Riforma pensioni, decreti attuativi precoci: nella bozza domande entro il 1° giugno

Riforma pensioni 2017, domande per Quota 41 non oltre il 1° giugno. È quanto si legge negli schemi di decreti legislativi varati dal Governo per i lavoratori precoci. Ecco tutte le novità a riguardo.

Riforma pensioni, decreti attuativi precoci: nella bozza domande entro il 1° giugno

Riforma pensioni 2017, la prima stesura dei decreti attuativi per i lavoratori precoci prevedeva meno di un mese per poter presentare richiesta di Quota 41. È quanto emerge dal testo trasmesso il 21 aprile al Consiglio di Stato passato al varo dell’esecutivo.

Alla luce delle ultime dichiarazioni e delle tempistiche attuali la previsione sarà realisticamente espunta nella versione definitiva dei decreti attuativi della riforma pensioni. Il dato fa però emergere una scadenza che, se non corretta a seguito dell’intervento del Consiglio di Stato, rischiava di creare una seria confusione tra i possibili richiedenti.

Ecco tutte le novità sullo schema di decreto attuativo in merito alle scadenze per presentare domanda di Quota 41 per precoci.

Riforma pensioni, nelle bozze di decreti attuativi domande entro il 1° giugno per precoci

Domande per i lavoratori precoci concesse solo fino al 1° giugno 2017. È questo quanto si legge negli schemi di decreti attuativi trasmessi da Palazzo Chigi al Consiglio di Stato. La scadenza della riforma pensioni sarebbe richiesta solo per chi vorrebbe accedere a Quota 41 avendo maturato i requisiti d’accesso entro il 31 dicembre di questo anno.

I tempi concessi ai lavoratori precoci dalla riforma pensioni sarebbero quindi molto stretti dal momento che ad oggi mancherebbe meno di un mese e l’iter che devono compiere i decreti attuativi potrebbe richiedere almeno un’ulteriore settimana. Un trattamento differente anche rispetto a quanto previsto inizialmente dagli stessi testi per Ape social, la cui scadenza delle domande era fissata già nelle bozze al 30 giugno.

È in ogni caso da considerare inverosimile che la scadenza per Quota 41 rimanga quella fissata dalla prima stesura dei decreti attuativi della riforma pensioni, anche considerando le dichiarazioni a margine dell’incontro sindacati Governo di ieri che sembra fissare la scadenza per lo meno per Ape social al 15 luglio 2017.

Che questa sia stata però l’intenzione iniziale di Palazzo Chigi per i lavoratori precoci lo si desume dal parere del Consiglio di Stato che ha richiesto di prolungare almeno fino al 31 di luglio il termine ultimo per la presentazione delle richieste per Quota 41. Palazzo Spada ha infatti avuto modo di sostenere a proposito come il mantenimento della data del 1° giugno

non sembra un’opzione possibile perché costringerebbe gli interessati a presentare la loro domanda in un tempo troppo breve, con il serio rischio di dissuadere gli interessati dal farlo oppure di dare corso a domande incomplete, il cui esame non potrà essere sollecito e proficuo.

Un pasticcio sui tempi per Quota 41 che sarà quindi molto probabilmente corretto dopo il parere del Consiglio di Stato del 28 aprile ma che potrebbe compromettere, se fosse confermato, la pensione anticipata per lavoratori precoci aumentando la confusione tra i possibili richiedenti e favorendo una corsa alle richieste.

Non resta che aspettare i prossimi giorni per avere delle chiarificazioni definitive sulla riforma delle pensioni sia per Ape social che per lavoratori precoci.

Riforma pensioni, dai decreti attuativi requisiti e tempi per precoci di Quota 41

Il quadro sulla riforma delle pensioni per quanto riguarda i lavoratori precoci si è delineato nell’ultimo periodo assumendo contorni sempre più stabili. Anche se i testi definitivi dei decreti attuativi per Quota 41 si lasciano ancora attendere è possibile già da ora fornire i tratti più rilevanti della misura che dovrebbe aprire anche al cumulo gratuito dei contributi.

Quota 41 potrà essere richiesta da tutti i lavoratori che abbiano maturato almeno 41 anni di contributi e abbiano accumulato 12 mesi di lavoro totali al compimento del 19° anno di età. Chi ne farà domanda dovrà inoltre rientrare all’interno di alcune categorie tutelate, quali: disoccupati, invalidi al 74%, chi assiste il coniuge o parenti con gravi disabilità, i lavoratori in attività usuranti.

Nei decreti attuativi della riforma pensioni si stanno aprendo degli spiragli anche per i operai agricoli e i disoccupati senza i requisiti per la Naspi. Loro infatti non sarebbero rientrati all’interno dei parametri sanciti dalla Legge di Bilancio 2017. Sono però allo studio delle modifiche che potrebbero rendere possibile un’estensione sia di Quota 41 per precoci che di Ape social anche a queste categorie.

Sempre nella bozza di decreti attuativi per lavoratori precoci figura la scadenza del 1° maggio come termine ultimo per presentare domanda di Quota 41 per tutti coloro che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre dello stesso anno. Tale requisito per la riforma delle pensioni si applicherà in ogni caso a decorrere dal 2018.

I lettori interessati ad ulteriori approfondimenti sulle novità introdotte dalla riforma delle pensioni possono consultare la rubrica aggiornata con tutte le ultime notizie.

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