Bonus ristrutturazione 2024, come funziona? Dall'elenco dei lavori ammessi alle ultime novità, un focus sui beneficiari della detrazione del 50 per cento
Bonus ristrutturazione 2024: come funziona e chi può beneficiarne?
L’agevolazione edilizia consente di recuperare parte delle spese sostenute da chi realizza lavori in casa, attraverso una detrazione fiscale pari al 50 per cento degli importi e con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
A chi spetta il bonus ristrutturazione e quali sono gli interventi che danno diritto alla detrazione? Il punto nella guida sui diversi aspetti dell’agevolazione edilizia: dalle spese ammesse ai lavori agevolabili.
La detrazione è l’unica strada prevista dopo i limiti stabiliti per la cessione del credito e lo sconto in fattura.
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La guida sulle informazioni da sapere e sulle istruzioni per l’accesso al bonus ristrutturazione per i lavori realizzati dal 1° gennaio 2024 ed entro la scadenza del 31 dicembre 2024.
Bonus ristrutturazione 2024
- Bonus ristrutturazione 2024, cos’è e come funziona? Regole e interventi agevolabili
- Bonus ristrutturazione 2024: elenco lavori, spese ammesse e detrazione
- Bonus ristrutturazione 2024: l’elenco dei lavori su singole unità abitative
- Bonus ristrutturazione 2024: l’elenco dei lavori sulle parti condominiali
- Bonus ristrutturazione 2024, a chi spetta e chi può richiedere la detrazione?
- Bonus ristrutturazione 2024: le limitazioni alla cessione del credito e allo sconto in fattura
- Bonus ristrutturazione 2024: quando servono il visto di conformità e l’attestazione di congruità
- Bonus ristrutturazione 2024: in quali casi è obbligatoria la comunicazione all’ENEA?
- Bonus ristrutturazione 2024: come pagare?
- Bonus ristrutturazione 2024: i documenti da conservare
- Bonus ristrutturazione 2024: le regole per l’accesso al bonus mobili ed elettrodomestici
Bonus ristrutturazione 2024, cos’è e come funziona? Regole e interventi agevolabili
Anche per l’anno in corso è stato confermato il bonus ristrutturazione 2024.
Dopo la proroga stabilita dalla Legge di Bilancio 2022 le regole anche per quest’anno restano le stesse.
Bisognerà fare però molta attenzione a sostenere le spese entro la scadenza del 31 dicembre 2024. Dal prossimo 1° gennaio, infatti, la misura della detrazione scenderà al 36 per cento.
Rispetto allo scorso anno, l’unica strada percorribile per chi avvia i lavori nel 2024 è la detrazione. Le novità relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura hanno previsto il divieto generalizzato per le opzioni di fruizione indiretta previsti dall’articolo 121 del decreto Rilancio.
I contribuenti possono quindi portare in detrazione fiscale, fino a fine anno, le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini).
Il tetto massimo di spesa attualmente in vigore resta di 96.000 euro di spesa per unità immobiliare.
Cos’è, quindi, e come funziona il bonus ristrutturazione?
L’agevolazione edilizia permette ai soggetti che effettuano ristrutturazioni edilizie di ottenere un rimborso IRPEF del 50 per cento delle spese sostenute entro il limite massimo.
Le regole restano le stesse già previste dall’articolo 16-bis del TUIR.
Inizialmente la detrazione IRPEF ammontava al 36 per cento e il limite di spesa era dimezzato, si attestava a 48.000 euro. In seguito è aumentata la misura della detrazione ed è stato innalzato il tetto massimo. Dal 1° gennaio 2025 si applicheranno nuovamente i parametri iniziali.
Il funzionamento, tuttavia, rimane lo stesso: per il calcolo del limite si deve moltiplicare quello previsto per la singola unità immobiliare per il numero di unità immobiliari che sono censite in catasto all’inizio dei lavori.
Concretamente, se un’unità immobiliare viene divisa in due alla fine dei lavori si deve in ogni caso prendere in considerazione il tetto di 96.000 euro.
