Garanzia Giovani 2017: tutte le novità

Diego Denora - Incentivi alle imprese

Novità 2017 Garanzia Giovani per Ministero del Lavoro: rinnovati finanziamenti, nuove risorse da Unione Europea, molti contratti firmati ma molte difficoltà con tirocini extracurriculari e inserimento occupazionale. Proposta Anpal da Job Act per incentivare i Neet a cercare lavoro o formazione con stage retribuito.

Garanzia Giovani 2017: tutte le novità

Garanzia Giovani sarà rinnovata e beneficerà di nuovi finanziamenti da Unione Europea e Ministero del Lavoro. Circa 1 milione gli iscritti in tutta Italiana e moltissimi i contratti firmati, tuttavia si sono riscontrate ancora molte difficoltà, soprattutto disparità tra regione e regione. La conquista dei Neet è oggi obiettivo primario sia europeo che nazionale: i ragazzi difficili sono infatti un motivo ulteriore per incentivare l’impiego di nuove risorse nel 2017.

Neet è una definizione sociologica, purtroppo entrata a far parte del lessico comune: indica quei ragazzi che scelgono di non cercare lavoro, né formazione con stage retribuito. Le novità sono soprattutto per loro, poiché il Ministero del Lavoro ha vagliato una proposta apposita.

Garanzia giovani è stata assunta da disoccupati e inoccupati rigorosamente under 29, con la speranza di trovare un lavoro. Eppure, scartando gli esclusi per mancanza di requisiti, sono stati circa in 431 mila gli aderenti che hanno effettivamente partecipato inserendosi in corsi di formazione, inserimento occupazionale, stage ritribuito. Soltanto un esiguo numero, inoltre, ha ottenuto un accordo di lavoro con la misura proposta: si contano circa 57 mila contratti.

Il Job Act e l’Anpal: novità e risorse

Il Ministero del Lavoro sembra annunciare novità 2017 non ancora realizzate che a breve entreranno nel nostro mercato del lavoro: la più importante è questa Agenzia nazionale per le politiche attive, ente appositamente creato per offrire nuove risorse ai Neet, inoltre favorire altre attività formative per l’inserimento occupazionale per nulla attivate.

I finanziamenti dovrebbero essere aumentati e rinnovati, in particolare è Salvatore Pirrone, portavoce del Ministero, a delucidare su numeri e ripresa del progetto, interrotto come sappiamo dalla «pausa referendaria».

Ecco le sue parole:

Si parte con 695 milioni di euro. Il bottino potrebbe salire fino a 884 milioni se la Commissione Ue, nelle prossime settimane, sbloccherà nuove risorse. A breve incontreremo regioni e parti sociali per concordare la finalizzazione sui territori di questi fondi, che dovranno servire per far decollare la ‘Fase 2’ del programma antidisoccupazione giovanile

Il Job Act, annesse tutte le altre misure per incentivare il lavoro, ha avuto alcuni intoppi: il più evidente è stato sicuramente l’uso spregiudicato dei tirocini extracurricolari come forza lavoro parzialmente gratuita, nonché l’intoppo dello stage retribuito, che ha visto di anno in anno diminuire le risorse dello stato, con ritardi di mesi nei pagamenti della relativa parte. Altro punto negativo per il lavoro è il mancato decollo dei contratti di apprendistato a maggiore contenuto formativo.

Ci auguriamo che nel 2017 aumenti l’efficacia della misura. Attendiamo ulteriori sviluppi.

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