Aumento delle pensioni, le istruzioni INPS su calcolo e trattamento fiscale

Tommaso Gavi - Pensioni

Nella circolare dell'INPS le istruzioni sull'aumento delle pensioni per il 2023 e il 2024: dal calcolo al trattamento fiscale, passando per le modalità di pagamento

Aumento delle pensioni, le istruzioni INPS su calcolo e trattamento fiscale

L’INPS fornisce le istruzioni sul calcolo, il trattamento fiscale e altri aspetti legati all’aumento delle pensioni, previsto dalla Legge di Bilancio 2023.

Le indicazioni sull’incremento, previsto a partire dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2023, sono fornite nella circolare numero 35 del 3 aprile.

Nel documento di prassi vengono riportate anche due tabelle riepilogative per il calcolo dell’aumento per l’anno 2023.

Le somme sono fiscalmente imponibili ma non rilevano ai fini del superamento dei redditi per le prestazioni collegati.

Le indicazioni in merito alle modalità di pagamento saranno fornite con un successivo messaggio dell’INPS.

Aumento delle pensioni, le istruzioni INPS su calcolo e trattamento fiscale

Con la circolare numero 35 del 3 aprile 2023 l’INPS fornisce le istruzioni sull’aumento delle pensioni, previsto dall’articolo 1, comma 310, della legge 29 dicembre 2022, numero 197, ovvero la Legge di Bilancio 2023.

Agenzia delle Entrate - Circolare numero 35 del 3 aprile 2023
Incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS. Articolo 1, comma 310, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.

L’incremento è riconosciuto per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2024, per le somme di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS.

Sono invece escluse le seguenti somme:

  • le prestazioni fiscalmente non imponibili (ad esempio maggiorazione sociale, quattordicesima e importo aggiuntivo della pensione);
  • le prestazioni di carattere assistenziale;
  • le prestazioni a carattere facoltativo;
  • le prestazioni di accompagnamento alla pensione.

Per i soggetti che matura i requisiti per la pensione nel periodo indicato, l’aumento spetta dalla data di decorrenza della pensione.

L’aumento spetta nelle seguenti misure:

  • 1,5 per cento per il 2023;
  • 6,4 per cento per i soggetti con 75 o più anni di età;
  • 2,7 per cento per il 2024.

Il documento di prassi dell’INPS specifica inoltre quanto di seguito riportato:

“Qualora il trattamento pensionistico complessivo in pagamento sia superiore all’importo mensile del trattamento minimo INPS e inferiore a tale limite aumentato dell’incremento in argomento, l’incremento è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.”

Ulteriori informazioni sono fornite in merito al calcolo dell’incremento, che viene effettuato partendo dall’imposto complessivo lordo delle pensioni.

L’aumento viene attribuito sia alle pensioni integrate al trattamento minimo, sia a quelle non integrate, con importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS.

In merito all’importo del trattamento minimo mensile dell’anno 2023, si deve fare riferimento alla tabella A, sul calcolo dell’incremento.

Categoria Percentuale Importo
under 75 1,5 per cento 563,74 + 8,46 = 572,20 euro
over 75 6,4 per cento 563,74 + 36,08 = 599,82 euro

Gli importi riportati nella tabella rappresentano il limite di accesso al beneficio per il 2023, mentre quelli per il 2024 saranno determinati in sede di rinnovo.

Se l’importo mensile complessivo in pagamento è inferiore al trattamento minimo, l’incremento è riconosciuto utilizzando come base di calcolo l’importo in pagamento medesimo secondo i limiti indicati.

Nel documento di prassi viene inoltre riportata un’ulteriore tabella con l’esempio di un importo del trattamento pensile di 300 euro.

Categoria Percentuale Importo
under 75 1,5 per cento 300 + 4,5 = 304,5 euro
over 75 6,4 per cento 300 + 19,2 = 319,20 euro

L’INPS specifica inoltre quanto segue:

“Qualora nel corso dell’anno 2023 il beneficiario compia 75 anni, l’incremento sarà adeguato dal mese successivo al compimento dell’età.”

Aumento delle pensioni, il trattamento fiscale e gli effetti sul reddito

Per quanto riguarda le modalità di pagamento, l’INPS chiarisce che l’aumento dell’importo sarà evidenziato nel cedolino con un’apposita voce.

Con il primo pagamento verranno corrisposti gli arretrati che spettano al soggetto a partire dal 1° gennaio o dalla data in cui lo stesso ha maturato i requisiti per la pensione.

A livello fiscale le somme sono imponibili, e saranno di conseguenza assoggettate a tassazione. L’importo sarà riportato nella certificazione unica relativa all’anno in cui viene erogato l’aumento.

In merito alla rilevanza ai fini del superamento dei limiti reddituali previsti per il riconoscimento delle prestazioni collegate al reddito, invece, gli importi non rilevano.

In sostanza l’aumento non influisce, ad esempio, sulle somme corrisposte a titolo di integrazione al trattamento minimo o di maggiorazione sociale.

Per quanto riguarda la rilevanza ai fini della rivalutazione delle pensioni per il 2023 e il 2024, il documento di prassi spiega quanto segue:

“il trattamento pensionistico complessivo di riferimento è da considerare al netto dell’incremento transitorio, in base alla disposizione in esame, che non rileva a tali fini e i cui effetti cessano in ogni caso, rispettivamente al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2024.”

Nell’ultima parte della circolare INPS vengono infine fornite le istruzioni contabili mentre in allegato alla circolare è riportata la variazione al piano dei conti.

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