Bonus ristrutturazione 2024: elenco lavori, spese ammesse e detrazione
Vediamo ora quali sono le regole generali per avere diritto all’agevolazione edilizia e quali sono i lavori che danno accesso al bonus ristrutturazioni.
La detrazione del 50 per cento spetta per i lavori inseriti nell’elenco che segue:
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
- interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).
Il bonus ristrutturazione spetta anche per i lavori realizzati in economia, ovvero gli interventi eseguiti in proprio. In questo caso sono detraibili anche le spese dei materiali.
I chiarimenti in merito all’agevolazione sono contenuti nella circolare numero 17 del 26 giugno 2023.
Tra i lavori di manutenzione ordinaria rientrano, ad esempio, gli interventi che seguono:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- rifacimento di scale e rampe;
- interventi finalizzati al risparmio energetico;
- recinzione dell’area privata;
- costruzione di scale interne.
Sono agevolabili anche i lavori per l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre, così come la realizzazione dei bagni nel caso di ampliamento rispetto al volume precedente all’intervento.
Alcuni degli interventi possono rientrare anche nel bonus barriere 2024, nel rispetto degli specifici requisiti stabiliti dalla legge.
Bonus ristrutturazione 2024: l’elenco dei lavori su singole unità abitative
Per sapere se l’intervento che si intende realizzare può rientrare nel bonus ristrutturazioni 2024 è opportuno consultare l’elenco degli interventi agevolabili.
La lista è contenuta nell’apposita pagina del portale dell’Agenzia delle Entrate.
Tale pagina riporta:
- gli interventi sulle singole unità abitative;
- gli interventi sulle parti condominiali.
Nella tabella riassuntiva tabella sono riportati gli interventi sulle singole unità abitative.
Intervento | Modalità |
---|---|
Accorpamenti di locali o di altre unità immobiliari | Spostamento di alcuni locali da una unità immobiliare ad altra o anche unione di due unità immobiliari con opere esterne |
Allargamento porte | Con demolizioni di modesta entità, realizzazione di chiusure o aperture interne che non modifichino lo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio |
Allargamento porte e finestre esterne | Con demolizioni di modeste proporzioni di muratura |
Allarme finestre esterne | Installazione, sostituzione dell’impianto o riparazione con innovazioni |
Ampliamento con formazione di volumi tecnici | Demolizione e/o costruzione (scale, vano ascensore, locale caldaia, ecc.) con opere interne ed esterne |
Apertura interna | Apertura vano porta per unire due unità immobiliari o altri locali con opere interne o apertura sul pianerottolo interno |
Ascensore | Nuova installazione o sostituzione di quello preesistente (esterno o interno) con altro avente caratteri essenziali diversi, oppure per adeguamento alla legge n. 13/89 |
Balconi | Rifacimento con altro avente caratteri diversi (materiali, finiture e colori) da quelli preesistenti e nuova costruzione |
Barriere architettoniche | Eliminazione |
Box auto | Nuova costruzione (detraibile, purché reso pertinenziale di una unità immobiliare) |
Cablatura degli edifici | Opere finalizzate alla cablatura degli edifici, a condizione che interconnettano tutte le unità immobiliari residenziali |
Caldaia | Sostituzione o riparazione con innovazioni |
Caloriferi e condizionatori |
|
Cancelli esterni | Nuova realizzazione o sostituzione con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, dimensioni e colori) da quelle preesistenti |
Canna fumaria | Nuova costruzione interna o esterna o rifacimento modificando i caratteri preesistenti |
Cantine |
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Centrale idrica |
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Centrale termica |
|
Citofoni, videocitofoni e telecamere | Sostituzione o nuova installazione con le opere murarie occorrenti |
Contenimento dell’inquinamento acustico | Opere finalizzate al contenimento realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette (detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge) |
Cornicioni | Nuova formazione o rifacimento con caratteristiche diverse da quelle preesistenti |
Davanzali finestre e balconi | Nuova realizzazione o sostituzione di quelli preesistenti con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, finiture e colori) |
Facciata | Rifacimento, anche parziale, modificando materiali e/o colori (o anche solo i colori) |
Finestra |
|
Fognatura | Nuova costruzione o rifacimento con dimensioni e/o percorso diversi da quello preesistente, con opere interne o esterne (dal limite della proprietà fino alla fognatura pubblica) |
Garage |
|
Gradini scale | Sostituzione gradini interni e esterni, modificando la forma, le dimensioni oi materiali preesistenti |
