Decreto fiscale 2020, testo ufficiale e novità della legge di conversione

Redazione - Imposte

Testo ufficiale Decreto Fiscale 2020 e novità definitive approvate con la legge di conversione: nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre 2019 il DL n. 124/2019 così come è cambiato dopo le modifiche apportate dalla Camera e confermate al Senato.

Decreto fiscale 2020, testo ufficiale e novità della legge di conversione

Testo ufficiale Decreto Fiscale 2020 e novità definitive approvate con la legge di conversione, numero 157 del 19 dicembre 2019, che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre 2019.

Il provvedimento nel testo pdf da scaricare e l’analisi delle principali misure previste.

È ufficialmente legge il DL n. 124/2019: dopo l’approvazione della legge di conversione nel pomeriggio del 17 dicembre da parte del Senato, senza modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera, tutte le nuove misure messe nero su bianco sono state pubblicate il 24 dicembre in Gazzetta Ufficiale e sono entrate in vigore a partire dal giorno di Natale, il 25 dicembre 2019.

Le novità della legge di conversione al testo del Decreto Fiscale 2020 sono tante. Una delle più controverse è il carcere agli evasori, ma è solo una delle misure da tenere a mente.

Tra queste, la riscrittura delle scadenze del modello 730, la semplificazione delle scadenze per esterometro ed imposta di bollo, ma non solo.

Il testo definitivo del Decreto Fiscale 2020 rinvia la lotteria degli scontrini, prorogandone l’avvio al 1° luglio. L’esame in Commissione porta all’addio alle sanzioni per professionisti e commercianti senza POS, e rivede la complessa normativa su ritenute ed appalti.

Nel testo definitivo del provvedimento, anche dopo le modifiche apportate dagli emendamenti, resta la stretta all’utilizzo dei crediti in compensazione per i titolari di partita IVA.

Nessuna modifica ai controlli dei dati delle fatture elettroniche che, a partire dal 2020, saranno utilizzati dalla Guardia di Finanza anche per indagini diverse da quelle economico tributarie, con un lasso di tempo peraltro molto ampio (8 anni).

Il Decreto Fiscale 2020 rappresenta soltanto un “antipasto” delle novità in arrivo. Il Fisco occuperà una posizione di rilievo anche nella Legge di Bilancio: novità sono in arrivo sul regime forfettario, così come sulle detrazioni fiscali.

Nel box sottostante i lettori interessati potranno trovare il file pdf con il testo definitivo della legge di conversione del Decreto Fiscale 2020:

Legge di conversione del DL Fiscale 2020 (n. 157 del 19 dicembre 2019)
Scarica il testo della legge di conversione del DL numero 124 del 2019 convertito in legge numero 157 del 19 dicembre 2019.
Legge di conversione decreto fiscale 2020 - note di lettura con tutte le novità
Scarica il file in formato pdf

Si allega di seguito anche la prima versione del testo del decreto legge n. 124/2019 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre:

Decreto fiscale 2020: testo ufficiale e definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale - numero 252 del 26 ottobre 2019
File pdf con il testo definitivo ed ufficiale del decreto legge numero 124/2019 recante «Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili». Il testo entra in vigore da oggi 27 ottobre 2019, salvo che per alcune disposizioni specifiche (per esempio quelle su compensazioni e contanti) che entreranno in vigore a partire dal prossimo anno.

Per chi volesse approfondire, inoltre, su Amazon è disponibile il nostro ebook con la raccolta organica delle principali analisi tecniche, giuridiche e fiscali delle novità introdotte dal decreto legge numero 124/2019.

Nelle righe che seguono tutte le principali novità e le modifiche apportate dagli emendamenti nel corso della conversione in legge del Decreto Fiscale n. 124/2019.

