Whistleblowing: le sanzioni in caso di inadempimento

Marco Giordano - Leggi e prassi

Nel processo di whistleblowing, volto a tutelare chi denuncia condotte illecite in ambito lavorativo, il Responsabile delle segnalazioni è tenuto è garantire la riservatezza, per evitare il rischio di ritorsioni. Nel caso di inadempimenti sono previste sanzioni fino a 50.000 euro

Whistleblowing: le sanzioni in caso di inadempimento

Il whistleblowing è l’insieme di norme che tutelano in ambito lavorativo chi ha denunciato reati e condotte illecite.

Il processo di whistleblowing consente di fare segnalazioni interne, scritte oppure orali, e mantenere l’anonimato evitando il rischio di ritorsioni.

Il Responsabile del canale di segnalazione interna deve garantire un livello di sicurezza adeguato agli specifici rischi.

In caso di inadempimento sono previste sanzioni, applicate dall’ANAC, fino a 50.000 euro, ad esempio nel caso di commesse ritorsioni o di segnalazioni ostacolate.

L’articolo 21 del decreto legislativo n. 24/2023 stabilisce il regime sanzionatorio.

Whistleblowing: quali sono le sanzioni in caso di inadempimento

All’interno del processo di whistleblowing, i Responsabili del canale di segnalazione interna possono incorrere nelle sanzioni.

Il loro compito è offrire la massima tutela della riservatezza delle segnalazioni ai segnalanti (dando loro l’anonimato) e garantendo un livello di sicurezza adeguato agli specifici rischi.

Sono tenuti all’osservanza dei principi del Regolamento (UE) 2016/679, oltre che delle disposizioni del D. Lgs. n. 51/2018 (Decreto Privacy) e devono adottare misure appropriate a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati.

Nel caso ci siano degli inadempimenti, l’ANAC interviene applicando delle sanzioni amministrative pecuniarie.

L’articolo 21 del decreto legislativo n. 24/2023, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni e condotte illecite, stabilisce il regime sanzionatorio.

L’ANAC applica una sanzione da 10.000 euro a 50.000 euro, laddove accerta che:

  • sono state commesse ritorsioni;
  • la segnalazione è stata ostacolata o che si è tentato di ostacolarla o è stato violato l’obbligo di riservatezza;
  • non sono stati istituiti canali di segnalazione o non sono state adottate procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni ovvero l’adozione o la loro implementazione non è conforme alla normativa;
  • non è stata svolta l’attività di verifica e analisi delle segnalazioni ricevute.

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