Grondaie | Nuova installazione o sostituzione con modifiche della situazione preesistente |
Impianto di riscaldamento autonomo interno (purché conforme al Dm n. 37/2008 - ex legge n. 46/90) |
|
Impianto elettrico | Sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma |
Impianto idraulico | Sostituzione o riparazione con innovazioni rispetto al preesistente |
Inferriata fissa |
|
Infissi esterni | Nuova installazione o sostituzione con altri aventi sagoma, materiali o colori diversi (solo se riguarda l’intera facciata) |
Interruttore differenziale | Sostituzione o riparazione con innovazioni |
Intonaci esterni facciata | Intonaci e tinteggiatura esterna con modifiche a materiali e/o colori |
Lastrico solare | Rifacimento con materiali diversi rispetto a quelli preesistenti |
Locale caldaia |
|
Lucernari | Nuova formazione o sostituzione con altri aventi caratteri (sagoma e colori) diversi da quelli preesistenti |
Mansarda | Modifiche interne ed esterne con opere edilizie, senza modificarne la destinazione d’uso |
Marciapiede | Nuova realizzazione su suolo privato |
Messa a norma degli edifici | Interventi di messa a norma degli edifici (detraibile, purché compresa nelle categorie di cui all’art. 1, legge n. 449/97 e siano presentate le certificazioni di legge) |
Montacarichi | Nuova installazione e sostituzione di quello preesistente con altro avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti |
Muri di cinta | Realizzazione e sostituzione con modificazioni rispetto alla situazione preesistente |
Muri esterni di contenimento | Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte esterna o nello stesso luogo, ma modificando dimensioni, sagoma, materiali e colori |
Muri interni | Nuova costruzione o demolizione e ricostruzione in altra parte interna |
Parapetti e balconi | Rifacimento o sostituzione con altri aventi caratteri diversi da quelli preesistenti |
Parete esterna | Rifacimento anche parziale modificando materiali e colori (o anche solo i colori) |
Parete interna | Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte interna |
Pavimentazione esterna | Nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente modificando la superficie e i materiali |
Pensilina protezione autovetture | Sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti |
Persiana | Nuova installazione o sostituzione con altra avente sagoma, materiale e colori diversi |
Pianerottolo | Riparazione struttura con dimensioni e materiali diversi da quelli preesistenti |
Piscina | Rifacimento modificando caratteri preesistenti |
Porta blindata esterna | Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagoma o colori diversi |
Porta blindata interna | Nuova installazione |
Porta-finestra |
|
Porte esterne | Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagome o colori diversi e viceversa |
Recinzioni | Realizzazione di nuova recinzione o sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche diverse |
Ricostruzione | Demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente |
Risparmio energetico | Opere finalizzate al risparmio energetico, realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette (detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge) |
Sanitari | Sostituzione di impianti (la sostituzione degli apparecchi sanitari è detraibile solo se integrata o correlata a interventi maggiori per i quali spetta l’agevolazione) - Realizzazione di servizio igienico interno |
Saracinesca | Nuova installazione di qualsiasi tipo o sostituzione di quella preesistente con innovazioni |
Scala esterna | Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra di caratteri (pendenza, posizione, dimensioni materiali e colori) diversi dai preesistenti |
Scala interna | Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra, modificando pendenza e posizione rispetto a quella preesistente |
Serramenti esterni | Nuova installazione o sostituzione con altri aventi finiture e colori diversi dai precedenti |
Sicurezza statica | Opere finalizzate alla sicurezza statica ed antisismica |
Solaio |
|
Soppalco | Innovazioni rispetto alla struttura preesistente o nuova costruzione |
Sottotetto |
|
Strada asfaltata privata | Per accesso alla proprietà |
Tegole | Sostituzione con altre di materiale e/o forma diverse da quelle preesistenti |
Terrazzi | Rifacimento completo con caratteristiche diverse da quelle preesistenti (dimensioni o piano) |
Tetto |
|
Tinteggiatura esterna | Rifacimento modificando materiali e/o colori |
Travi (tetto) |
|
Veranda |
|
Vespaio | Rifacimento |
Zoccolo esterno facciata | Sostituzione con altro avente caratteri essenziali diversi |
Bonus ristrutturazione 2024: l’elenco dei lavori sulle parti condominiali
Passiamo ora a quali sono gli interventi agevolabili, relativi alle singole unità immobiliari.