Decreto fiscale 2020 convertito in legge. Testo, novità e cosa cambia

Decreto Fiscale 2020: tutte le novità nel testo della legge di conversione al decreto legge n. 124/2019

Ecco in uno schema riepilogativo tutte le principali novità contenute nel testo della legge di conversione del Decreto Legge fiscale 2020 - DL n. 124/2019:

Scadenza 730 rinvio dal 23 luglio al 30 settembre del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, a partire dal 2021
Scontrino elettronico unico semplificazione degli adempimenti per i pagamenti con bancomat: dal 2021 serviranno anche per la certificazione dei corrispettivi
RC auto familiare classe assicurativa più bassa per tutte le auto nel nucleo familiare, anche in caso di rinnovo
IVA agevolata auto elettriche disabili viene estesa l’aliquota IVA del 4% anche all’acquisto di auto elettriche da parte di soggetti con disabilità
IVA ridotta assorbenti aliquota IVA del 5% sui prodotti per l’igiene intima femminile compostabili o lavabili
Stretta compensazioni Irpef, Ires e Irap estesa anche alle imposte sui redditi l’obbligo di preventiva presentazione della dichiarazione dei redditi per i crediti superiori a 5.000 euro
Sanzioni F24 scartato 5% dell’importo non compensato fino a 5.000 euro; 250 euro per gli importi superiori
Modello F24 telematico per tutti obbligo di presentazione del modello F24 tramite i servizi telematici AdE per tutti, anche privati senza partita IVA
Controlli fattura elettronica Agenzia delle Entrate e GDF potranno conservare tutti i dati delle e-fatture per 8 anni
Lotteria degli scontrini avvio prorogato al 1° luglio 2020 e cancellazione sanzione per commercianti infedeli; il cliente potrà segnalare il commerciante per controlli su rischio evasione
Esonero fattura elettronica estesa per tutto il 2020 l’esclusione in ambito sanitario
Dichiarazione IVA e Lipe precompilata per le comunicazioni periodiche si parte dal 1° luglio 2020, rinvio al 2021 per la dichiarazione annuale
Tassazione giochi PREU al 23% per gli AWP e al 9% per le videolottery da febbraio 2020
Imposta di bollo fatture elettroniche da 4 a 2 scadenze all’anno se l’importo non supera 1.000 euro
Commercianti senza POS eliminata la sanzione
Commissioni POS Credito d’imposta del 30% sui pagamenti
Limite contanti pagamenti cash fino a 2.000 euro nel 2020 e a 1.000 euro dal 2022
IVA scuole guida eliminata l’esenzione, si applica l’aliquota del 22%
Seggiolini antiabbandono proroga sanzioni a marzo 2020, aumento risorse per bonus

Analizziamo per punti le principali novità contenute nel testo definitivo della legge di conversione al Decreto Legge Fiscale 2020.

Decreto Fiscale 2020: novità su scadenza 730 e rimborsi

Sono circa 100 le modifiche apportate in sede di conversione al testo del Decreto Fiscale 2020, e non mancano le novità assolute.

Una tra queste riguarda il modello 730, per il quale viene totalmente riscritto il calendario delle scadenze.

Uno degli emendamenti approvati in Commissione rinvia la scadenza del modello 730 dal 23 luglio al 30 settembre. Le novità riguardano anche i conguagli Irpef, rimborsi o trattenute: dovranno essere effettuate con la prima retribuzione utile:

“e, comunque, con quella di competenza del mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il risultato contabile.”

Lieve spostamento in avanti anche per la trasmissione delle certificazioni uniche: l’emendamento propone di rinviare la scadenza dal 7 al 16 marzo, stesso termine di consegna al dipendente.

Anche all’Agenzia delle Entrate verrà concesso qualche giorno in più di tempo: tra le novità, è previsto il rinvio dal 15 al 30 aprile della scadenza per la messa a disposizione del modello 730 precompilato.

Salta invece l’estensione della platea dei contribuenti che potranno avvalersi del 730. In prima battuta, l’emendamento di modifica a periodicità di invio e soggetti legittimati ad utilizzare la dichiarazione dei redditi semplificata, estendeva già dal 2020 il modello 730 anche ai titolari di redditi assimilati a quello di lavoro dipendente e di redditi di lavoro autonomo, ad esclusione di quelli derivanti dall’esercizio di arti e professioni e d’impresa non occasionali.

