Bonus pubblicità 2024: come utilizzare il credito d’imposta in compensazione

Alessio Mauro - Imposte

Il credito d'imposta ottenuto tramite il bonus pubblicità 2024 deve essere utilizzato in compensazione. Il modello F24 si può inviare dal 7 maggio. L'elenco dei soggetti ammessi e le istruzioni per la fruizione

Bonus pubblicità 2024: come utilizzare il credito d'imposta in compensazione

Pronte le istruzioni per la fruizione del bonus pubblicità 2024.

Il provvedimento del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria definisce l’elenco dei beneficiari e fornisce le indicazioni per la fruizione del credito d’imposta assegnato.

Questo potrà essere utilizzato in compensazione tramite il modello F24, da inviare attraverso i canali web dell’Agenzia delle Entrate. Gli interessati potranno trasmetterlo a partire dal 7 maggio.

Sarà necessario indicare l’apposito codice tributo “6900.

Bonus pubblicità 2024: come utilizzare il credito d’imposta in compensazione

Con il provvedimento pubblicato il 29 aprile, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio ha annunciato l’elenco dei beneficiari, le istruzioni e le modalità per fruire del credito d’imposta previsto dal bonus pubblicità 2024.

Si tratta del credito concesso al 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati nel corso del 2023 e riconosciuto alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali.

Nello specifico, spetta per gli investimenti in campagne pubblicitarie effettuati su quotidiani e periodici, anche online, comprese le spese relative a fatture di società concessionarie.

I beneficiari possono fruire del credito spettante solamente in compensazione. Pertanto, dovranno presentare il modello F24 tramite le consuete modalità, cioè i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

In fase di compilazione sarà necessario indicare nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”, l’apposito codice tributo “6900Credito d’imposta - Investimenti pubblicitari incrementali stampa quotidiana e periodica anche on-line, emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali”, istituito dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 41/E del 2019.

Gli interessati possono presentare il modello F24 a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento sul sito del Dipartimento, quindi, considerando la festa dei lavoratori e il weekend, a partire dal prossimo 7 maggio.

Il Dipartimento per l’Editoria sottolinea come nei confronti dei soggetti ammessi alla fruizione di un credito superiore a 150.000 euro siano previste regole specifiche per l’utilizzo dell’incentivo, diverse da quelle ordinarie appena descritte.

In questo caso, infatti, i beneficiari possono inviare il modello F24 a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla ricezione della comunicazione individuale di abilitazione, che viene inviata dal Dipartimento dopo la consultazione della Banca Dati Nazionale Antimafia.

Non rientrano in questa casistica i beneficiari che hanno dichiarato di essere iscritti agli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa (articolo 1, comma 52, legge n. 190/2012).

Bonus pubblicità 2024: i limiti degli aiuti di Stato per la fruizione

Come detto, nel provvedimento del 29 aprile il Dipartimento per l’Editoria ha fornito in allegato l’elenco dei soggetti beneficiari del bonus pubblicità 2024.

In corrispondenza di ciascun beneficiario presente nell’elenco è indicato l’importo del credito potenzialmente utilizzabile.

Per poter fruire del credito, come ricordato anche nel comunicato stampa del 29 aprile, le imprese beneficiarie devono procedere alla verifica preventiva così da determinare di non aver superato, nel triennio, i massimali stabiliti dalla normativa europea sugli aiuti de minimis in relazione ad eventuali altri aiuti di Stato.

L’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi da uno Stato membro a un’impresa unica, infatti, non può superare i 200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari, come si legge all’articolo 3, comma 2 del Regolamento (UE) n. 1407/2013 in materia di aiuti di Stato.

Nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate dovesse riscontrare l’impossibilità di registrare l’aiuto per via del superamento del limite massimo concedibile il beneficio sarà revocato, con conseguente recupero dell’agevolazione percepita indebitamente.

Ad ogni modo, il Dipartimento evidenzia che il credito d’imposta può essere revocato in qualsiasi momento nel caso in cui, a seguito di controlli anche ordinari da parte della Guardia di Finanza, vengano accertate dichiarazioni false oppure la mancanza dei requisiti necessari previsti.

Provvedimento del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 29 aprile 2024
Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani e periodici, ai sensi dell’articolo 57-bis, comma 1-quinquies, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96 - Elenco dei soggetti ammessi all’agevolazione per l’anno 2023

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