Anche in questo caso si può fare riferimento all’elenco presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, alla voce lavori sulle parti condominiali degli edifici.
L’elenco è stato riportato anche nella tabella di sintesi.
Intervento | Modalità |
---|---|
Aerosabbiatura | Su facciata |
Allargamento porte interne | Con demolizioni di modesta entità |
Allarme (impianto) |
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Androne | Rifacimento conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti |
Antenna | Antenna comune in sostituzione delle antenne private |
Balconi | Riparazioni parti murarie (frontalini, cielo), sostituzione di parapetti e ringhiere conservando caratteristiche (materiali, sagome e colori) uguali |
Box | Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti |
Caldaia |
|
Caloriferi e condizionatori | Sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi |
Cancelli esterni | Riparazione o sostituzione cancelli o portoni, conservando caratteristiche (sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Canna fumaria | Riparazione o rifacimento, interno ed esterno conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Cantine | Riparazione conservando caratteristiche (materiali e colori) uguali a quelle preesistenti |
Centrale idrica | Riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Centrale termica | Riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Cornicioni | Rifacimento o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti (materiali, dimensioni) |
Davanzali finestre e balconi | Riparazione o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti |
Facciata | Piccola apertura per sfiatatoio gas, rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti |
Finestra | Sostituzione senza modifica della tipologia di infissi |
Fognatura | Riparazione o sostituzione della canalizzazione fognaria, fino al limite della proprietà del fabbricato |
Garage | Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti |
Gradini scale | Sostituzione con gradini uguali a quelli preesistenti, interni e esterni |
Grondaie | Riparazione o sostituzione senza modifiche della situazione preesistente |
Impianto di riscaldamento (purché conforme al Dm n. 37/2008 - ex legge n. 46/90) | Riparazione dell’impianto senza innovazioni, riparazione con ammodernamenti e/o innovazioni |
Impianto elettrico | Sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma |
Impianto idraulico | Riparazione senza innovazioni o sostituzioni |
Inferriata fissa | Sostituzione di quelle preesistenti senza modificare la sagoma e/o i colori |
Infissi esterni | Riparazione o sostituzione, conservando la sagoma, i materiali e i colori uguali a quelli preesistenti |
Infissi interni | Sostituzione con altri infissi conservando le caratteristiche preesistenti |
Interruttore differenziale | Riparazione senza innovazioni o riparazione con sostituzione di alcuni elementi |
Intonaci esterni facciata | Intonaci e tinteggiatura esterna conservando materiali e colori uguali a quelli preesistenti |
Intonaci interni | Intonaci e tinteggiatura interna senza limitazioni di materiale e colori |
Lastrico solare | Rifacimento conservando materiali uguali a quelli preesistenti |
Locale caldaia | Riparazioni murarie varie conservando le suddivisioni interne preesistenti |
Lucernari | Sostituzione con altri aventi gli stessi caratteri (sagoma e colori) di quelli preesistenti |
Marciapiede su suolo privato | Rifacimento come preesistente |
Montacarichi (interni ed esterni) | Riparazione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti |
Muri di cinta | Riparazione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti |
Muri esterni di contenimento | Riparazione o rifacimento con materiali e sagoma uguali a quelli preesistenti |
Muri interni | Riparazione o rifacimento conservando la stessa posizione, anche con materiali diversi |
Parapetti e balconi | Riparazione o rinforzo della struttura conservando caratteri uguali a quelli preesistenti |