Decreto Fiscale 2020: semplificazioni IVA pagamenti con carte e bancomat

Se è vero che la lotta all’evasione fiscale resta una delle necessità perseguite dal Decreto Legge n. 124/2019, la legge di conversione prova a semplificare la vita a commercianti ed artigiani interessati dai nuovi adempimenti telematici.

Modificando quanto previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, viene previsto l’esonero dall’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi, così come dell’obbligo di registrazione e di certificazione fiscale dei corrispettivi per le operazioni pagate con carte o bancomat. Si partirà dal 2021.

Saranno direttamente le banche, ed in genere i gestori di POS ed altri strumenti di pagamento tracciabili, a mettere a disposizione dell’Agenzia delle Entrate i dati necessari per la certificazione dell’operazione.

Lo scontrino elettronico, ovvero l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, rimarrebbe soltanto per le somme pagate in contanti.

Se è vero che si tratterebbe di un primo seppur timido passo per la semplificazione, gli stessi Relatori sottolineano l’importanza di affiancare alle modifiche previste dall’emendamento anche l’alleggerimento dei costi di commissione per i pagamenti con POS.

Decreto Fiscale 2020: IVA ridotta su assorbenti, novità RC auto e agevolazioni disabili

Nella lunga serie di modifiche approvate in Commissione, una delle più discusse è quella relativa alla Tampon Tax: il DL Fiscale 2020 riduce l’IVA sugli assorbenti, portandola dal 22% al 5%, ma esclusivamente per i prodotti compostabili o lavabili.

Sempre in materia di IVA, il DL Fiscale 2020 estende l’applicazione dell’aliquota del 4% anche ai disabili che acquistano auto elettriche o ibride. Le auto non inquinanti erano rimaste fuori dal perimetro delle agevolazioni della legge 104 proprio per via di un buco normativo.

Guardando ancora al settore auto, tra le modifiche apportate al testo del Decreto Fiscale 2020 vi è l’RC auto familiare: mediante un’estensione della legge Bersani, sarà consentito attribuire a tutti i veicoli del nucleo familiare la classe di rischio più bassa, anche nel caso di rinnovo dell’assicurazione.

Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, le novità: stretta su rimborsi e compensazioni. Sanzione scarto modello F24 ridotta

È la lotta all’evasione il tema centrale del Decreto Fiscale 2020 e all’interno del testo ufficiale e definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale - per scaricare il file pdf con il testo integrale si può fare riferimento al box di cui sopra - sono contenute importanti novità anche sul tema delle compensazioni fiscali.

I nuovi limiti introdotti dal DL Fiscale 2020 non sono stati rivisti e, su questo punto, l’articolo 3 prevede due fondamentali novità:

  • obbligo di preventiva presentazione della dichiarazione dalla quale emerge il credito, per importi del credito superiori a 5 mila euro annui;
  • obbligo di presentare il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, anche per i soggetti non titolari di partita IVA.

Quest’ultimo requisito si applicherà anche alle compensazioni dei crediti effettuate dai sostituti d’imposta per il recupero delle eccedenze di versamento delle ritenute e dei rimborsi/bonus erogati ai dipendenti (ad esempio per i rimborsi da modello 730 e per il bonus Renzi 80 euro).

L’utilizzo in compensazione dei crediti Irpef, Irap e Ires subordinato alla presentazione della dichiarazione dei redditi produrrebbe una conseguenza fondamentale: rendere difficoltoso e rallentare l’utilizzo dei crediti fiscali da parte dei contribuenti.

Basti pensare all’allungamento dei tempi utili per l’utilizzo di un credito Irpef da parte di un contribuente persona fisica: se la dichiarazione dei redditi viene presentata tra luglio ed ottobre, per esempio, allora il credito emergente e spettante non potrebbe essere utilizzato per l’acconto IMU TASI di giugno.

