e tardivi versamenti e dichiarazioni che riguardano tributi locali, si valuta la possibilità di passare da controlli formali e avvisi bonari, con una riduzione delle somme dovute, prima di arrivare alle sanzioni più alte.

Le novità per il rapporto tra Comuni e contribuenti sono allo studio, lo anticipa il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti durante il question time che si è tenuto alla Camera oggi, 20 marzo.

In questo modo le procedure locali potrebbero essere adeguate a quelle previste per i tributi erariali gestiti dall’Agenzia delle Entrate, che avvisa preventivamente i cittadini e le cittadine interessate invitandole ad effettuare adempimenti spontanei per ottenere benefici sulle somme dovute.

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Avvisi bonari anche dai Comuni e sanzioni ridotte: le novità allo studio

“Sono in corso gli approfondimenti istruttori preordinati alla predisposizione di una proposta normativa diretta a consentire agli enti locali di introdurre, nel rispetto del principio di autonomia impositiva, istituti che favoriscano l’adempimento spontaneo del contribuente, con sistemi premiali di riduzione delle sanzioni, quali il controllo formale e l’avviso bonario, già previsti per i tributi erariali”, ha anticipato il numero uno di via XX Settembre, sollecitato durante l’interrogazione alla Camera dall’onorevole D’Alessio.

Attualmente dai Comuni, in caso di omissioni e irregolarità, arriva direttamente l’avviso di irrogazione delle sanzioni. Più lunga è la procedura che si attiva con l’Agenzia delle Entrate:

  • prima arriva la comunicazione sulle anomalie con l’invito a sanare le irregolarità;
  • dopo i primi due alert, per chi non si mette in regola viene emesso un avviso di accertamento con le sanzioni previste dalla normativa.

All’orizzonte, però, si profila la possibilità di allineamento tra i due meccanismi che si innescano in caso di violazioni che riguardano versamenti e dichiarazioni.

È l’ondata di rinnovamento che arriva dalla riforma fiscale che porta a valutare la possibilità di permettere agli enti locali, tramite un’apposita norma, un utilizzo più ampio di controlli e avvisi finalizzati all’adempimento spontaneo.

D’altronde, ha ricordato Giorgetti, tra i principi e criteri direttivi per la revisione del sistema fiscale dei Comuni rientrano anche “la semplificazione degli adempimenti dichiarativi e delle modalità di versamento a carico dei contribuenti, estendendo la possibilità di adempiere mediante compensazione con facoltà di introdurre forme di cooperazione, che privilegiano l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari con sistemi premiali di riduzione delle sanzioni, prevedendo in tutti i casi anche l’utilizzo delle tecnologie digitali”.

I presupposti per prevedere avvisi bonari dai Comuni e sanzioni ridotte, quindi, già ci sono, ma i lavori di attuazione della riforma fiscale su un piano locale ancora devono essere avviati.

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