Parcheggi | Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti |
Parete esterna | Rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti |
Parete interna | Riparazione o rifacimento conservando la stessa posizione, anche con materiali diversi |
Pavimentazione esterna | Rifacimento con dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti |
Pavimentazione interna | Riparazioni senza innovazioni |
Pensilina protezione autovetture | Rifacimento conservando sagoma e colori preesistenti |
Persiana | Sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (sagoma e colori) |
Pianerottolo | Riparazione struttura conservando dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti (interno ed esterno) |
Piscina | Riparazione e rinforzo di strutture, conservando le caratteristiche (materiali, sagoma e colori) preesistenti |
Porta blindata esterna | Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti |
Porta-finestra | Sostituzione con altra avente gli stessi caratteri essenziali |
Porte esterne | Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti |
Porte interne | Riparazione, conservando materiali, colori, dimensioni |
Recinzioni | Riparazione e sostituzione conservando caratteristiche (sagoma, materiali e colori) preesistenti |
Sanitari | Riparazione apparecchi sanitari e opere edilizie varie (tubazioni, piastrelle, ecc.) |
Saracinesca | Sostituzione con altra, purché vengano conservati dimensioni e colori uguali a quelli preesistenti |
Scala esterna | Riparazione conservando pendenza, posizione, sagoma, colori e materiali uguali ai preesistenti |
Scala interna | Riparazione e sostituzione conservando pendenza sagoma e posizioni preesistenti |
Serramenti esterni | Sostituzione con altri aventi le stesse caratteristiche |
Serramenti interni | Riparazioni, conservando materiali caratteristiche e colori preesistenti |
Solaio | Sostituzione dei solai di copertura con materiali uguali a quelli preesistenti |
Tegole | Sostituzione con altre uguali a quelle preesistenti |
Terrazzi | Riparazione delle pavimentazioni, rifacimento o sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (dimensioni e piano) |
Tetto | Riparazione con sostituzione di parte della struttura e dei materiali di copertura, conservando le caratteristiche preesistenti |
Tinteggiatura esterna | Rifacimento conservando materiali e colori preesistenti |
Tinteggiatura interna | Rifacimento senza limitazioni per materiali e colori |
Tramezzi | Sostituzione tramezzi interni, senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare |
Travi (tetto) | Sostituzione con altre aventi materiali, dimensioni e posizione uguali a quelle preesistenti |
Veranda | Rifacimento parziale conservando i caratteri essenziali |
Zoccolo esterno facciata | Rifacimento conservando i caratteri essenziali |
Bonus ristrutturazione 2024, a chi spetta e chi può richiedere la detrazione?
Chi può accedere alla detrazione per le spese sostenute nell’anno in corso: l’accesso al bonus ristrutturazione 2024 è riservato a tutti i contribuenti che rispettano i requisiti previsti.
Possono in altre parole beneficiare della detrazione, ovvero di uno sconto sull’IRPEF dovuta, tutti i soggetti chiamati al pagamento delle imposte sui redditi. L’agevolazione edilizia spetta anche se i soggetti sono residenti fuori dall’Italia.
Il proprietario dell’immobile non è l’unico che ha diritto all’agevolazione non è limitato al proprietario di un immobile.
In linea generale può beneficiare del bonus ristrutturazione chi provvede al sostenimento delle spese per i lavori e ha un titolo tra quelli indicati nella disciplina.
Possono beneficiare del bonus edilizio i seguenti soggetti:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
In alcuni casi possono avere accesso all’agevolazione anche futuri acquirenti, nel caso di firma del contratto preliminare di compravendita.
Tali soggetti devono rispettare le seguenti condizioni:
- avere il possesso dell’immobile;
- eseguire i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
- aver registrato il compromesso.