Attenzione: le novità sulle compensazioni dei crediti fiscali si applicheranno a partire dalle deleghe di pagamento presentate a partire da marzo 2020 (comma 8 articolo 3 DL 124/2019).

Sanzioni modello F24 scartato: da 1.000 euro a 500 euro
Collegato al tema delle compensazioni fiscali è quello delle nuove maxi sanzioni sui modelli F24.

Il comma 6 dell’articolo 3 prevedeva inizialmente che:

Nel caso di mancata esecuzione delle deleghe di pagamento per effetto dell’attività di controllo di cui all’articolo 37, comma 49 -ter , del DL 223/2006, si applica la sanzione di euro 1000 per ciascuna delega non eseguita. Non si applica l’articolo 12 del D. Lgs. 472/1997

La maxi sanzione di 1.000 euro è stata ridotta, con uno degli emendamenti approvati in Commissione nel corso dell’esame della legge di conversione:

  • a 250 euro per ogni F24 relativo a compensazioni e ritenute non spettanti o inesistenti di importo superiore a 5.000 euro;
  • al 5 per cento fino a 5.000 euro.

Al netto della riduzione delle sanzioni, resta il fatto che la norma è molto severa perché prevede una sanzioni fissa molto alta per il semplice scarto di un modello F24 errato, peraltro con divieto di applicazione dell’articolo 12 del decreto legislativo numero 472/1997, ovvero quello che prevede l’istituto del cumulo giuridico.

Decreto Fiscale 2020: dati delle fatture elettroniche in tempo reale anche alla Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza potrà utilizzare i dati delle fatture elettroniche nell’ambito di indagini anche in settori diversi da quello prettamente fiscale.

La fatturazione elettronica diventa quindi non solo la via per combattere l’evasione fiscale, ma anche per illeciti in ambiti diversi, come quello amministrativo.

È tuttavia indubbio che resta l’evasione fiscale l’ambito privilegiato di utilizzo dei dati delle fatture elettroniche, e sul punto non si allenta l’ipotesi che dal 2020 siano inclusi tra i soggetti obbligati anche i forfettari.

Tale novità, prevista dalla legge di conversione al DL n. 124/2019, stabilisce quanto segue:

L’articolo 1 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, dopo il comma 5 è aggiunto il seguente: “5-bis. I file delle fatture elettroniche acquisiti ai sensi del comma 3 sono memorizzati fino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione di riferimento ovvero fino alla definizione di eventuali giudizi al fine di essere utilizzati:

a) dalla Guardia di finanza nell’assolvimento delle funzioni di polizia economica e finanziaria di cui all’art. 2, comma 2, del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68:
b) dall’Agenzia delle entrate e dalla Guardia di Finanza per le attività analisi del rischio e controllo ai fini fiscali

Si noti, tra l’altro, che il termine di otto anni allungherebbe i tempi normalmente previsti per il controllo/accertamento fiscale da parte delle istituzioni preposte (attualmente pari a 5 o 7 anni a seconda dei casi).

Decreto Fiscale 2020, cancellata la sanzione per i commercianti che boicottano la lotteria degli scontrini

Il Decreto Fiscale 2020 completa il quadro delle norme alla base della lotteria degli scontrini.

Nonostante l’entusiasmo del Governo sulla nuova misura anti evasione, uno degli emendamenti rientrati nel testo della legge di conversione del DL n. 124/2019 ne proroga l’avvio al 1° luglio 2020.

La lotteria degli scontrini subordina il commerciante ad una serie di adempimenti, tra cui l’acquisizione e la comunicazione all’Agenzia delle Entrate del codice lotteria del contribuente.

Per evitare che il commerciante rifiuti di eseguire le comunicazioni necessarie, in prima battuta il DL Fiscale 2020 aveva introdotto una multa tra i 100 a 500 euro.

Con la legge di conversione, la sanzione viene sostituita dalla possibilità di segnalazione, da parte dei clienti, del rifiuto dell’esercente.

