Bonus genitori divorziati 2024: quanto spetta e quali sono i limiti di reddito per ricevere l’assegno

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Fino alla scadenza del 31 marzo 2024 è possibile fare domanda per il bonus genitori separati o divorziati. L’importo massimo è di 800 euro mensili, da riparametrare in base all'importo non versato dell'assegno di mantenimento. Spetta ai genitori separati con un reddito non superiore a 8.174 euro nel periodi di emergenza sanitaria

Bonus genitori divorziati 2024: quanto spetta e quali sono i limiti di reddito per ricevere l'assegno

Quali sono i limiti di reddito per poter beneficiare del bonus genitori separati o divorziati?

Come indicato dall’INPS ci sono specifici requisiti da rispettare per poter presentare la domanda e ricevere il contributo.

Nello specifico, il reddito del richiedente relativo all’anno in cui l’assegno di mantenimento è stato pagato in misura ridotta, o non è stato versato affatto, non deve eccedere 8.174 euro.

I beneficiari ricevono un contributo pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento nel limite massimo di 800 euro mensili e per un massimo di 12 mensilità.

Bonus genitori divorziati 2024: quanto spetta e limiti di reddito per ricevere l’assegno

Con il messaggio dello scorso 9 febbraio, l’INPS ha fornito tutte le istruzioni operative per inviare la domanda e ricevere il nuovo bonus per i genitori separati o divorziati in stato di bisogno.

Le richieste si possono presentare fino alla scadenza del 31 marzo 2024.

Si tratta della prestazione introdotta dall’articolo 12-bis, comma 1, del decreto legge n. 41/2021, e disciplinata dal DPCM del 23 agosto 2022, per garantire la continuità di erogazione dell’assegno di mantenimento nei periodi di difficoltà collegati emergenza epidemiologica da Covid.

Spetta, infatti, ai genitori separati in stato di bisogno che non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore (ex coniuge o ex convivente).

Per poter accedere all’agevolazione è necessario il rispetto di specifici requisiti, relativi:

  • alle conseguenze dell’emergenza sanitaria sul reddito del genitore che non ha potuto adempiere correttamente al pagamento all’assegno di mantenimento:
  • ai figli conviventi (minori o maggiorenni portatori di handicap grave).

Nello specifico, come indicato nel messaggio INPS, c’è uno specifico limite reddituale, oltre il quale non è possibile ottenere il bonus che è pari a 8.174 euro.

Possono fare domanda, dunque, i genitori separati con un reddito non superiore a tale soglia che:

  • nel periodo dell’emergenza Covid convivevano con figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave;
  • si sono visti ridurre in parte o in tutto l’assegno di mantenimento a causa della cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa dell’altro genitore tenuto al mantenimento, intervenuta a partire dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni.

Il bonus, inoltre, spetta anche nel caso in cui il genitore tenuto al mantenimento abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019.

Bonus genitori separati: contributo fino a 800 euro mensili

Come specificato nel messaggio INPS con le istruzioni da seguire per ottenere il bonus, in fase di domanda gli interessati dovranno indicare indicare gli anni fra quelli interessati dall’emergenza sanitaria (2020-2023) in cui il reddito complessivo annuo del è stato inferiore o uguale a 8.174 euro.

Il limite reddituale, dunque, si riferisce agli anni dell’emergenza epidemiologica e non al presente.

Inoltre, sempre in fase di compilazione della richiesta, è necessario inserire i dati relativi all’altro genitore e ai figli conviventi nel periodo di riferimento.

L’importo del bonus spettante non è lo stesso per tutti i richiedenti dato che dipende dal valore dell’assegno di mantenimento e dalla somma che non è stata pagata.

Il contributo erogato dall’INPS, infatti, è pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento. C’è però una limitazione riguardante l’importo massimo ottenibile, che non può eccedere gli 800 euro mensili.

Riassumendo, dunque, l’importo del bonus è corrisposto in un’unica soluzione ed è pari alla somma non versata dell’assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente nel limite di 800 euro mensili.

Il contributo è riconosciuto nel limite di 12 mensilità, tenendo conto delle risorse a disposizione rispetto al numero dei beneficiari, fino all’esaurimento delle stesse (10 milioni di euro).

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