Oltre a tali soggetti hanno diritto alla detrazione anche i familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento:
- il coniuge;
- i parenti entro il terzo grado;
- gli affini entro il secondo grado.
Anche in questo caso la detrazione spetta solo a chi ha sostenuto le spese per gli interventi edilizi.
Nel rispetto di tale requisito, l’accesso è consentito anche al convivente di una coppia di fatto.
Bonus ristrutturazione 2024: le limitazioni alla cessione del credito e allo sconto in fattura
Sull’accesso alla cessione del credito e allo sconto in fattura, novità sono arrivate a partire dal 2023, per effetto del decreto Cessioni, DL 11/2023, e della sua legge di conversione.
Il provvedimento ha previsto un generalizzato divieto dell’utilizzo delle opzioni di fruizione indiretta dell’agevolazione.
Per i lavori la cui CILA, comunicazione di inizio lavori asseverata, è stata presentata a partire dal 17 febbraio 2023 non è possibile scegliere le opzioni previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio.
In sostanza, per chi inizia i lavori quest’anno le strade della cessione del credito e dello sconto in fattura sono precluse: resta solo quella della detrazione, in presenza di un’adeguata capienza fiscale.
Bonus ristrutturazione: quando servono il visto di conformità e l’attestazione di congruità
Come abbiamo visto in precedenza per le spese sostenute nel 2024 non è prevista la possibilità di scegliere la cessione del credito del bonus edilizio.
La possibilità è infatti riconosciuta nel rispetto delle regole stabilite dal decreto Cessioni.
Chi ancora può continuare a beneficiare dell’opzione di fruizione indiretta dovrà in ogni caso rispettare le regole previste, gli adempimenti stabiliti e le scadenze in calendario.
Rimane, quindi, l’obbligo di:
- visto di conformità;
- attestazione di congruità dei prezzi.
I prezzi dovranno essere in linea con quelli stabiliti dal decreto Prezzi, firmato dall’allora MITE, Ministero della Transizione ecologica, il 14 febbraio 2022.
Oltre a tale decreto, nel caso di lacune, si devono prendere a riferimento i prezzi indicati da regioni e province autonome, dai listini ufficiali o locali delle Camere di Commercio o, infine, quelli relativi ai valori di mercato, che variano in base al luogo dell’intervento.
La comunicazione all’Agenzia delle Entrate potrà essere effettuata esclusivamente dal professionista che ha apposto il visto di conformità, ossia colui che ha effettuato il controllo documentale relativo ai requisiti per l’accesso all’agevolazione edilizia.
Bonus ristrutturazione 2024: in quali casi è obbligatoria la comunicazione all’ENEA?
La comunicazione all’ENEA è obbligatoria esclusivamente per i lavori che rientrano nell’obiettivo di risparmio energetico.
In tali casi deve essere inviata l’apposita comunicazione all’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
In altre parole, nei casi indicati, è previsto lo stesso adempimento per l’ecobonus.
Si dovrà quindi inviare la comunicazione all’ENEA esclusivamente per gli interventi riportati all’interno della tabella riassuntiva.
Componenti e tecnologie | Tipo di intervento |
---|---|
Strutture edilizie | • riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ esterno, dai vani freddi e dal terreno; • riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi; • riduzione della trasmittanza termica dei Pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno |
Infissi | • riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi |
Impianti tecnologici | • installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti; • sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto; • sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto; • pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto; • sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto; • microcogeneratori (Pe<50kWe); • scaldacqua a pompa di calore; • generatori di calore a biomassa; • installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze; • installazione di sistemi di termoregolazione e building automation; • installazione di impianti fotovoltaici |
Elettrodomestici (solo se collegati a un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017) | • forni; • frigoriferi; • lavastoviglie; • piani cottura elettrici; • lavasciuga; • lavatrici |
Il termine per l’invio della comunicazione è di 90 giorni dalla fine dei lavori.
In linea generale il mancato adempimento non fa perdere la detrazione.