L’Agenzia delle Entrate inserirà i dati dei commercianti che non si sono adeguati alla lotteria degli scontrini nelle liste selettive per l’avvio dei controlli fiscali anti-evasione.

Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020: altre novità sulla fattura elettronica

L’articolo 15 del testo del decreto legge numero 124/2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede la conferma delle agevolazioni in tema di fattura elettronica e sistema tessera sanitaria.

La fatturazione elettronica in ambito sanitario necessità di specifiche regole e, fino alla loro predisposizione, è di fatto vietato emettere fattura elettronica. Una norma introdotta lo scorso anno prima come esonero e poi come esplicito divieto, che viene ora confermata anche per il 2020.

Il Decreto Fiscale 2020 introduce una seconda novità in campo sanitario: a partire dal 1° luglio 2020, sia l’invio dei dati al sistema TS che all’Agenzia delle Entrate per la trasmissione dei corrispettivi giornalieri potrà essere effettuata con un’unica operazione mediante il registratore telematico.

Decreto Fiscale 2020: dichiarazione IVA precompilata

Il Decreto Fiscale torna anche sul tema della dichiarazione IVA precompilata.

L’articolo 16 prevede che dal prossimo 1° luglio 2020 in via sperimentale, nell’ambito di un programma di assistenza on line basato sui dati delle operazioni acquisiti con le fatture elettroniche e con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere nonché sui dati dei corrispettivi acquisiti telematicamente, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei soggetti passivi dell’IVA residenti e stabiliti in Italia, in apposita area riservata del sito internet dell’Agenzia stessa, le bozze dei seguenti documenti:

Decreto Fiscale 2020: tassazione giochi in aumento

Novità anche sulla tassazione dei giochi nella bozza di decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020.

L’articolo 26 della legge di conversione aumenta, dal 10 febbraio 2020, il PREU sugli apparecchi di intrattenimento (AWP, SLOT, Videolottery).

In particolare, il prelievo unico viene fissato al 23% per gli AWP e al 9% per le videolottery. Le aliquote attualmente vigenti, pari al 21,6% e al 7,9% si applicheranno fino al 9 febbraio 2020.

Decreto Fiscale 2020: salta l’obbligo di conto corrente dedicato per professionisti e semplificati

L’obbligo di avere un conto corrente bancario dedicato anche
per professionisti e semplificati
viene meno. Ma forse si tratta dell’unico vero punto favorevole per professionisti e pmi.

La regola che impone di avere un flusso unico e distinto per le entrate e le uscite relative all’attività riguarda solo particolari soggetti che operano in regime di contabilità ordinaria.

Nelle sue prime bozze, il DL Fiscale 2020 prevedeva l’estensione per tutti, una novità che avrebbe interessato 1,4 milioni di contribuenti forfettari e 2,2 milioni di contribuenti in tassazione ordinaria.

Decreto fiscale 2020: nuove quote delle imposte in acconto per i soggetti ISA

Tra le novità del Decreto fiscale 2020 c’è la ridefinizione delle quote dei versamenti in acconto delle imposte per i soggetti ISA, ovvero quelli per cui sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale.

Fino agli anni scorsi doveva essere pagata la totalità (100%) dell’imposta dichiarata in due rate, il primo acconto del 40% e il secondo del 60%.

Con le novità contenute nel DL Fiscale 2020, cambiano le quote: si pagherà il 50% (in ciascuna delle due rate) e solo per il 2019 sarà possibile versare il 90% dell’imposta.

In sede di versamento del secondo acconto, la cui scadenza era fissata al 2 dicembre, bisognava pagare il 50%.

Per i prossimi anni, invece, ognuna delle due rate di acconto sarà del 50% del 100% del saldo.

Decreto Fiscale 2020: novità su imposta di bollo fatture elettroniche

Altra importante novità operativa è quella prevista dall’articolo 17 sulle imposte di bollo sulle fatture elettroniche.

In caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche inviate tramite il Sistema di interscambio, infatti, l’amministrazione finanziaria comunicherà con modalità telematiche al contribuente l’ammontare dell’imposta da versare nonché delle sanzioni per tardivo versamento e degli interessi.

Qualora il contribuente non provveda al versamento, in tutto in parte, delle somme comunicate nel termine di 30 giorni dalla ricezione della comunicazione, l’ufficio dell’Agenzia delle entrate provvederà all’iscrizione a ruolo degli importi non versati.

Viene inoltre stabilito che il pagamento dell’imposta di bollo, qualora d’importo inferiore a 1.000 euro, possa essere effettuato a cadenza semestrale, entro il 16 giugno ed il 16 dicembre.

Decreto Fiscale 2020: cancellate le sanzioni POS obbligatorio

Il Decreto Fiscale 2020 fa un passo indietro sull’obbligo di POS, che resta ancora privo di sanzioni.

Il Governo aveva tentato di introdurre una disciplina sanzionatoria all’interno del DL Fiscale, prevedendo una multa pari a un importo di 30 euro, maggiorata del 4% del valore della transazione negata al consumatore.

La novità, contenuta nell’articolo 23 del DL 124/2019, è stata abolita dal passaggio in Commissione.

L’introduzione delle sanzioni legate al mancato utilizzo del POS rappresentava la volontà di compiere un ulteriore passo verso la digitalizzazione dei pagamenti, per la quale tuttavia il Governo - e soprattutto il M5S - prende tempo.

Il motivo è tutt’altro che oscuro: l’obbligo di POS si scontra con il malcontento di imprese e commercianti, critici da subito verso l’introduzione delle sanzioni per via degli elevati costi di commissione addebitati dalle banche sulle transazioni.

Decreto Fiscale 2020: credito d’imposta del 30% sulle commissioni POS

POS obbligatorio (senza sanzioni) con credito d’imposta sulle commissioni per commercianti e professionisti: il testo ufficiale del Decreto Fiscale 2020 introduce un’agevolazione volta a limitare l’effetto dell’avvio dell’obbligo di accettare pagamenti con carte e bancomat.

Se prima di parlava di un accordo tra Governo ed ABI per ridurre o azzerare le commissioni sui micro-pagamenti, il decreto legge n. 124/2019 sceglie una seconda via.

Ai titolari di partita IVA sarà riconosciuto un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate tramite carte di credito, di debito o prepagate.

Il bonus partirà dal 1° luglio 2020.

Il credito d’imposta previsto dal DL Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 non sarà però per tutti, ma solo per i titolari di partita IVA con ricavi o compensi non superiori ai 400.000 euro annui.

Decreto Fiscale 2020: limite contanti a 1.000 euro solo dal 2022

Il Decreto Fiscale cambia anche il tetto massimo da considerare per i pagamenti.

Si abbassa da 3.000 a 1.000 euro la soglia ammessa per l’utilizzo delle banconote. Ma ci sarà un passaggio graduale:

  • il limite ai contanti passerà a 2.000 euro dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021;
  • dal 1° gennaio 2022 sarà invece pari a 1.000 euro.

È questa una delle novità emerse dopo il Consiglio dei Ministri del 21 ottobre 2019, anche se il tema resta particolarmente acceso. Si attendono pertanto sviluppi, e non è detto che non vi siano ulteriori modifiche in sede di approvazione definitiva e conversione del Decreto Fiscale 2020.

In ogni caso, le nuove disposizioni in materia fiscale riscrivono i commi 1 e 3 dell’articolo 49 del DL numero 231 del 21 novembre 2007, riferimento normativo cardine sul tema della lotta ai contanti.

Decreto Fiscale 2020: nuove regole per chi compra auto usate dall’estero

Novità anche sull’acquisto di auto usate dall’estero. Il testo ufficiale del DL Fiscale 2020 affronta il tema con l’articolo relativo alle “Frodi nell’acquisto di veicoli fiscalmente usati”.

