Comunicazioni IVA e spesometro: cosa cambia nel 2017

Anna Maria D’Andrea - Comunicazioni IVA e spesometro

Comunicazione Iva e spesometro: nuove scadenze nel 2017. Ecco tutto quello che bisogna sapere e cosa cambia per professionisti e imprese con le norme del Decreto Fiscale 193/2016: novità, regole e sanzioni.

Comunicazioni IVA e spesometro: cosa cambia nel 2017

Comunicazione Iva e spesometro: nuove scadenze e nuovi adempimenti in arrivo nel 2017. Le novità contenute nel Decreto Fiscale 193/2016 ormai in fase di approvazione definitiva cambiano le modalità e i termini degli adempimenti fiscali a carico di professionisti e imprese.

Cosa cambia nel 2017? Le novità fiscali introdotte dal Governo Renzi con il decreto legge 193/2016 introducono nuove regole relativamente alle comunicazioni Iva e allo spesometro.

Non sono mancate le polemiche: a partire dal 2017 gli adempimenti relativi alle comunicazioni Iva verranno addirittura quadruplicati. Proprio per questo tra gli innumerevoli emendamenti presentati al d.l. 193/2016 c’è una deroga al vincolo trimestrale, almeno per il primo anno.

Per il 2017 la comunicazione dei dati Iva avrà cadenza semestrale, la prima scadenza è fissata dunque al 25 luglio. Dal 2018 si partirà invece ufficialmente con il nuovo spesometro trimestrale analitico e sarà necessario tener ben a mente le scadenze per evitare di incorrere nelle sanzioni che, seppur ridotte dagli emendamenti, restano ancora elevate in caso di omessa o incompleta comunicazione dei dati Iva.

Vediamo nel dettaglio cosa cambia nel 2017 in merito a comunicazione dati Iva e spesometro: regole, scadenze, sanzioni.

Comunicazioni IVA e spesometro: ecco cosa cambia nel 2017

Lo spesometro annuale, ovvero la comunicazione dei dati Iva obbligatoria per tutti i soggetti passivi Iva sarà sostituito dalla nuova comunicazione trimestrale. Si parla anche di nuovo spesometro trimestrale analitico, che obbligherà i contribuenti a trasmettere telematicamente e ogni tre mesi i dati delle fatture emesse e ricevute.

Tra gli obiettivi del Governo c’è soprattutto contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale e introdurre nuove norme di semplificazione per quel che concerne l’ambito tributario italiano. Ad essere maggiormente interessati dalla vera e propria rivoluzione fiscale in arrivo nel 2017 saranno appunto comunicazione Iva e spesometro.

Non sono mancate le polemiche alle novità fiscali introdotte dal D.l. 193/2016 perché a carico di contribuenti e professionisti arriveranno nuove spese e non soltanto nuove scadenze. In totale, si tratta di ben 8 nuovi adempimenti fiscali che dal 2017 aumenteranno le spese relative alla contabilità per i professionisti. A placare gli animi sono arrivati gli emendamenti presentati in commissione alla Camera che hanno, almeno per ora, alleggerito il carico per il 2017.

Le novità apportate in sede di conversione del D.l. 193/2016 riguardano le scadenze della trasmissione delle comunicazioni Iva, la netta diminuzione delle sanzioni e l’anticipazione di un anno della soppressione della comunicazione Black List. Inoltre per chi opterà per la trasmissione telematica dei dati di tutte le fatture emesse e ricevute i termini di accertamento saranno ridotti a 2 anni.

Per agevolare e sostenere l’adeguamento tecnologico necessario per rispondere alla nuova modalità di trasmissione dei dati Iva è previsto un credito d’imposta di 50 euro. Tra gli obblighi previsti per beneficiare delle agevolazioni c’è però la necessità di garantire piena tracciabilità di tutti i pagamenti di importo pari o superiore a 30 euro.

Ecco tutte le novità, regole e scadenze sulla comunicazione Iva e sullo spesometro 2017.