Questo l’indirizzo dell’Agenzia delle Entrate, secondo il quale la mancanza di sanzioni o di conseguenze per omessa comunicazione comporta che di fatto non vi è alcuna obbligatorietà alla comunicazione ENEA, fermo restando la necessità di eseguire l’adempimento per finalità statistiche e di monitoraggio dei risparmi energetici conseguiti.
Su tale aspetto si è anche espressa la Corte di Cassazione con una sentenza sul tema.
Bonus ristrutturazione 2024: come pagare?
L’accesso al bonus ristrutturazione 2024 è legato anche a specifiche modalità di pagamento dei lavori.
Oltre alla data di emissione della fattura, si deve anche prestare attenzione alle modalità di pagamento.
Dovrà essere utilizzato un bonifico bancario o postale parlante.
In tale bonifico dovranno essere inseriti i dati che seguono:
- causale del versamento: “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”;
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento.
Può inoltre essere opportuno indicare:
- il numero di fattura;
- l’anno di emissione della stessa.
Oltre al pagamento delle fatture, è possibile provvedere a sostenere le spese facendo ricorso a un finanziamento. In tale ipotesi la società finanziaria pagherà tramite bonifico, seguendo le istruzioni prima indicate, e il beneficiario dell’agevolazione fiscale dovrà conservare la ricevuta del bonifico.
In merito alla data di sostenimento delle spese, si considera quella in cui avviene il pagamento della società finanziaria, anche se il contribuente pagherà successivamente tale società finanziaria.
Bonus ristrutturazione 2024: i documenti da conservare
Passiamo ora a due aspetti rilevanti dell’agevolazione edilizia: come richiedere il bonus ristrutturazione 2024 e quali documenti si devono conservare.
Il “rimborso” della metà delle spese sostenute, o di una porzione inferiore nel caso di limitata capienza fiscale, avverrà con la compilazione della dichiarazione dei redditi.
Con il modello 730 o il modello Redditi PF 2024 sarà possibile recuperare le somme relative alle spese sostenute nell’anno 2023 o le rate di spese sostenute in anni precedenti.
Per recuperare le spese sostenute nel 2024 si dovrà invece aspettare l’invio telematico della dichiarazione dei redditi 2025, nella quale dovranno essere indicati gli oneri sostenuti.
Dovranno infine essere conservati i documenti previsti, che devono essere mostrare esclusivamente in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La lista della documentazione da avere a disposizione nell’eventualità è la seguente:
- le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori). Se queste abilitazioni non sono previste è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili;
- domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti;
- ricevute di pagamento dell’IMU, se dovuta;
- delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese per gli interventi riguardanti parti comuni di edifici residenziali;
- in caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi, dichiarazione di consenso del possessore all’esecuzione dei lavori;
- comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori da inviare all’ASL, se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri;
- fatture e ricevute fiscali relative alle spese effettivamente sostenute
- ricevute dei bonifici di pagamento.
Bonus ristrutturazione 2024: le regole per l’accesso al bonus mobili ed elettrodomestici
Un ultimo aspetto legato al bonus ristrutturazione 2024 è la possibilità di accedere, in alcuni casi, al bonus mobili ed elettrodomestici
La possibilità di accesso alla detrazione fiscale è prevista solo nel caso di esecuzione di lavori di ristrutturazione edilizia.
Anche in questo caso la detrazione spettante ai beneficiari dell’agevolazione è del 50 per cento ma l’importo è più limitato.
Mentre per le spese sostenute nel 2023 il massimale è stato di 8.000 euro, per quelle sostenute nell’anno in corso, l’agevolazione sarà prevista entro il tetto massimo di 5.000 euro.
L’importo complessivo che potrà essere recuperato sarà quindi di 2.500 euro in 10 anni.
È opportuno infine precisare che non si perde il diritto al bonus mobili nel caso in cui gli acquisti vengano effettuati dopo la chiusura della CILA.
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Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus ristrutturazione 2024, come funziona: novità e lavori ammessi