Con le novità introdotte dalla conversione in legge del Decreto Bollette, i Comuni hanno la possibilità di prevedere la rottamazione quater anche per quei carichi che riscuotono in maniera diretta o affidandosi a terzi. Le istruzioni nella nota IFEL del 16 giugno 2023: dalla scadenza per l'adesione al numero di rate le decisioni sono territoriali
Dalle date di scadenza per presentare la domanda di adesione al piano di rateazione, l’ultima parola sulla rottamazione quater locale spetta ai Comuni.
Con la nota del 16 giugno 2023, l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale IFEL fa il punto sul perimetro i cui gli enti locali possono muoversi per stabilire i contorni della definizione agevolata di ingiunzioni e accertamenti esecutivi notificati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
L’articolo 17 bis della legge di conversione del Decreto Bollette, infatti, ha offerto agli enti locali la possibilità di prevedere una rottamazione quater anche per le somme riscosse direttamente o affidandosi a soggetti iscritti nell’albo dedicato.
Rottamazione quater Comuni: le istruzioni per i regolamenti locali dall’IFEL
Entro la scadenza del 25 luglio, i Comuni dovranno decidere se introdurre la definizione agevolata delle cartelle prevista dalla tregua fiscale con la Legge di Bilancio 2023 anche su scala locale.
La misura permette ai contribuenti di estinguere i “singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022” senza corrispondere interessi, aggi e sanzioni, versando quindi le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e cautelari e di notificazione degli atti di riscossione.
A chiarire più nel dettaglio il perimetro di applicazione delle novità a livello territoriale è l’IFEL: rientrano nel raggio d’azione della tregua fiscale locale sia le ingiunzioni di pagamento che gli accertamenti esecutivi introdotti nell’ordinamento dal 2020.
Nel primo caso si fa riferimento sia a quelli emessi direttamente che a quelli trasmessi a soggetti terzi per la riscossione coattiva.
Nel secondo occorrono alcune precisazioni.
Non rientrano “nell’ambito della definizione agevolata gli accertamenti esecutivi notificati dal Comune, ma non ancora trasmessi ad AdE-R ai sensi dell’art. 1, comma 792, lett. b), legge n. 160/2019”, sottolinea la nota diffusa il 16 giugno 2023.
Al contrario nel caso in cui la riscossione coattiva sia svolta direttamente dall’ente locale o affidata a terzi, dopo la notifica degli accertamenti esecutivi, possono rientrare nella definizione “tutti gli atti di accertamento divenuti esecutivi, ovvero gli atti per i quali al 30 giugno 2022 erano già decorsi i termini di impugnazione, o i sessanta giorni dalla notifica, per gli accertamenti esecutivi patrimoniali”.
Rottamazione quater Comuni: dalla scadenza per l’adesione alle modalità di pagamento
Analizzando la formulazione dell’articolo 17 bis della conversione in legge del DL n. 34 del 2023, la Fondazione IFEL definisce punto per punto in quale direzione i Comuni possono muoversi per disporre le modalità attuative della rottamazione quater locale.
- | Rottamazione quater standard | Rottamazione quater comunale |
Piano di rateazione | Massimo 18 rate, 5 anni | Non c’è nella norma il riferimento specifico: può essere anche più lungo o più corto e anche differenziato rispetto agli importi oggetto di definizione e non è necessario prevedere il 20 per cento nel 2023 |
Modalità di domanda | Domanda online all’ADER | I comuni predisporranno i moduli e le modalità di presentazione della domanda, anche cumulativa per più carichi |
Scadenza per la presentazione della domanda | 30 giugno 2023 (30 settembre per le zone colpite delle alluvioni di maggio) | Il termine deve essere fissato non prima dei 60 giorni dall’entrata in vigore del regolamento comunale |
Scadenza per l’invio delle comunicazioni a cittadini/e | 30 settembre (31 dicembre per le zone colpite dalle alluvioni) | A scelta del Comune ma “ragionevolmente ravvicinato” il linea con le capacità operative dell’ente |
Come previsto per chi presenta domanda per la rottamazione quater standard, anche per la versione comunale si deve prevedere la sospensione dei termini di versamento relativi ad eventuali rateizzazioni in corso, relative a debiti per i quali sia stata presentata la richiesta di definizione agevolata, fino alla scadenza della prima o unica rata.
Dal punto di vista pratico per i versamenti delle somme dovute, l’IFEL specifica:
“Per quanto riguarda le modalità di pagamento degli importi dovuti, occorre considerare che non tutti i debiti possono essere pagati con la delega F/24, modalità questa peraltro espressamente esclusa per le entrate patrimoniali, sicché occorrerà prediligere il sistema PagoPa. Inoltre, così come previsto per AdE-R, rimane esclusa la possibilità di compensazione con eventuali crediti tributari del debitore”.
Per chi non procede con i pagamenti relativi alla definizione agevolata delle somme dovute ai Comuni, o effettua un versamento di importo insufficiente o tardivo, decade dai benefici previsti dalla rottamazione e gli importi corrisposti sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.
Sul rispetto dei tempi, la nota IFEL evidenzia una differenza importante: sul fronte locale non è stato espressamente previsto il termine di tolleranza di 5 giorni, ma nulla vieta ai Comuni di introdurlo.
Ulteriori dettagli sul raggio d’azione della rottamazione quater comunale nella nota IFEL del 16 giugno 2023.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rottamazione quater Comuni: dalla scadenza per l’adesione alle rate, la decisione è territoriale