Registro titolari effettivi rimandato a settembre: la sospensione del Consiglio di Stato

Rosy D’Elia - Diritto societario

Nella giornata del 17 maggio arriva dal Consiglio di Stato una nuova sospensione per il registro dei titolari effettivi: il termine per la comunicazione era scaduto l'11 maggio dopo la fumata nera del TAR sui ricorsi presentati per annullare l'adempimento

Registro titolari effettivi rimandato a settembre: la sospensione del Consiglio di Stato

Si addensano sul registro del titolare effettivo “questioni di particolare complessità” legate alla privacy che “esigono approfondimento”: da queste considerazioni arriva la nuova sospensione sull’adempimento da parte del Consiglio di Stato che si è espresso sul tema nella giornata del 17 maggio con più ordinanze.

Dal debutto della comunicazione dei dati si procede tra dubbi e singhiozzi: la scadenza originaria era prevista a dicembre, rimasta in stand by in attesa della sentenza del TAR del Lazio, Tribunale Amministrativo Regionale, che poi non ha accolto i ricorsi presentati, è stata confermata anche dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per l’11 aprile scorso.

Con questo nuovo intervento, la questione è rimandata a settembre e si congelano anche le sanzioni per chi non si è ancora messo in regola.

Registro titolari effettivi: sospensione fino a settembre dal Consiglio di Stato

Il registro dei titolari effettivi è stato introdotto e regolato dal decreto ministeriale n. 55 dell’11 marzo 2022 nell’ambito della normativa antiriciclaggio e prevede la comunicazione, tramite il registro delle imprese, di dati relativi alla “persona fisica o le persone fisiche cui è riconducibile la proprietà diretta o indiretta ai sensi dell’articolo 20, commi 2, 3 e 5, del decreto antiriciclaggio” degli enti interessati.

Per l’invio delle informazioni sono stati concessi 60 giorni di tempo a partire dal 10 ottobre, data di partenza dell’adempimento: la clessidra del tempo a disposizione, però, è stata bloccata, il 7 dicembre, a ridosso della scadenza a causa delle criticità evidenziate, in particolare sul fronte della privacy e sull’accesso ad ampio raggio dei dati, ed è poi ripartita il 9 aprile con il parere negativo del TAR sui ricorsi presentati.

Società ma anche associazioni e fondazioni sono state chiamate a trasmettere i loro dati entro la scadenza dell’11 aprile scorso.

Ma il termine non ha posto fino alle questioni sollevate e con il parere del Consiglio di Stato, arrivato nella giornata del 17 maggio con più ordinanze, è arrivato un nuovo stop sull’adempimento: tutto resta fermo fino al prossimo 19 settembre.

Registro titolari effettivi, nuova sospensione: le motivazioni del Consiglio di Stato

Le motivazioni? “Le questioni prospettate dalle parti risultano di particolare complessità ed esigono l’approfondimento proprio della fase di merito, con particolare riferimento alle tematiche di conformità della normativa interna al diritto unionale e alla stessa validità di alcune delle disposizioni della Direttiva al diritto unionale sovraordinato” si legge.

E inoltre: si considera che nel bilanciamento dei contrapposti interessi, “debba ritenersi la prevalenza di quello della Società appellante la quale, in difetto di misura cautelare, sarebbe onerata di un complesso di adempimenti che, all’esito della fase di merito, potrebbero risultare non legittimamente imposti.

Nel frattempo la sospensione che deriva dalle pronunce del Consiglio di Stato mette in pausa il registro con effetti rilevanti per coloro che non avevano rispettato la scadenza dell’11 aprile e si sarebbero dovuti mettere in regola pagando una sanzione che va un minimo di 103 euro fino ad un massimo di 1.032 euro.

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