I dati del rapporto ARAN sulle retribuzioni degli statali accende la discussione sui mancati rinnovi, il mancato adeguamento all'inflazione e i divari che lasciano più indietro scuola ed enti locali

Le retribuzione degli statali, a parte quelli delle funzioni centrali, sono ferme.
Cresce il distacco nel confronto con il privato, in particolare per quanto riguarda il recupero dell’inflazione, ma cresce anche il divario tra i comparti, con scuola e funzioni locali che restano indietro.
I dati del rapporto ARAN sulle retribuzioni hanno acceso il dibattito sui mancati rinnovi e sulle risorse a disposizione, evidenziando che nel periodo dal 2019 al 2027 spetterebbe un aumento di più di 500 euro mensili.
Dipendenti PA: aumenti di oltre 500 euro con i rinnovi contrattuali
È stato presentato ieri, 13 marzo, il nuovo rapporto semestrale ARAN che ha ad oggetto le retribuzioni dei dipendenti pubblici. Il documento contiene un quadro aggiornato delle risorse finanziarie stanziate per i rinnovi contrattuali, anche alla luce delle previsioni dell’ultima Legge di Bilancio.
Documento che ha scaldato non poco gli animi e soprattutto ha scatenato la reazione dei sindacati. Per quale motivo?
In parte la discussione deriva dal mancato accordo sul rinnovo del CCNL Enti locali e quello della Sanità, che sono saltati per l’opposizione di Cgil e Uil, che lamentavano la mancanza di adeguate risorse, e più in generale per il mancato adeguamento dei contratti. Il tutto accompagnato dall’inflazione, che ha toccato il picco massimo nel 2022/2023 ma che si fatica a recuperare.
L’analisi fornita nel documento infatti ha evidenziato che l’effettiva firma dei contratti porterebbe somme considerevoli nelle buste paga dei dipendenti pubblici.
E se nel privato il recupero dell’inflazione è stato avviato con discreto successo, facendo registrare un aumento medio del 3,9 per cento, nel pubblico non è stato così.
Quasi la totalità delle retribuzioni sono ferme, nonostante il fatto che, per la prima volta da tanto tempo a questa parte, si sia riusciti a pianificare le risorse da destinare ai rinnovi contrattuali e siano cresciute le risorse finanziarie ulteriori dedicate a singoli settori o comparti. Da quest’ultimo punto di vista sono rimasti indietro solamente gli Enti locali, perché oltre quelli della contrattazione non hanno mai ricevuto altri fondi.
Secondo le stime dell’ARAN, le retribuzioni dei dipendenti pubblici potrebbero aumentare di oltre 500 euro al mese tra il 2019 e 2027.
L’unico rinnovo che finora ha visto la luce è quello delle funzioni centrali, che da questo mese otterranno un incremento retributivo del 20,43 per cento, pari a circa 562 euro per 13 mensilità.
Per gli altri CCNL (triennio 2022/2024), come detto, le trattative sono a un punto di stallo o comunque ancora in corso.
Le stime però indicano un possibile aumento (dal 2019 al 2027) di 530 euro al mese per la sanità, di 400 euro per scuola, istruzione e ricerca e di 395 euro per le funzioni locali.
Dipendenti pubblici: aumenti fino a 500 euro ma annullati dall’inflazione
Aumenti che comunque vengono in parte annullati dall’inflazione.
Nel periodo 2019-2027, come detto, lo stipendio mensile dei dipendenti pubblici aumenta fino al 21 per cento. Nell’arco di 8 anni, dunque (rinnovi permettendo), la retribuzione aumenta di oltre 500 euro in media.
Numeri che però devono essere messi in relazione all’inflazione, che nel periodo 2014/2024 è stata pari al 21,2 per cento, annullando di fatto gli incrementi.
Complessivamente, nel periodo 2016-2027, l’incremento dell’Indice dei prezzi al consumo è del 25,4 per cento, il che porterebbe (con i rinnovi) ad un buon recupero, con aumenti del 24,6 per cento per la Sanità, del 23,9 per cento per le Funzioni centrali e, più indietro, del 20,2 e del 20,1 per Funzioni locali e scuola.
Da considerare, poi, anche il ritardo nell’applicazione della nuova versione del taglio del cuneo fiscale e contributivo, in teoria partito da gennaio ma ancora non attribuito in busta paga, più leggera di circa 100 euro in media.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dipendenti PA: aumenti di oltre 500 euro con i rinnovi contrattuali