Nei casi in cui non è previsto il versamento dell’Iva con F24 El.Ide., i soggetti sarebbero obbligati ad una verifica preventiva da parte dell’Agenzia delle Entrate. Verifica che, di fatto, equipara i titolari di partita Iva, imprese, arti e professioni ai semplici consumatori finali.

Controlli serrati da parte dell’Agenzia delle Entrate, quindi, sugli acquisti di auto fiscalmente usate in altri Paesi dell’Unione europea nei casi in cui i soggetti sono esonerati dal versamento dell’Iva.

Decreto Fiscale 2020: Iva scuola guida, addio all’esenzione

Il decreto fiscale 2020 adegua, inoltre, la normativa italiana alle decisioni della Corte di Giustizia UE. Le novità si applicheranno dal prossimo 1° gennaio 2020.

Ad inizio settembre, con la risoluzione numero 79 del 2019, l’Agenzia delle Entrate aveva annunciato un la necessità di allinearsi alla posizione dell’Unione Europea sul tema e aveva stabilito l’obbligo per le autoscuole di versare l’imposta sul valore aggiunto. Il documento indicava anche le istruzioni per mettersi in regola sulle lezioni già fatturate con una nota di variazione: un cambio di rotta, con effetto retroattivo?

A fare ordine arriva il testo con “disposizioni urgenti in materia fiscale”, collegato alla Legge di Bilancio: da un lato tranquillizza sul passato, le novità non hanno effetto retroattivo; dall’altro toglie ogni dubbio sul futuro e stabilisce definitivamente l’obbligo di versare l’IVA.

Un adeguamento che vale 66 milioni di euro: la stima deriva dai dati delle dichiarazioni IVA 2017 relative alle attività delle scuole guida, comprese quelle di volo e nautiche, e alle altre attività didattiche di contenuto specialistico alle quali è stata applicata l’aliquota del 22%.

Bonus seggiolini anti abbandono, gli incentivi del Decreto fiscale 2020

Bonus seggiolini anti abbandono: il Decreto Legge fiscale 2020 ha previsto misure per incentivarne l’acquisto. I dispositivi di sicurezza si attivano nel caso di allontanamento del conducente dal veicolo, producendo segnali sonori per catturare l’attenzione di quest’ultimo.

In particolare l’articolo 52 stabilisce un contributo di 30 euro per ogni nuovo dispositivo di allarme. Nel complesso sono stati stanziati 15,1 milioni di euro per il 2019 e 5 milione di euro per il 2020, che costituiranno un fondo disponibile fino ad esaurimento.

Le modalità attuative dovevano essere adottate entro 15 giorni dall’entrata in vigore del decreto ma, ad oggi, non c’è traccia delle regole per l’accesso al contributo.

La misura viene incontro alle nuove spese richieste dall’obbligo del Regolamento di attuazione dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada in materia di dispositivi anti abbandono di bambini di età inferiore a quattro anni, introdotto dal Decreto numero 122 del 2 ottobre 2019 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tale obbligo è entrato in vigore il 7 novembre, ma fino al 6 marzo 2019 non si applicheranno sanzioni: la novità è stata introdotta nel corso della conversione in legge del DL Fiscale 2020 per dare alle famiglie il tempo di adeguarsi alle nuove regole.

Decreto fiscale 2020: i testi delle bozze circolate nelle ultime settimane

Chiudiamo questa rassegna alle principali novità introdotte dal decreto legge 124/2019 fornendo ai lettori le due bozze provvisorie circolate nelle settimane precedenti alla pubblicazione del Decreto Legge in oggetto.

Nel box successivo i lettori possono trovare l’ultima versione della bozza a partire dalla quale fare i dovuti confronti:

Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020
Ultima bozza di testo del DL Fiscale 2020 (aggiornata al 21 ottobre 2019)

Per completezza, si riporta anche la prima versione della bozza del DL Fiscale 2020 che, come anticipato, è stata oggetto di diverse modifiche dopo i vari incontri in Consiglio dei Ministri:

Decreto fiscale 2020 collegato a Legge di Bilancio: testo prima bozza in pdf
Prima bozza del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020

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