Decaduti dalla rottamazione quater, rateizzazione del debito residuo con limiti stringenti

Maglie strette per l'accesso a nuove rateizzazioni delle cartelle per i contribuenti decaduti dalla rottamazione quater. In caso di precedenti dilazioni scadute, relativamente a domande presentate dopo il 16 luglio 2022, viene meno la possibilità di nuove rateazioni. I chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate nel corso di Telefisco 2024

Decaduti dalla rottamazione quater, rateizzazione del debito residuo con limiti stringenti

Per i decaduti dalla rottamazione quater la possibilità di accedere a nuove rateizzazioni è ristretta.

Per i piani di rateazione relativi a domande presentate dopo il 16 luglio 2022, in caso di scadenza del piano di rientro per il mancato pagamento delle rate dovute e, parimenti, nell’ipotesi di mancato versamento delle somme dovute per la definizione agevolata, è inibita la possibilità di chiedere nuove dilazioni del debito residuo.

A evidenziarlo l’Agenzia delle Entrate, nei chiarimenti forniti nel corso del convegno Telefisco del 1° febbraio 2024.

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Decaduti dalla rottamazione quater, rateizzazione del debito residuo con limiti stringenti

Le regole alla base della rottamazione quater delle cartelle, disciplinate dall’articolo 1, commi 231 e seguenti della Legge di Bilancio 2023 (n. 197/2022), non prevedono il venir meno di future rateizzazioni per chi decade dalla definizione agevolata per omesso o insufficiente versamento delle somme dovute.

La normativa “blanda”, rispetto alle edizioni passate della rottamazione, si scontra però con le regole generali introdotte in materia di rateizzazione delle cartelle esattoriali e in particolare con quanto previsto dall’articolo 15-bis, comma 2 del decreto legge n. 50/2022.

L’articolo 19 del DPR n. 602/1973, prevede ad oggi la possibilità di rateazione delle cartelle in un massimo di 72 rate mensili, ulteriormente prorogabili in caso di peggioramento della situazione economica del contribuente.

La richiesta di rientro agevolato viene tuttavia meno se nel corso del piano di pagamento si saltano un totale di 8 rate, anche se non consecutive. Venuto meno il beneficio della rateizzazione, il debito viene interamente iscritto a ruolo ed è riscuotibile in un’unica soluzione. Conseguentemente, viene meno la possibilità di nuove dilazioni.

Misure che hanno un impatto diretto sul fronte di possibili nuove chance di rateizzazione per chi decade dalla rottamazione quater in relazione quindi a debiti per i quali era già stata presentata domanda di dilazione secondo le regole ordinarie.

Nel corso di Telefisco 2024, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che:

“qualora il debitore incorra nell’inefficacia della rottamazione-quater relativamente a debiti per i quali era decaduto da una dilazione richiesta dal 16 luglio 2022, non può nuovamente rateizzare questi debiti, non per effetto dell’inefficacia della definizione ma della decadenza dalla vecchia dilazione”.

Decaduti dalla rottamazione quater, data spartiacque il 16 luglio 2022 per nuove rateizzazioni del debito

Per capire come gestire i debiti residui di contribuenti decaduti dalla rottamazione quater a seguito dell’omesso versamento delle rate bisogna in ogni caso considerare la normativa alla quale soggiaceva la precedente dilazione ordinaria concessa dall’AdER.

Il 16 luglio 2022, data di entrata in vigore delle nuove regole sulla rateizzazione dei debiti, è quindi il momento da considerare per capire se si può o meno accedere a nuove agevolazioni sul fronte del versamento del debito residuo.

Una possibilità che l’Agenzia delle Entrate ha escluso per le domande di rateazione scadute e disciplinate dalla nuova normativa.

Per le dilazioni richieste prima del 16 luglio 2022 resta invece la possibilità di rateizzare nuovamente le somme dovute, a patto però che le quote scadute vengano saldate integralmente.

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