Comunicazione Iva e spesometro: novità, regole e scadenze 2017

Si comincia dal 1° gennaio 2017 quando lo spesometro annuale sarà abrogato e sostituito dall’obbligo di trasmissione trimestrale dei dati relativi a fatture emesse e ricevute e delle liquidazioni periodiche Iva.

Le novità relative alle regole fiscali che saranno applicate a partire dal 2017 impongono ai professionisti l’obbligo di trasmettere per via telematica a cadenza trimestrale una comunicazione relativa ai dati delle fatture emesse e di quelle ricevute e registrate, incluse le bollette doganali. Tra le informazioni da trasmettere all’Agenzia delle Entrate rientreranno anche i dati identificativi dei soggetti coinvolti, data e numero dell’operazione, base imponibile, aliquota applicata, imposta e tipologia di operazione.

Oltre a quello che è stato già battezzato nuovo spesometro trimestrale analitico con le stesse scadenze, ovvero per ogni trimestre, bisognerà trasmettere anche i dati relativi alle liquidazioni periodiche Iva. I contribuenti avranno l’obbligo di trasmettere in base alle nuove scadenze i dati contabili riepilogativi delle liquidazioni anche se a credito.

Per quanto riguarda le scadenze previste per le comunicazioni Iva e per il nuovo spesometro 2017 la trasmissione dovrà avvenire entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre, con una deroga prevista per il secondo trimestre. In questo caso i dati Iva dovranno essere trasmessi entro il 16 settembre e non entro il termine del 31 agosto di ogni anno.

Una delle importanti novità relative alla nuova comunicazione Iva trimestrale è che per il 2017 la scadenza sarà semestrale esclusivamente per le comunicazioni dei dati delle fatture. Quindi la prima data da ricordare per adempiere al nuovo obbligo relativamente ai dati del periodo gennaio-giugno sarà il 25 luglio 2017.

Nel dettaglio, le scadenze e le date da ricordare per i nuovi adempimenti fiscali introdotti con il D.l. 193/2016 a partire dal 2018 saranno le seguenti:

  • 1° trimestre: scadenza 31 maggio;
  • 2° trimestre: scadenza 16 settembre;
  • 3° trimestre: scadenza 30 novembre;
  • 4° trimestre: scadenza 28 febbraio dell’anno successivo.

Comunicazione Iva e spesometro 2017: vantaggi e sanzioni

Abbiamo visto nel dettaglio cosa cambia nel 2017 e quali sono le importanti novità introdotte dal Decreto Fiscale 193/2016 che rivoluzioneranno il sistema fiscale italiano e introdurranno nuovi obblighi e scadenze.

Quali saranno i vantaggi dei nuovi obblighi di trasmissione trimestrale dei dati Iva? Per i contribuenti che eserciteranno l’opzione entro il 31 dicembre 2016 è previsto l’esonero dall’obbligo di comunicazione trimestrale dei dati relativi alle fatture, in base a quanto previsto dal decreto 127/2015. I termini di accertamento saranno inoltre ridotti a 2 anni e i contribuenti potranno beneficiare di un rimborso prioritario Iva.

Quali invece le sanzioni? In caso di incoerenze il contribuente potrà fornire all’Agenzia delle Entrate i chiarimenti necessari o versare quanto dovuto facendo ricorso all’istituto del ravvedimento operoso. Nel testo originario del Decreto Fiscale 193/2016 era previsto che in caso di omessa o errata comunicazione dei dati Iva fosse applicata una sanzione dai 25 euro ai 25 mila euro per singola fattura.

Un importo spropositato che è stato notevolmente rivisto al ribasso con la presentazione degli emendamenti: le sanzioni previste per omessa o errata trasmissione dei dati delle fatture vengono fissate da un minimo di 2 euro ad un massimo di 1.000 euro per trimestre. La sanzione viene ridotta alla metà, ovvero a 500 euro, se è effettuata una trasmissione integrativa entro 15 giorni successivi alla scadenza trimestrale.

Per omessa, incompleta o infedele comunicazione delle liquidazioni periodiche la sanzione è stata ridotta ad un minimo di 500 euro e un massimo di 2.000. Anche in questo caso, se entro 15 giorni si procede con la trasmissione corretta dei dati la sanzione è ridotta alla metà.

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